03 Marzo 2020
Eurilink, la Casa Editrice della Link Campus University, firma l’appello degli Editori AIE
Gli editori chiedono tempo fino a settembre per l’entrata in vigore delle nuove norme della legge per il libro, tanto più alla luce dell’impatto dell’emergenza Coronavirus. Di seguito il testo.
Come editori riuniti nell’Associazione Italiana degli Editori, da oltre 150 anni la nostra casa comune, vogliamo rivolgere un appello al governo a poche settimane dall’approvazione definitiva in Senato, lo scorso 5 febbraio, della legge sulla promozione e il sostegno della lettura. Si tratta di un provvedimento rispetto al quale non abbiamo nascosto le nostre critiche, preoccupati per l’impatto che la riduzione degli sconti potrebbe avere sui lettori, ma che oggi è legge e di cui tutti condividiamo senza riserve gli obiettivi: far crescere la cultura del libro, allargare il pubblico dei lettori e quindi, in definitiva, alimentare lo sviluppo democratico del Paese. Daremo con convinzione e in tutte le forme possibili, a partire dalle scuole, il nostro contributo affinché questi obiettivi possano essere raggiunti.
Nel garantire questo impegno, segnaliamo la necessità di consentire alle nostre imprese, di adeguarsi e prepararsi per tempo al nuovo assetto del mercato, evitando inefficienze, sprechi e doppie lavorazioni che possono danneggiare editori, rivenditori, autori e lettori.
Questo è vero tanto più dopo l’affacciarsi dell’emergenza Coronavirus nel nostro Paese che obbliga il mondo del libro ad affrontare criticità inedite. Le aziende editoriali devono essere messe in condizione di conoscere al più presto la decorrenza delle nuove norme, che dovrebbero entrare in vigore non prima di settembre per consentire a tutta la filiera del libro di affrontare una difficile situazione.
Il 24 e 25 maggio l'Università degli studi Link Campus University ospiterà la terza edizione di #ProteoBrains, l’evento annuale organizzato dall’Osservatorio “Generazione Proteo”. Una “due giorni” in cui i protagonisti saranno le centinaia di studenti provenienti da istituti scolastici di tutta Italia, che avranno la possibilità di dare voce alle loro idee, confrontandosi tra loro e con autorevoli esponenti della società civile su temi di grande attualità.
Quest’anno, in particolare, i lavori di #ProteoBrains saranno aperti dalla conferenza stampa in cui sarà presentato il Libro Bianco “Generazione Proteo”, a cura di Nicola Ferrigni, direttore dell’Osservatorio “Generazione Proteo”, in cui sono raccolti 5 anni di attività di ricerca dell’Osservatorio nonché il racconto dell’esperienza di #ProteoBrains. Nel corso della conferenza stampa saranno altresì presentati i risultati del 6° Rapporto di ricerca realizzato dall’Osservatorio “Generazione Proteo”, che a tal fine ha intervistato circa 20mila studenti (17-19enni), in rappresentanza dell’intero territorio nazionale.
Alla conferenza stampa, trasmessa in diretta Facebook e aperta dal Presidente della Link Campus University Vincenzo Scotti, parteciperanno, tra gli altri, Giovanni Alfredo Barbieri, responsabile della Direzione centrale per lo sviluppo dell’informazione e della cultura statistica dell’ISTAT, il Direttore generale dell’Agenzia Nazionale Giovani (ANG) Giacomo D’Arrigo, Paolo De Nardis, professore ordinario di Sociologia presso Sapienza-Università di Roma, mons. Andrea Lonardo, direttore dell’Ufficio per la Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma, Marco Mancini, Direttore del Dipartimento per la formazione superiore e per la ricerca del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca, Monica Nanetti, dirigente scolastico dell’ITIS E. Fermi di Roma e presidente del Comitato scientifico dell’Osservatorio “Generazione Proteo”. La conferenza stampa sarà moderata da Piero Schiavazzi.
A seguire, nel pomeriggio del 24 maggio prenderanno avvio i lavori dei tavoli tematici, che in questa terza edizione di #ProteoBrains si focalizzeranno non su “argomenti” bensì su “idee” – Partecipazione, Impegno, Tempo, Relazioni, Ostacoli, Reazioni, Talento, Certezze, Paure, Speranze – cui toccherà ai ragazzi “dare forma” con l’aiuto dei docenti della Link Campus University e di dieci special guest, espressione della cultura dell’immagine: i fotografi Lucia Baldini, Federica Sasso e Frida Miranda Rodriguez, lo street artist SMOE, il game designer Giacomo Masi, il visual practitioner Marco Serra, la pittrice Lidia Bachis, lo scultore Carmine Leta, il direttore del Museo della Cattedrale di Ferrara Giovanni Sassu, il regista Silvio Peroni.
I risultati dei lavori dei tavoli tematici e le “istantanee” che danno forma alle 10 idee di #ProteoBrains saranno presentati nella sessione plenaria conclusiva, in programma a partire dalle ore 11 del 25 maggio, moderata dalla giornalista Rai Annalisa Bruchi.
Scarica la locandina
Federica Sasso
Fotografa
Lidia Bachis
Pittrice
Marco Serra
Visual Practitioner
Giovanni Sassu
Direttore Museo Ferrara
Silvio Peroni
Regista
Frida Miranda Rodriguez
Fotografa
SMOE
Street Artist
Giacomo Masi
game Designer - Sceneggiatore
Carmine Leta
Scultore
Lucia Baldini
Fotografa di Scena
03 Marzo 2020
Di Pasquale Russo da Affari Italiani
Il COVID-19 è il Cigno Nero per l’economia mondiale basta guardare le previsioni riportate nella. fig. 1. Il Mondo sarebbe cresciuto del 3,4% soprattutto dovuto alla crescita dell’Asia e dell’Africa. Nessuno se l’aspettava, nessuno può oggi prevedere l’impatto che avrà. A mia opinione analizzando quanto affermato dai più importanti Think Tank, valutando lo stato da cui si partiva, credo che l’Italia avrà un impatto superiore al 5% del PIL pari ad una perdita di 70/80 MLD e provo a dimostrarlo.
Partiamo con un po’ di dati pubblicati negli ultimi tempi.
Per comprendere bene l’impatto sull’economia italiana della crisi causata dal coronavirus covid-19 è necessario ricordare da dove partiamo, rispetto l’anno ante-crisi (2007) dobbiamo ancora recuperare 4,2 punti percentuali di PIL e ben 19,2 punti di investimenti. A distanza di 10 anni (2009) inoltre, i consumi delle famiglie sono inferiori di 1,9 punti e il reddito disponibile, sempre delle famiglie, è in calo di 6,8. In materia di lavoro, l’occupazione è aumentata dell’1,7 per cento, mentre il tasso di disoccupazione è cresciuto dell’84,4 per cento. Se, infatti, nel 2007 il tasso di coloro che era alla ricerca di un’occupazione si attestava al 6,1 per cento, nel 2018 è salito al 10,5 per cento (dato ancora ufficioso). Invece l’export a distanza di un decennio è cresciuto con le vendite all’estero del + 13,9 per cento (fonte ISTAT)
Poche settimane fa l’ISTAT affermava che il PIL a Dicembre 2019. era stato del -2,7% su mese e -4,3% su anno, comunque il calo peggiore da un anno all’altro e molto al di sotto delle attese degli economisti. Ma soprattutto nell’intero 2019 la produzione era tornata a scendere (-1,3%) dopo 5 anni con -13,9% per l’auto, dato peggiore dal 2012. L’ISTAT poche settimane fa pronosticava che sarebbe stata difficile un’inversione di tendenza del PIL nel primo trimestre 2020.
Infine bisogna fare riferimento che sempre secondo quanto riporta l’ISTAT, il PIL dell’Italia nel 2017 – ultimo anno per cui ci sono i dati ripartiti per regioni – la Lombardia ha contribuito per 383,2 miliardi, il Veneto per 162,5 miliardi, l’Emilia-Romagna per 157,2 miliardi. Dunque, sommando i dati delle tre regioni, risulta un contributo al PIL nazionale pari a circa 703 miliardi di euro. In percentuale rispetto al PIL si tratta del 40,1%, Insomma le tre Regioni del Nord Italia sono come la. la Cina la Corea e l’India per il Mondo.
Infine la Confesercenti stima una perdita di circa 3,9 miliardi di consumi se la crisi sarà limitata nel tempo e spiega che avrà conseguenze pesanti sul tessuto imprenditoriale: potrebbe portare alla chiusura di circa 15 mila piccole imprese in tutti i settori, dalla ristorazione alla ricettività, passando per il settore distributivo e i servizi.
Secondo Bank of America la crescita economica globale nel 2020 sarà probabilmente la peggiore dopo la Grande Recessione a causa diversi eventi a cominciare dal coronavirus ma anche altri quali le elezioni presidenziali e la conseguente incertezza per un cambio di politica economica che porterà gli investitori ad essere conservativi.
Sempre secondo Bank of America La crescita del prodotto interno lordo in tutto il mondo dovrebbe rallentare al 2,8% per il 2020 Cina compresa mentre sarebbe del 2,2% senza la Cina.
Infine Bank of America afferma che l’economia mondiale è molto debole per affrontare una crisi cosi forte e lascia intendere che i risultati potranno essere peggiori di quelli previsti. Stiamo affrontando la prima crisi della supply chain mondiale.
Per l’Italia proviamo a vedere quanto vale il settore del Turismo con la fig. 2 di fonte ISTAT riferito al 2015, guardando come il turismo impatta su segmenti di economia, dalle agenzie turistiche ai ristoranti, ai voli aerei, ecc. ecc.
Ora si può dedurre che la crisi del COVID -19, per l’Italia impatta su alcune principali settori di attività quali: Turismo, Commercio Internazionale, Industria, Agroalimentare, Fashion.
TURISMO
In Italia, il segmento del turismo vale in totale 146 miliardi di euro: una cifra pari al 12% del Pil, con 216mila esercizi ricettivi e 12mila agenzie di viaggio. Al momento Napoli ha perso 15mila visitatori e attende una disdetta del 30% delle prenotazioni sotto Pasqua, a fronte del -40% subito da Venezia dopo la cancellazione del Carnevale e il crollo del 60–70% delle prenotazioni incassato dal Lazio anche nei mesi dopo la festività. Milano, sul “debooking” ha picchi dell’80%, mentre la riviera romagnola ha cali record per la stagione estiva. Una stima «prudenziale» di Federturismo, l’associazione di categoria, stima una perdita di 5 miliardi di euro su scala nazionale.
INDUSTRIA
Quasi 6.000 i lavoratori metalmeccanici lombardi sono fermi la maggior parte sono dipendenti di imprese della “zona rossa”, ma sono fortemente interessate anche le aziende industriali di Bergamo, Milano e Cremona. A fine 2019 erano 17.288 i lavoratori coinvolti dalla cassa integrazione ordinaria, straordinaria e licenziamenti, in crescita del 79% rispetto allo stesso periodo del 2018, non potrà che peggiorare questo dato.
COMMERCIO INTERNAZIONALE
Le vendite all’estero delle tre Regioni. valgono un totale di 138 miliardi di euro a fronte di un volume complessivo di esportazioni pari a 465 miliardi di euro.
AGROALIMENTARE
Una stima di Coldiretti su dati ISTAT ha rilevato un calo dell’11,9% delle esportazioni di prodotti italiani in Cina.
FASHION
La crisi COVID-19 ha messo in chiara difficoltà la moda italiana. La Camera della Moda prevede perdite pari all’1,8% all’inizio di febbraio 2020, ora i danni rischiano di essere molto più alti.
Infine bisogna mettere in conto i consumi interni cadranno per due motivi, il primo dovuto al cambiamento dei comportamenti dei singoli cittadini i quali oltre a ridurre i consumi per motivi sanitari, li ridurranno anche per incertezze legate al futuro. Servirebbe uno ricerca di economia cognitiva per prevedere cosa potrà accadere. Per fortuna l’Italia è ancora un’economia fortemente manifatturiera, perché cosa succede ad un’economia di servizi se le persone non possono viaggiare in sicurezza, fare shopping ed andare al lavoro nessuno lo sa.
Il secondo per l’impatto della crisi mondiale sulla già debole economia italiana e sulle famiglie basso reddito soprattutto del Sud Italia che vedranno sparire anche molti lavori stagionali.
Il Cigno nero del COVID-19 sta ancora circolando nel mondo, se attacca gli Stati Uniti, la prima economia del mondo, sarà davvero brutto. Il sistema sanitario pubblico italiano sta dimostrando che nonostante il disastro provocato dalle leggi finanziarie degli ultimi dieci anni è quello che ci sta salvando. Negli Stati Uniti in assenza di qualsiasi tutela sanitaria universale e in assenza di copertura del congedo per malattia, temo che potrebbe accadere una catastrofe. Si pensi che un cittadino della California che è andato a farsi un test perché aveva il timore di aver contratto il coronavirus, ha pagato 3270 dollari. Reputo che non molti andranno a farsi visitare.
I modi e gli interventi per superare questa crisi e tutelare le persone, saranno la cartina tornasole delle società umane e quelle disumane, bisogna impedire un crollo della domanda e se non si metteranno a disposizione delle imprese e dei consumatori almeno 30 miliardi di euro, (53 mld è il debito che la PA ha verso le imprese)l’Italia non ce la farà, sembra una previsione fosca, invece è una pre-occupazione, cioè per occuparsi prima che problema diventi irrisolvibile.
27 Febbraio 2020
da Affari Italiani
L'incontro “Che futuro ha questa Europa?”, organizzato il 24 febbraio dalla Scuola Universitaria per la Formazione Politica della Link Campus University
Si è tenuto nel pomeriggio di lunedì 24 febbraio sul tema “Che futuro ha questa Europa?”, organizzato da Polis, la Scuola Universitaria per la Formazione Politica della Link Campus University, fondata e diretta da Paola Brienza e di cui è Vicepresidente un collaboratore del nostro giornale, Andrea Catarci.
Il Casale di San Pio V, quello in cui nel 1571 il pontefice ebbe la visione della vittoria di Lepanto contro le truppe dell’impero Ottomano, oggi è la sede dell’Università degli studi Link Campus University. All’interno c’è un piccolo gioiello, quell’Antica Biblioteca che in passato è stata scuola di metodo per educatori di persone non vedenti e centro di istruzione per ciechi e sordomuti. In essa sono custoditi e consultabili i testi originali in braille e vengono realizzati incontri per gli studenti e dibattiti pubblici come quello che si è tenuto appunto lunedì 24 febbraio.
Per oltre due ore, guidati dalla regia sapiente del Vicedirettore del Tg1 Angelo Polimeno Bottai, si sono susseguiti gli interventi di sei relatori d’eccezione: gli Eurodeputati Dino Giarrusso del M5s e Antonio Maria Rinaldi della Lega, il Senatore Giovanbattista Fazzolari di FdI, i Deputati Cristina Rossello di FI, Stefano Fassina di LeU e Piero de Luca del Pd.
Sull’allarme legato al coronavirus e sui commenti alle misure che l’Italia e l’Europa hanno adottato per arginarne la diffusione, inevitabile incipit proposto dall’agenda politica, si sono soffermati in particolare Cristina Rossello e Dino Giarrusso, rimarcando la solidità del nostro sistema sanitario e l’importanza di attuare misure decise senza ingenerare panico eccessivo e controproducente.
Sul bilancio dell'Unione europea per il settennato 2021-2027, che va approvato entro la fine del 2020, hanno posto attenzione Stefano Fassina e Antonio Maria Rinaldi, ricordando come il budget annuale equivalga a una cifra di poco superiore all’1% della ricchezza complessiva dell’UE.
Per Rinaldi, l’Italia è stata abbandonata al proprio destino con riferimento ai flussi migratori, mentre Fassina ha segnalato un duplice rischio da scongiurare, quello di continuare a produrre deregulation in materia di lavoro e reddito, nonché quello di indebolire ulteriormente la costruzione europea qualora si proceda all’allargamento ad altri Stati.
La necessità di ripensamento generale del processo di unificazione, a seguito dello sconvolgimento determinato dalla Brexit che si aggiunge alla storica “anomalia tedesca”, è risuonata nelle parole di Giovanbattista Fazzolari, che ha anche rivendicato il pragmatismo di un approccio di tipo confederale: nella consapevolezza della penalizzazione subita dall’Italia per i prevalenti interessi franco-tedeschi e delle difficoltà insormontabili incontrate nel passaggio da un’Europa monetaria a un’Europa politica e dei popoli, il Senatore ritiene più realistico concentrare la collaborazione sulle tematiche più sentite, a partire dalla difesa e dalla sicurezza, lasciando altre sfere alla dimensione nazionale. Di parere sostanzialmente diverso si è detto Piero De Luca che, pur ammettendo la fase di difficoltà attraversata dalla costruzione continentale, ha sostenuto la tesi dell’urgenza di rafforzare in fretta l’Unione in un’ottica federalista ampliandone il campo d’azione, per poter reggere l’urto della competizione globale con politiche sociali e fiscali maggiormente condivise e incisive. Sul tema sono tornati un po’ tutti nel secondo giro di interventi, in particolare Fassina e Fazzolari, individuando nel contrasto dei cosiddetti “stati canaglia”, ossia quelli dei “paradisi fiscali”, e del dumping sociale i nodi fondamentali e più intricati da sciogliere.
In conclusione si può dire che nell’incontro si sono palesate in maniera evidente le diverse impostazioni culturali delle forze politiche nazionali rispetto all’Unione. Oltre l’abito ideologico, però, affrontate un po’ meno risultano essere le ricette proposte, il “come” agire per cambiare lo status quo, probabilmente anche per il limitato tempo a disposizione.
Guarda il servizio del TG2 andato in onda il 24 febbraio 2020
Guarda tutti gli interventi sul Canale Youtube
17 MAGGIO 2018
E’ iniziato il conto alla rovescia per i finalisti della sesta edizione del piu’ grande concorso didattico che si svolge nelle medie superiori italiane High School Game. Organizzato da Planet Multimedia, senza alcun onere per le scuole, il concorso anche quest’anno ha coinvolto oltre 100.000 studenti delle quarte e quinte classi di 400 istituti di tutte le Regioni in un’appassionante gara che si conclude il 21 maggio nel porto di Civitavecchia a bordo della Cruise Roma di Grimaldi Lines, da sempre vicino al concorso.
Il 19 aprile, presso l'Università degli studi Link Campus University, si è tenuta la semifinale del Lazio. Guarda le foto qui: https://www.facebook.com/pg/highschoolgame/photos/?tab=albums
Il 20 e il 21 maggio, si terrà la Finale Nazionale sulla Grimaldi Lines con 600 studenti finalisti, accompagnati dai loro docenti, che si sfideranno su una vasta tematica che comprende non solo gli argomenti trattati nei programmi scolastici ma anche temi di grande attualità e importanza formativa, come la sicurezza stradale, i cambiamenti climatici, l’educazione alimentare, il business english e il contrasto al cyberbullismo.
Per l'occasione lo staff dell'Ufficio Orientamento della Link Campus University sarà sulla nave da Crociera come partner dell'iniziativa a sostenere gli studenti e premiando i più meritevoli con Borse di studio per l'iscrizione alla nostra Università.
High School Game utilizza tecnologie multimediali e contesti coinvolgenti per realizzare eventi didattici all’insegna dello slogan: imparare divertendosi.
La validità di questo metodo è stata oggetto di un’approfondita ricerca del Dipartimento di Psicologia dell’Università La Sapienza di Roma che lo ha definito “efficace, coinvolgente, virtuoso”.
Gli studenti ricevono sull’APP High School Game documenti, testi e presentazioni per prepararsi alle sfide che si volgono inizialmente sull’APP. Nelle gare dal vivo gli studenti, muniti di telecomando, davanti a un maxischermo devono rispondere a domande a risposta multipla.
Un sofisticato software elabora in tempo reale le risposte e le statistiche. In ogni Istituto vengono selezionate le migliori 3 quarte classi e le migliori 3 quinte classi che poi gareggiano con altre classi simili di altre scuole nelle semifinali regionali in vista della sfida finale.
Per i vincitori sono previste borse di studio, corsi di lingua in Italia e all’estero, esperienze significative, come l’incontro con il Papa, e un viaggio Barcellona. I partner scientifici di High School Game sono le università di Napoli, Genova, Cagliari, Foggia, Lumsa, IULM, Link Campus, Laba, Uninettuno, Ucam e l’Unical.
I concorsi tematici sono realizzati in collaborazione con istituzioni prestigiose come Banca Mondiale, Connect4Climate e Polizia di Stato, e con partner come Shenker e L’Angelica.
18 Febbraio 2020
di Pasquale Russo da www.affaritaliani.it
Bando di concorso per l’ammissione al corso per il sostegno
L’atto di indirizzo della Ministra Azzolina, ci appare innovativo e intrinsecamente coerente perché davvero tenta di porre lo studente al centro, come recita in una sua parte, ma soprattutto lo fa partendo dagli studenti che hanno bisogno di un sostegno per essere inclusi nella comunità scolastica.
Viene però chiarito, per la prima volta, che l’inclusione scolastica presuppone un percorso di istruzione non solo per dello studente connotato da condizione di disabilità, da specifici disturbi dell’apprendimento o da altre situazioni di svantaggio socio economico, linguistico o culturale, ma anche di quegli studenti ad alto potenziale che necessitano, a loro volta, di strategie didattiche coerenti con la loro speciale condizione.
Da questa riflessione, che riporto per intero nel seguito, la Ministra Azzolina, ha deciso l’avvio del quinto ciclo dei percorsi di formazione per il conseguimento della specializzazione per le attività di sostegno didattico agli alunni con disabilità sono 19.585 i posti a disposizione fra scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di I e II grado, i cosiddetti tirocini formativi attivi (TFA).
Le prove di accesso si terranno nei giorni 2 e 3 del prossimo mese di aprile. I corsi dovranno concludersi entro il mese di maggio del 2021.
Potranno accedere e frequentare i corsi anche tutti gli idonei, i vincitori di più procedure e chi ha sospeso la frequenza di precedenti percorsi.
L’Università degli Studi Link Campus University (#linkuniversity) è risultata assegnataria di 450 di posti e sta attivando le procedure.
Per informazioni: https://www.unilink.it/corso-di-specializzazione-per-le-attivita-di-sostegno-didattico-agli-alunni-con-disabilita
Di seguito un estratto dell’Atto di Indirizzo della Ministra Azzolina che mi appare particolarmente innovativo soprattutto perché si concentra in maniera innovativa sugli studenti che hanno bisogno di sostegno.
"Lo studente al centro
È necessario un impegno collettivo per la piena attuazione dell’art. 34 della Costituzione, garantendo le risorse professionali, economiche e strumentali a ciò necessarie. È fondamentale valorizzare appieno l’identità di ciascuno studente; le diverse attitudini, le molteplici potenzialità e capacità siano oggetto di una vera personalizzazione dei percorsi di apprendimento.
Inclusione scolastica
L’inclusione scolastica deve essere un impegno costante per garantire la piena integrazione – in ambito scolastico ma anche nel più generale contesto di vita – non solo dello studente il cui percorso di istruzione sia connotato da condizione di disabilità, da specifici disturbi dell’apprendimento o da altre situazioni di svantaggio socio economico, linguistico o culturale, ma anche di quegli studenti ad alto potenziale che necessitano, a loro volta, di strategie didattiche coerenti con la loro speciale condizione.
La realizzazione di questo impegno, da parte del Ministero, si traduce in una:
azione propulsiva tesa a dare attuazione al dettato normativo e alle previsioni di cui al D. Lgs. 66/2017, affinché si completi la cornice strutturale di rinnovamento entro la quale realizzare il sistema inclusivo nazionale; politica tesa all’aumento del personale specializzato e all’incremento del livello di competenza dei docenti attraverso specifica formazione, anche in ambito inclusivo, ricompresa tra gli obblighi contrattuali.
Al fine di assicurare agli studenti con disabilità una maggiore continuità didattica, si opererà per aumentare il numero degli insegnanti di sostegno di ruolo, ricomprendendo il maggior numero dei posti in deroga che ogni anno vengono concessi in più - anche rispetto alla determinazione dell’organico di fatto - in posti all’interno dell’organico dell’autonomia delle singole scuole.
Ulteriore priorità politica risiede nell’accrescimento del livello generale di inclusività della scuola italiana, attraverso la definizione di percorsi formativi di specializzazione chiari e definiti per mezzo dei quali tutti i docenti a tempo indeterminato, anche quelli non specializzati, possano acquisire competenze in materia di didattica e metodologia inclusiva. Il Ministero promuove e sostiene, inoltre, tutte le iniziative dirette all’ampliamento dell’offerta formativa delle istituzioni scolastiche, con particolare riferimento alle azioni in tema di inclusività."
In sintesi gli impegni della Ministra Azzolina sono:
portare a compimento l’attuazione del D. Lgs n. 66/2017 aumentare il numero dei docenti in possesso di specializzazione per l’insegnamento su posti di sostegno. E’ già stato avviato il V ciclo TFA sostegno, le selezioni il 2 e 3 aprile incrementare il livello di competenza dei docenti attraverso specifica formazione, anche in ambito inclusivo.
La Link Campus University (#linkuniversity) ha un proprio Centro Studi e Ricerche “Inclusion Research Center (https://www.unilink.it/ricerca/centri-di-ricerca/irc/)" che metterà a disposizione di coloro che faranno il corso TFA le più avanzate competenze e conoscenze in merito.
17 Febbraio 2020
da Affaritaliani.it
“Il COPASIR sul 5G ha mandato un messaggio forte, con la fiducia di tutto il Parlamento”.
Inaugurando il Master su Intelligence and Security nell’aula Gymnasium dell’Università Link Campus, dopo il saluto del Presidente Vincenzo Scotti, l’on. Volpi ha tenuto una relazione inaugurale sui rapporti tra “Intelligence e Parlamento” sottolineando soprattutto le ultime due parole dell’organismo che presiede “Sicurezza della Repubblica”, ricordando le vittime “note e meno note” tra tutti coloro che lavorano con l'intelligence e per la sicurezza del paese e confermando l'importanza della formazione e della qualità della cultura della sicurezza.
Con la fiducia di tutto il Parlamento ed una forte responsabilità, il COPASIR, ha mandato un forte messaggio sulla minaccia che riguarda le tecnologie 5G.
“Nella consapevolezza - ha affermato Volpi - che per chi analizza minacce e problemi e poi opererà non ci sono tanto buoni e cattivi, ma interessi da riconoscere e analizzare ”. “A noi spetta difendere gli interessi nazionali, sapendo che non riguardano solo i confini, ma che possono riguardare una piattaforma petrolifera, le rotte, i materiali, i dati”. Sicurezza nazionale vuol dire restare in condizione di essere attori di questi processi. Resta fondamentale da un lato il rapporto inter atlantico, e il Mediterraneo rimane il “nostro mare”. “Ci vogliono cultura e strumenti - ha concluso rivolto ai partecipanti al master - avrete entrambi. A questo serve apprendere, studiare e formarsi”.
Dopo l’introduzione del Presidente del Copasir il Master, giunto alla sue XIV edizione, si è avviato con la Lectio Magistralis del Gen. C.A. Massimiliano Del Casale sul tema “Sicurezza nel Mediterraneo: interessi nazionali e geopolitici e crisi della Libia”.
21 MAGGIO 2018
Mercoledì 20 Giugno alle ore 19.30 Università degli studi Link Campus University Via del Casale di San Pio V n. 44, Roma
Introduce il Prof. Vincenzo Scotti (Presidente, Link Campus University)
Intervengono Giorgio Nardone e Simone Tani
L'evento è organizzato dall'Università degli studi Link Campus University e il Centro di Terapia strategica di Arezzo
In che modo la mente, con il suo bagaglio di condizionamenti emotivi, sociali e culturali, incide sul processo decisionale quando ci troviamo a compiere scelte – anche le più banali e quotidiane – che riguardano i profitti o le perdite? Possiamo fidarci della nostra razionalità o corriamo il rischio di cadere in trappole e ostacoli a prima vista invisibili e che, con una maggiore competenza delle dinamiche in corso, potremmo evitare? Nelle moderne società complesse infatti, l’agire economico richiede elevate abilità sociologiche e strategiche senza le quali il rischio di essere abbagliati dal rapido successo o quello di essere bloccati dai nostri timori e travolti dalla nostra rabbia è sempre dietro l’angolo.
Gli studiosi Giorgio Nardone e Simone Tani affrontano in questo incontro uno dei temi più discussi e controversi dei nostri giorni muovendosi al confine tra psicologia ed economia e fornendo al lettore strumenti in grado di evitare gli errori più comuni e renderci più capaci e liberi nelle decisioni da prendere, soprattutto quando in ballo ci sono i nostri averi e il nostro successo personale.
Una breve biografia degli esperti che saranno alla Link Campus University il 20 giugno
GIORGIO NARDONE Fondatore, insieme a Paul Watzlawick, di cui è l’unico diretto allievo ed erede, del Centro di Terapia Strategica di Arezzo (ove svolge la sua attività di Psicoterapeuta) è considerato la figura di maggior spicco della tradizione della scuola di Palo Alto. Egli è internazionalmente riconosciuto tanto per la sua creatività che per il suo rigore metodologico. Sintesi questa tra “l’artista” e lo “scienziato” che gli ha permesso di creare decine di innovative tecniche terapeutiche e di formulare protocolli di trattamento specifico alcuni dei quali veri e propri “best practice” della psicoterapia. Oltre all’ambito clinico, le sue ricerche e attività sono rivolte alla Comunicazione ed al Problem Solving Strategico applicato ai contesti manageriali ed alla performance artistica e sportiva. Le sue formulazioni teoriche applicative sono ritenute una vera e propria “Scuola di Pensiero” a cui si ispirano studiosi e professionisti in tutto il mondo. Da decenni tiene conferenze e seminari specialistici e ha presentato sino ad ora il suo lavoro in oltre 36 differenti paesi.
SIMONE TANI Economista dell'innovazione e del cambiamento organizzativo ed esperto di politiche pubbliche. Membro del Nucleo Tecnico per il Coordinamento della Politica Economica della Presidenza del Consiglio dei Ministri, lavora da oltre 15 anni nel campo delle strategie di innovazione e trasformazione urbana e di sistemi complessi. Ha ricoperto diversi ruoli di Assessore e Dirigente dello sviluppo economico, innovazione e pianificazione strategica al Comune e alla Città Metropolitana di Firenze, dove ha guidato progetti complessi di innovazione, internazionalizzazione e trasformazione urbana. E' Vicepresidente della Fondazione per la Ricerca e Innovazione dell'Università di Firenze e consulente della nuova School of Transnational Governance dell'Istituto Universitario Europeo. E' coautore del libro sulla psicologia dell'azione economica insieme a Giorgio Nardone.
R.S.V.P: presidenza@unilink.it – info@centroditerapiastrategica.com
23 MAGGIO 2018
Complesso Monumentale San Domenico Maggiore Sala Biblio 1 Venerdì, 25 maggio 2018 ore 15,00
Eurilink University Press LO STATO CONTRO LA MAFIA Vincenzo Scotti risponde a
Lorenzo Baldo Giornalista, Vicedirettore di Antimafia Duemila
Emilio Orlando Giornalista scrittore. Esperto in criminalità organizzata
Introduce Antonio Manzo Direttore de La Città di Salerno
Eurilink University Press +39 366 20 36 545 ufficiostampa@eurilink.it - www.eurilink.it
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