22 Ottobre 2021
Dal 1° novembre il Rettore della Link Campus, Carlo Alberto Giusti, sarà il Vicepresidente del CRUL (Comitato Regionale di Coordinamento delle Università del Lazio). Giusti affiancherà il nuovo Presidente Stefano Ubertini, Rettore dell'Università degli Studi della Tuscia, per il prossimo triennio.
"Voglio ringraziare i colleghi degli atenei del Lazio, che ci hanno eletto all'unanimità", ha commentato Carlo Alberto Giusti. Il CRUL, composto dal Presidente della Regione Lazio o da un suo delegato, dai Rettori delle 13 Università e da tre rappresentanti degli studenti, ha il ruolo di fornire pareri sulla programmazione dell'offerta formativa e coordinare iniziative di orientamento, diritto allo studio, accesso all'istruzione universitaria, utilizzo delle strutture, alta formazione professionale e formazione continua ricorrente.
"Faccio un augurio di buon lavoro al Presidente Ubertini - ha aggiunto Giusti – certo che è proprio dalla formazione e dalle competenze che dobbiamo ripartire. E le università che operano a Roma e in tutta la Regione devono fare da traino per il Paese".
05 Novembre 2021
Negli ultimi due anni l’Italia ha affrontato e sta affrontando, con resilienza, una drammatica emergenza sanitaria che porta, ancora oggi, a fronteggiare una profonda crisi economica e sociale.
La pandemia, però, è stata anche un fortissimo acceleratore di tendenze già in atto e ha aperto a nuove, enormi e inedite opportunità. Una, la più grande, si chiama Next Generation EU. Le sfide e gli obiettivi che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza propone al sistema Paese toccano anche il mondo universitario.
Siamo pronti a cogliere le sfide dell’innovazione e della sostenibilità? Siamo pronti a comprendere le necessità di un mercato del lavoro in continua evoluzione?
L’università italiana ha retto all’onda d’urto della pandemia, ma la vera sfida viene ora, alle porte di una stagione di riforme epocali. Quale sarà quindi il ruolo del mondo accademico nel rispondere a queste sfide?
Sono questi alcuni degli interrogativi al centro dell’incontro “Università: per un Paese a prova di futuro” che si terrà venerdì 12 novembre dalle ore 10:30. Un confronto tra istituzioni, mondo delle imprese e università per analizzare e comprendere gli stimoli che arrivano dal tessuto socio-culturale ed economico e consolidare il ruolo degli atenei nell’affrontare le sfide cruciali che l’Italia ha di fronte.
Per partecipare alla diretta streaming bisognerà registrarsi su: www.aprovadifuturo.eu
Programma:
10:20-10:25 Saluti e apertura lavori
10:25-10:40 Ferruccio Resta, Presidente CRUI
10:40-10:55 Paolo Gentiloni, Commissario europeo per l’Economia
10:55-11:00 Carlo Bonomi, Presidente di Confindustria
11:00-12:10 Tavola rotonda – modera Bruno Vespa
Giovanni Brugnoli, Vicepresidente di Confindustria Mara Carfagna, Ministro per il Sud e la Coesione territoriale Maria Chiara Carrozza, Presidente del CNR Vittorio Colao, Ministro per l’innovazione tecnologica e la transizione digitale Luciano Floridi, Professor of Philosophy and Ethics of Information, Oxford Giancarlo Giorgetti, Ministro dello Sviluppo Economico Cristina Messa, Ministro dell’Università e della Ricerca Carlo Messina, Consigliere Delegato e CEO di Intesa Sanpaolo
10 Novembre 2021
C'è tempo fino alla fine di Dicembre 2021 per iscriversi e completare il percorso, alla fine del quale sarà rilasciato il certificato dal Centro di Formazione Postgraduate dell’Università Politecnica di Valencia (Posgraduate Formation Center of Universitat Politècnica de València - CFP UPV).
Le quattro aree principali in cui è possibile sviluppare nuove competenze sono:
Beni culturali e proprietà intellettuale Tecniche per la realizzazione di prodotti creativi Business Soft skills
I corsi (in lingua inglese) tra cui è possibile scegliere sulla piattaforma di apprendimento dedicata sono:
MODULO I - CULTURAL & IP Course I.1 Cultural Heritage Course I.2 Intellectual Property MODULO II - TECHNICAL Course II.1 Photo-Video Concept Course II.2 Video Course II.3 Animation Course II.4 Comic Course II.5 Podcast Course II.6 Infographic MODULO III - BUSINESS Course III.1 Business Model Course III.2 Digital Marketing Course III.3 Branding Course III.4 Entrepreneurial Finance Course III.5 Testing business ideas Course III.6 Business Pitch MODULO IV - SOFT SKILLS Course IV.1 Interpersonal Skills Course IV.2 Creativity Course IV.3 Critical Thinking
Per chi si iscriverà e porterà a termine uno o più corsi, c’è la possibilità di vedere riconosciuto il percorso formativo.
Coloro che fossero interessati a prendere parte alla formazione o ad avere maggiori informazioni sui corsi in partenza e le modalità di svolgimento e riconoscimento possono inviare una email all'indirizzo v.volpi@unilink.it
Il progetto O-City, per esteso Orange City, è un progetto Erasmus+ 2019-2021 (key action 2) che coinvolge 13 partner da tutto il mondo, inclusa la Link Campus University.
Il suo obiettivo è scoprire e promuovere il patrimonio naturale e culturale, stimolando la creazione di prodotti creativi che generino valore e conoscenza per dare impulso all’orange economy e aumentare così il benessere delle città.
Per raggiungere il suo scopo, il progetto O-City ha ideato un percorso per formare all’imprenditorialità e all’utilizzo di tecnologie creative che si fonda sulla diffusione di metodologie innovative di insegnamento, in particolare nelle Università.
In questo modo, il progetto unisce formazione delle competenze e realizzazione di prodotti creativi che promuovano il patrimonio naturale e culturale delle città.
02 Dicembre 2021
Secondo anno di attività per Open Factory (Supporting innovation platforms and generating socioeconomic and open access opportunities for enterprise, research and innovators’ ecosystem in Egypt), progetto di cooperazione internazionale co-finanziato dal programma EuropeAid della Commissione Europea, di cui la Link Campus University è partner.
Un anno importante per consolidare le relazioni tra i partecipanti e plasmare le azioni cardine del progetto, tra cui la definizione ed erogazione di un programma di formazione innovativo sulla creazione di imprese sostenibili. Malgrado le limitazioni derivate dalla pandemia causata dal Covid-19, importanti traguardi sono stati raggiunti grazie ad un impegno congiunto a livello internazionale e all’interesse dimostrato nei confronti delle tematiche affrontate dal progetto da tutte le persone coinvolte.
Si è infatti concluso da poco il primo dei quattro cicli di formazione (Open Factory Training Program) rivolti a lavoratori di piccole e medie imprese, artigiani e imprenditori del settore manifatturiero del tessile e della pelle, insieme a innovatori digitali e sociali, makers e startuppers operanti in Egitto.
Partito alla fine di agosto 2021 con il lancio presso la Camera di Commercio egiziana per l’industria della pelle, il programma pilota di formazione ha sviluppato principalmente due percorsi:
Training for textile industries Training for leather industries
La formazione si è svolta in modalità mista, ossia in presenza per le lezioni erogate dai partner egiziani ed online (in diretta) per quelle erogate dai partner italiani, tra cui la Link Campus University.
In dettaglio, gli argomenti trattati dalla docente Valentina Volpi per conto della Link Campus University hanno riguardato:
Innovative Technologies and Digital Fabrication; Design Thinking and Co-Creation; New Business Ecosystems.
Queste tematiche, come già illustrato in passato, sono cruciali per lo sviluppo dell’industria manifatturiera in ottica di innovazione, trasformazione tecnologica e sostenibilità. A tal proposito, si sottolinea come, durante le lezioni, si sia voluto porre l’accento sugli scenari futuri e le nuove competenze richieste in un settore in cui l’innovazione è vitale, a causa delle necessità imposte dalla conversione verso sistemi di produzione, distribuzione e consumo più sostenibili in tutto quanto l’indotto. Approccio confermato dai numerosi progetti e programmi di supporto promossi in questa direzione dalla Commissione Europea, e non solo.
Oltre alle attività di formazione, c’è stato da parte dei partner di Open Factory, un lavoro costante di promozione e diffusione delle attività del progetto, al fine di agevolare la costituzione di nuovi network ed ecosistemi di business, nonché la creazione di strumenti atti a supportare lo sviluppo di nuove conoscenze e competenze.
A tal proposito, si è svolto a inizio anno un Workshop promozionale con attori chiave dell’industria, ricercatori, media e imprenditori per la presentazione degli studi condotti nel corso del progetto, che ha consentito di gettare le basi per l’apertura delle adesioni al programma di formazione Open Factory. Mentre di recente si è tenuta una Task Force per discutere di opportunità, strategie, politiche e soluzioni nel settore manifatturiero a livello nazionale.
Intanto, è in corso anche l’allestimento di una piattaforma e-learning dove gli studenti potranno trovare i materiali didattici presentati in classe ed altri contenuti multimediali, tra cui i video delle lezioni erogate dai partner italiani Link Campus University, Progetto Sud e Sercam Advisory.
Si segnala, infine, il sito ufficiale del progetto https://openfactory.cu.edu.eg/, lanciato ad agosto, e la pagina Facebook, entrambi gestiti dall’Università del Cairo che coordina il progetto, su cui sono riportati i principali momenti di incontro e confronto, a cui i partner italiani hanno preso parte in remoto, nonché alcuni servizi giornalistici diffusi dalla TV pubblica egiziana riguardanti le diverse iniziative intraprese dal progetto Open Factory.
A conclusione delle attività del secondo anno, è in programma a gennaio una missione dei partner italiani presso Il Cairo, che consentirà di prendere contatto diretto con docenti, studenti, tutor e partner egiziani per approfondire le tematiche già affrontate fin qui, oltre ad avviare sperimentazioni pratiche di creazione di idee imprenditoriali sostenibili.
Maggiori informazioni sul progetto al seguente link.
16 Dicembre 2021
Il Rettore dell’Università degli Studi Link Campus, Carlo Alberto Giusti, ha partecipato ieri a “The World Within Our Borders”, evento organizzato nell’ambito dell’Expo di Dubai per presentare un quadro organico dell’offerta formativa internazionale del sistema universitario italiano. L’incontro ha visto la presenza della Ministra dell’Università e della ricerca, Maria Cristina Messa, e di Ferruccio Resta, Presidente della CRUI - Conferenza dei Rettori delle Università italiane, insieme ai vertici di alcuni Atenei italiani e del Ministero dell’Università e della ricerca, per promuovere il sistema universitario e le sue eccellenze e mettere in evidenza il ruolo degli Atenei nell’accelerazione della crescita economica e sociale.
“Si è trattato di un evento di grande importanza, in particolare per una realtà come la Link Campus, un’Università che ha declinato la propria vision all’internazionalizzazione”, ha sottolineato Giusti, che da poco più di un mese è stato nominato vicepresidente del CRUL, Comitato Regionale Universitario del Lazio. “Occasioni di questo calibro – ha concluso - non possono che rappresentare un ulteriore incentivo a mettere in comune le nostre eccellenze e a dare vita a una rete sempre più forte tra i migliori Atenei a livello mondiale”.
13 Gennaio 2022
Considerato l'evolversi della situazione epidemiologica nel Paese e l'alto grado di trasmissibilità della variante Omicron, a partire dal 14 gennaio 2022 e fino al 31 marzo 2022, le attività didattiche, gli esami e le prove finali si svolgeranno come stabilito dal decreto rettorale n. 854-2022. Scarica il Decreto del Rettore
"Ditonellapiaga è unica, nuovissima di questo ambiente, perché prima ha pensato a studiare e laurearsi. È matura, propositiva e si applica". Qualche giorno fa, intervistata dal Corriere della Sera, Donatella Rettore ha usato parole insolite per l'artista con cui duetterà sul palco di Sanremo. Il nome d'arte suona come una provocazione, come forte e provocatorio è il testo di "Chimica", la canzone che proporranno insieme. Ma Margherita Carducci, ventiquattrenne romana, è tutto tranne che scapestrata. Autrice e interprete raffinata, a dispetto della sua giovane età, prima di lanciarsi nel mercato discografico si è laureata al Dams della Link Campus University seguendo l'indirizzo di Theatre Maker, che ha l'obiettivo di preparare gli studenti alla carriera di performer moderno e a essere ideatori, motori e realizzatori di progetti artistici legati allo spettacolo dal vivo.
Cosa ti ha lasciato il percorso al Dams della Link Campus University?
È stato fondamentale. Senza quella esperienza non sarei qui a Sanremo. I testi che scrivo sono molto teatrali, uso un linguaggio ricco di immagini ed è una cosa che si impara facendo teatro, leggendo teatro e interpretandolo. Studiare la recitazione e la performance mi ha dato un arricchimento dell'immaginazione. Nei miei pezzi viene spesso automatico calarmi in un personaggio, che magari ha qualcosa di me ma non del tutto e attinge a un certo tipo di immaginario e a un certo tipo di lessico. Sono tutti insegnamenti che ho appreso nel percorso al Dams: una serie di stimoli che mi hanno reso più ricettiva e aperta. Uscita da lì non ho fatto l'attrice, ma questa esperienza mi è servita tantissimo comunque.
Escludi in futuro di indossare i panni della performer e dell'attrice?
Non lo escludo affatto. Più avanti spero di poter misurarmi in altre esperienze, ma penso che per fare bene le cose bisogna approfondirle una alla volta. Ho iniziato un percorso legato alla musica e cercherò di proseguirlo al meglio, almeno per il momento. Se in futuro si apriranno nuove possibilità, mi piacerebbe esplorare altre aree della performance. La canzone è un primo step sul quale vorrei mettere le radici e poi magari muovermi verso altri orizzonti.
Tra i tuoi primi singoli c'è anche un brano scritto con Fulminacci e una bella versione di "Per un'ora d'amore" dei Matia Bazar. Quali sono i tuoi riferimenti?
Ho scritto "Non ti perdo mai" insieme a Fulminacci, lui il ritornello e io le strofe. Filippo è bravissimo, è un ragazzo molto simpatico ed è un mio amico. Ha interpretato quello che io avrei voluto dire prima ancora che lo dicessi. I testi delle canzoni a volte svelano quello che neanche l'autore credeva di pensare, ma in questo caso lo ha capito lui al posto mio. I miei riferimenti spaziano molto tra le epoche: io ad esempio sono una grande fan di Ornella Vanoni, ma sono anche fan dei Disclosure, che hanno poco più della mia età. Tutte le cose che ascolto inevitabilmente vengono fuori nella mia scrittura. Credo sia normale.
Sei pronta a un'esperienza, come quella di Sanremo, che potrebbe cambiarti la vita?
Io penso semplicemente che mi divertirò tantissimo. Sarà faticoso, ma bello: ho fatto le prove suonando con l'orchestra ed è stata un'emozione travolgente. Avere 54 persone che suonano con me un mio brano è un'esperienza emotivamente molto forte. Tra l'altro "Chimica" è una canzone leggera, ballabile e molto veloce: 160 bpm!
Del tuo rapporto con Donatella Rettore già si è vociferato in questi giorni. Sembrate così diverse che sarà probabilmente il palco a creare la giusta chimica, è il caso di dirlo.
È vero, lei per molte cose è un po' il mio opposto. Ha un approccio molto più punk e si butta. Io invece sulle cose ci ragiono tanto, le penso, le immagino, mi vengono idee spontanee ma anche meditate. Se scrivo una nota, la nota deve essere quella. Sono un po' pignola, lo so, ma è il mio approccio. Qualcosa che faccio e che curo mi viene naturale limarla dove va limata e cercare di far venire tutto bene.
Consiglieresti ai ragazzi di studiare prima di lanciarsi nel mondo dello spettacolo?
Posso dire che a me il percorso accademico ha dato ciò che una scuola deve dare: stimoli e punti di vista diversi. C'è chi entra al Dams pensando di voler fare l'attore o il regista, però poi scopre che ci sono mille modi per sfruttare gli insegnamenti che apprende e utilizzarli in un contesto che non avrebbe mai pensato, qualcosa che prima vedeva lontanissima e che improvvisamente diventa vicina. L'arte è piena di modalità di interpretazione. Fossilizzarsi solo su una può essere limitante. Meglio lasciarsi sorprendere dagli stimoli che i professori offrono e che la vita a volte dà la possibilità di usare.
14 Febbraio 2022
«L'Europa? Purtroppo non c'è. Davanti all'esplosione della crisi ucraina, è andata avanti in ordine sparso. E questo obiettivamente ha favorito Putin che si è incuneato nella debolezza dei Paesi della Ue e in qualche modo ha già vinto, senza nemmeno cominciare la temuta guerra».
Carlo Alberto Giusti, giurista e rettore della Link Campus University, l'ateneo con una forte tradizione negli studi diplomatici e strategici, non fa sconti e traccia paralleli inquietanti: «La scorsa estate ci siamo scandalizzati per quel che accadeva a Kabul. La fuga disordinata e vergognosa degli occidentali dalla capitale».
Leggi l'intervista su Il Giornale
14 Febbraio 2022
La Link Campus ha siglato un accordo di collaborazione con la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori. La LILT, medaglia d'oro al merito della Sanità Pubblica, ha come suo primario compito istituzionale la diffusione della cultura della prevenzione come metodo di vita, un obiettivo del tutto coerente con l'attività dell'Ufficio di Terza Missione dell'Università Link Campus. La convenzione stipulata potrà declinarsi in diverse forme di collaborazione, tra cui sponsorship per progetti di ricerca o attività formative attraverso un sostegno finanziario o borse di studio, partnership per promuovere iniziative congiunte, formazione "on field" per l'attivazione di tirocini in azienda, ricerca finanziata, anche insieme a istituzioni pubbliche o private, e tirocini curricolari ed extracurricolari per gli studenti della Link Campus University finalizzati alla sperimentazione e all'applicazione delle conoscenze acquisite durante i percorsi di studio.
Ricerche e progetti realizzati nel 2021 dal Dipartimento di Ricerca dell'Università degli studi Link Campus University
MiRA: Mixed Reality Ambientale. Un CMS per l'exhibit design museale TETRIS “TEachers’ TRraining to combat Gender-based violence In Sports” Ricerche con il Circolo di Studi Diplomatici su temi prioritari per la politica estera italiana Atlante del giallo. Storia dei media e cultura popolare in Italia (1954-2020) Europartiti, democrazia e società civile nell’UE
Titolo: MiRA: Mixed Reality Ambientale. Un CMS per l'exhibit design museale
Durata: 18 mesi
Data inizio prevista: 22/06/2021
Data fine attesa: 31/12/2022
Partenariato:
Sapienza Università di Roma, Centro di Ricerca Interdipartimentale Sapienza Design Research; Università di Cassino; Link Campus University; Munus S.r.l.
Descrizione:
Il progetto MiRA promuove un avanzato paradigma di interazione e di engagement in spazi espositivi, con la finalità di migliorare la comunicazione del patrimonio culturale. Si intende di sviluppare una piattaforma software che consenta di creare efficaci allestimenti interattive anche in assenza di esperti IT, potenziando invece le figure professionali che già collaborano con i Luoghi della Cultura. La proposta parte dall’osservazione che molti reperti museali sono “invisibili” perché non esposti, o poco comprensibili perché esposti senza contestualizzazione e senza le informazioni necessarie per essere apprezzati pienamente.
È già ampiamente documentata l’efficacia del principio di Augmented Reality, la realtà aumentata con informazioni sovrapposte, oppure Mixed Reality, l’incrocio tra oggetti reali e virtuali, tipicamente attuato con visori in stretto contatto con l’utente – sollevando problematiche con l’igiene, l’ammortamento, la gestione, nonché alcune difficoltà cognitive che limitano la user experience.
Il sistema MiRA renderà possibile l’Augmented Reality e la Mixed Reality senza alcun contatto fisico con il visitatore, potenziando gli spazi espositivi con la spiegazione interattiva e immersiva dei reperti. L’effetto olografico si ottiene attraverso schermi/proiezioni posizionati dietro i reperti, cambiando la prospettiva della visualizzazione secondo la posizione del visitatore, che viene precisamente tracciata grazie a sensori di distanza a infrarossi (depth cam). Il principio tecnologico è stato già sperimentato e dimostrato in ambiente rilevante (TRL 6) con un finanziamento precedente. Il progetto presente porterà avanti la tecnologia verso una fruibilità più efficace, per i visitatori e per i Luoghi della Cultura, stakeholder cruciali con esigenze particolari.
L’obiettivo è trasformare l’esistente soluzione ad hoc in un software commerciale, replicabile in diversi contesti attraverso una piattaforma di CMS (content management system) flessibile, aperta, utilizzabile anche senza esperti IT. I professionisti del settore museale come curatori, archivisti, archeologi, allestitori ecc. potranno calibrare i componenti hardware e configurare la visualizzazione di informazioni, ambientazioni o parti mancanti dei reperti esposti. Si stabilirà inoltre un ricco abaco di esperienze interattive pre-programmate ma rapidamente personalizzabili con gli adeguati contenuti culturali, narrativi e grafici – in modo paragonabile ai template e plugin per i web CMS come Wordpress.
Si prevede inoltre il coinvolgimento di diversi Luoghi della Cultura nel Lazio per la dimostrazione del sistema.
Attività LCU:
LCU elaborerà un “abaco di interazioni”, contenuti esemplificativi e template che diventeranno riutilizzabili dai futuri clienti della piattaforma, similarmente a come i comuni CMS per webpage consentono di configurare il proprio sito partendo da una varietà di template che governano la struttura e la grafica (es. Wordpress, Squarespace, Wix).
Fondi: Lazio Innova
Titolo: TETRIS “TEachers’ TRraining to combat Gender-based violence In Sports”
Durata: 24 mesi
Data inizio prevista: 01/12/2021
Data fine attesa: 30/11/2023
Partenariato:
LINK CAMPUS UNIVERSITY – Italy - https://www.unilink.it/ SYSTEM DYNAMICS ITALIAN CHAPTER - Italy - www.systemdynamics.it PANEPISTIMIO THESSALIAS Greece - https://www.uth.gr RESEARCH INNOVATION AND DEVELOPMENT LAB PRIVATE COMPANY - Greece - http://www.readlab.eu SYMPLEXIS- Greece - http://symplexis.eu/ FREDERICK UNIVERSITY - Cyprus - www.frederick.ac.cy CSI CENTER FOR SOCIAL INNOVATION LTD – Cyprus - www.csicy.com
Project abstract:
Il progetto si basa in gran parte sui dati più recenti, come quelli presentati da 2020 EC “Study on Gender-based Violence in Sports”, che fornisce preziosi spunti e riferimenti in merito al verificarsi di violazioni dei diritti e fenomeni di intolleranza nello sport professionistico.
L'obiettivo generale del progetto è quello di sviluppare le capacità ed aumentare la consapevolezza tra gli insegnanti di educazione fisica e gli stessi giovani per quanto riguarda la prevenzione e la lotta alla violenza di genere nel settore sportivo.
Obiettivi specifici:
migliorare la base di prove relative all'esistenza di violenza, sessuale o meno, alla radicalizzazione, alla discriminazione e all'intolleranza contro donne e uomini nel settore sportivo; fornire strumenti e risorse utili per l'empowerment alle vittime e ai loro sostenitori in modo da essere più capaci di rispondere ai bisogni delle vittime e parlare; migliorare la capacità del personale educativo e dei fornitori di servizi pubblici e privati che lavorano a favore delle vittime, e altresì individuare delineare i bisogni delle presunte vittime in questo settore; sensibilizzare l'opinione pubblica sui diritti e le esigenze delle vittime nel settore sportivo e sul loro ruolo nelle dinamiche di tutela.
Ente Finanziatore: Unione Europea – Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE
Titolo: Ricerche con il Circolo di Studi Diplomatici su temi prioritari per la politica estera italiana
Durata: 12 mesi
Data inizio: 01/06/2021
Data fine: 30/06/2022
Partenariato:
Link Campus University Circolo di Studi Diplomatici
Project abstract:
Il progetto si pone lo scopo di contribuire all’approfondimento di alcuni temi prioritari per la formulazione e la conduzione della politica estera italiana avvalendosi dell’apporto scientifico e di conoscenza del Circolo di Studi Diplomatici. La ricerca è organizzata in sette Dialoghi Diplomatici, che costituiscono una delle tradizionali forme di espressione delle attività di ricerca del Circolo.
Si riportano di seguito i titoli dei Dialoghi Diplomatici, con relative date di svolgimento:
Equilibri e alleanze nell’attuale sistema multipolare; Crisi del controllo degli armamenti e prospettive di rilancio anche nei settori spazio e cyber; Allargamento dell’UE, integrazione differenziata e Conferenza sul futuro dell’Europa; Autonomia strategica dell’UE e rapporto transatlantico; Gli sviluppi del processo di stabilizzazione in Libia, Ruolo dell’Italia, della Francia e dell’UE (26.07.2021); Conflitti tra Medio Oriente, Golfo, Mar Rosso, Corno d’Africa e loro gestione (21.06.2021); Portata geopolitica della transizione ecologica e delle azioni per lo sviluppo sostenibile e la sicurezza alimentare (11.10.2021); La questione birmana negli equilibri asiatici.
Attività specifiche
Supporto scientifico, tecnico e amministrativo tramite trascrizione e proof-reading degli atti dei Dialoghi e dei Convegni.
Attività di manutenzione e aggiornamento dell’archivio digitale, aperto alla consultazione pubblica e nel quale sono contenuti i Dialoghi e Lettere Diplomatiche pubblicati dal 1968, raggiungibile al seguente link: https://circolostudidiplomatici.unilink.it/
Ente Finanziatore: Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) - Contributi a progetto ex art. 23 – bis del DPR 18/1967
Titolo: Atlante del giallo. Storia dei media e cultura popolare in Italia (1954-2020)
Durata: 36 mesi
Data inizio: 19/05/2022
Data fine: 19/05/2025
Partenariato:
Link Campus University; Università degli Studi di Bologna; Università degli Studi G. D'annunzio Chieti-Pescara; Libera Università di Lingue E Comunicazione Iulm-Mi; Università degli Studi Di Firenze.
Descrizione:
Questo progetto si propone di indagare la storia del giallo italiano come chiave privilegiata per rileggere la storia culturale del nostro paese alla luce delle trasformazioni del sistema mediale, nonché delle sinergie inter- e transmediali, che questo genere ha favorito tra letteratura, cinema, radio e industria musicale, televisione e fumetto, dagli anni ‘50 ai giorni nostri.
Il termine “giallo” (correlativo dell’inglese “crime fiction”) è impiegato in Italia fin dagli anni ‘30 per riferirsi a varie specie di racconto poliziesco, noir o thriller. Esso designa una modalità del racconto che, nata in ambito letterario, ha poi acquisito un’importanza centrale in tutti i media grazie alla capacità di dar forma ai grandi temi della conoscenza (il giallo come avventura intellettuale e sfida interpretativa) e dell’etica (la riflessione sulla giustizia, la colpa, la punizione). L’enorme fortuna di cui ha goduto fin dall’inizio testimonia la sua capacità di interpretare, attraverso trame avvincenti, le contraddizioni e le paure di una società sempre più complessa, divenendo luogo di elaborazione identitaria a livello nazionale, transnazionale o “translocale”.
Il progetto si propone quindi di interrogare l’identità culturale del giallo italiano a partire dall'avvento delle trasmissioni televisive, ovvero da quando la diversificazione dell’industria culturale fornisce il contesto per un’espansione senza precedenti degli scambi intermediali. Ciò comporta un lavoro di mappatura (a partire da un corpus di casi inter- e transmediali e di discorsi critici e teorici che sarà definito all’inizio del progetto) dei temi e delle figure che hanno conferito al giallo il suo profilo caratteristico, tenendo presente che esso si è venuto delineando non solo attraverso lo sviluppo di forme e contenuti “autoctoni”, ma anche attraverso l’appropriazione e l’adattamento di modelli stranieri.
La ricerca si propone inoltre di pervenire a una periodizzazione della storia inter- transmediale del giallo italiano come contributo a una più generale storia dei media. Attenzione particolare sarà rivolta alle produzioni televisive della RAI, al fine di evidenziare il loro ruolo cruciale a più livelli: come palestra in cui si formano competenze anche letterarie (il caso Camilleri), come luogo di valorizzazione e divulgazione della produzione narrativa nazionale, e come agente di innovazione delle forme narrative, che modella e trasforma i gusti del pubblico generalista.
Il progetto gode del sostegno di realtà di alto profilo, tra cui spiccano Rai e Mondadori, che assicurano alla ricerca un impatto significativo in termini di azioni di valorizzazione del patrimonio culturale rappresentato dal giallo italiano. La disseminazione si avvarrà di pubblicazioni e convegni o seminari scientifici, di risorse didattiche digitali e multimediali open access, di una mostra e di eventi pubblici con creativi e professionisti delle industrie culturali.
Responsabile scientifico: Valentina Carla Re
Fondi: PRIN 2020 - MUR
Titolo: Europartiti, democrazia e società civile nell’UE
Durata: 36 mesi
Data inizio prevista: 01/02/2022
Data fine prevista: 2024
Descrizione:
“"Europarties, Democracy and Civil Society in the EU"” costituirebbe un modulo di insegnamento collegato all’insegnamento di Storia dell’integrazione europea e fornirebbe un importante offerta formativa ed esperienziale legata allo studio e all’approfondimento delle diverse famiglie politiche europee con l’analisi del pensiero politico, dei diversi livelli organizzativi (partito europeo, gruppo al Parlamento europeo, fondazione politica europea e principali partiti membri) e del loro impatto sulle istituzioni europee (e in particolare nell’attività al Parlamento europeo) e nella società europea.
Una seconda parte del modulo fornirebbe una conoscenza delle articolazione degli interessi e delle organizzazioni della società civile europea che trovano parzialmente espressione nel Comitato delle Regioni (enti locali) e nel Comitato economico e sociale (organizzazioni produttive e gruppi di interesse, sindacati ed organizzazioni sociali) nonché delle principali espressioni di organizzazioni non governative e sociali europee e di network di essi coinvolti nei processi di formazione delle politiche europee.
In riferimento allo sviluppo della democrazia europea verrebbero infine analizzate le caratteristiche e gli strumenti della cittadinanza europea e le proposte e gli attori transnazionali più rilevanti coinvolti nella discussione sul futuro dell’Europa. A questo riguardo partendo da una ricognizione storica delle mobilitazioni civiche per la riforma dei trattati e lo sviluppo dell’integrazione europea (movimenti europeisti e federalisti, movimenti euroscettici ecc.) gli studenti verranno costantemente coinvolti in attività cooperative per acquisire conoscenza e competenze relative al funzionamento dell’Unione europea e al suo sviluppo democratico, in seminari-incontri con esponenti delle organizzazioni studiate, in seminari e dibattiti sui temi affrontati.
Responsabile scientifico: Giorgio Grimaldi
Fondi: Erasmus+ Jean Monnet Module