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1611. Expo Dubai, la Link Campus fiore all'occhiello delle università del Lazio  
30 Marzo 2022 "Abbiamo l'obiettivo di formare una nuova generazione di giovani capaci di affrontare le sfide professionali in ambito economico, giuridico, politico e della comunicazione". Con queste parole Carlo Alberto Giusti, rettore della Link Campus University e vicepresidente del Comitato di Coordinamento Regionale delle Università della Regione Lazio, ha aperto il suo intervento nell'ambito del Forum "L'ecosistema universitario della Regione Lazio", che si è svolto ieri nel Padiglione Italia all'Expo di Dubai. La giornata ha avuto come protagonista il ministro dell'Università e della Ricerca, Maria Cristina Messa, e ha visto gli interventi dei rettori delle Università del Lazio, una galassia che comprende oltre 13.000 accademici e 241.000 studenti provenienti da tutto il mondo. "Da qualche mese - ha spiegato Giusti - ho l'onore di ricoprire la carica di vicepresidente del Crul, che a metà maggio sarà ricevuto in udienza privata dal Santo Padre, a testimonianza del ruolo chiave che gli Atenei di questa Regione rivestono nel panorama dell'alta formazione, in Italia e non solo. In questo contesto la Link Campus University è una realtà accademica che fa di questo un punto di forza per l'attenzione dedicata a ogni singolo studente, che può giovarsi di un rapporto numerico con il corpo docente senza uguali e viene seguito costantemente per tutto il suo percorso. È un'università che ha un costante orientamento al risultato e, mettendo al centro lo studente, è in grado di coltivare il suo talento, facendo emergere il meglio delle inclinazioni naturali di ogni suo iscritto. Per prepararlo non solo a entrare nel mondo del lavoro, ma a far sì che possa diventare un leader di domani".  
1612. Ricerche e Progetti 2022  
Ricerche e progetti realizzati nel 2022 dal Dipartimento di Ricerca dell'Università degli studi Link Campus University: BE-COMS - Building E-COMpetencies at School IPR4SC - Developing skills in Intellectual Property Rights Open Data for sustainability and circularity CIAK-EU! - EU-rope through films: History, Identity, and Policies FreeBeRI - Freedom of Belief and Right to Information GEMINI - Gender Equality through Media Investigation and New Training Insights Ricerche con il Circolo di Studi Diplomatici su temi prioritari per la politica estera italiana Teatro d'emergenza: il recupero delle tecniche attoriali di tradizione nella scena contemporanea Youth Community Leaders in rural areas of South Western Europe Monster High school. A scuola di animazione digitale Titolo: BE-COMS - Building E-COMpetencies at School  Durata: 20 mesi Data inizio prevista: 01/04/2022 Data fine attesa: 01/12/2023 Partenariato:  Link Campus University; Maude Studio S.L. Entropy Knowledge Network s.r.l. Darıca National Education Directorate (DIMEM) Descrizione: BE-COMS mira a creare condizioni per lo scambio di migliori pratiche di innovazione e inclusione nella scuola a sostegno della cittadinanza attiva e responsabile e della cultura digitale per la vita e il lavoro. Gli obiettivi principali sono: la diffusione delle buone pratiche a livello europeo e la creazione di un ponte tra paesi che valorizzi l'asse e il dialogo mediterraneo; la promozione di metodologie e competenze in grado di affrontare la sfida digitale. BE-COMS implementerà: Workshops di buone pratiche per lo scambio di buone pratiche tra insegnanti e formatori; EDU HUB per favorire la diffusione dei diversi risultati del progetto, coinvolgere le scuole a partire dalla comunità degli insegnanti e promuovere “calls for ideas”; PEER LAB per incoraggiare lo scambio di buone pratiche e idee innovative su Technology Enhanced Learning (TEL) per un approccio inclusivo di apprendimento. Contamination Labs per promuovere la diffusione di pratiche, conoscenze e competenze tra i gruppi target coinvolti. I risultati attesi sono: Migliorare la cultura e le competenze digitali per gli insegnanti, studenti e formatori coinvolti; Diffusione di buone pratiche e strumenti strategici per monitorare e migliorare le performance aziendali; Aumento della collaborazione europea tra stakeholder, centri educativi e aziende; Sviluppare sinergie tra partner e paesi per favorire una cultura europea comune; Promozione della cultura dell'integrazione a livello globale; Costruire reti per progetti futuri. Attività LCU: Favorire la costruzione dell’incubatore di idee e progetti EDU HUB Organizzare Peer Labs rivolti agli studenti Attività di comunicazione e management del progetto Fondi: Unione Europea – Agenzia Nazionale Erasmus+ INDIRE Titolo: IPR4SC - Developing skills in Intellectual Property Rights Open Data for sustainability and circularity Bando: ERASMUS-EDU-2021-PI-ALL-INNO-EDU-ENTERP  (Partnerships for Innovation: Alliances) Durata: 36 mesi Data inizio prevista: 01/06/2022 Data fine prevista: 30/05/2025 Partenariato: FAKULTETA ZA INFORMACIJSKE STUDIJE V NOVEM MESTU (FIS) - Slovenia NORD UNIVERSITET  - Norvegia VISOKO UCILISTE ALGEBRA -Croazia LINK CAMPUS UNIVERSITY (LCU) – Italia VALUEDO SRL – Italia PANNON GAZDASAGI HALOZAT EGYESULET (PBN) – Ungheria LOGIKA zaloznisko podjetje d.o.o – Slovenia ERRE QUADRO SRL – Italia IZOBRAZEVALNI CENTER GEOSS DOO – Slovenia HELLENIC OPEN UNIVERSITY – Grecia Patentstyret – Norvegia DRZAVNI ZAVOD ZA INTELEKTUALNO VLASNISTVO (DZIV) – Croazia ENTREPRENEURIAL RISE Z.B.O. – Slovenia RAZVOJNI CENTER SRCA SLOVENIJE DOO – Slovenia PANEPISTIMIO PATRON – Grecia ZAVOD NEFIKS – INSTITUT ZA PROMOCIJO IN BELEZENJE NEFORMALNO PRIDOBLJENEGA ZNANJA – Slovenia BUGNION SPA – Italia ANSALDO ENERGIA SPA - Italia Descrizione: IPR4SC (Developing skills in Intellectual Property Rights Open Data for sustainability and circularity) è un progetto Erasmus + Alliances for Innovation sull'importanza dei diritti di proprietà intellettuale (IPR) per l'innovazione e lo sviluppo sostenibile. L'obiettivo principale del progetto è aumentare le competenze IPR e imprenditoriali di inventori, PMI e cittadini europei, in particolare nell'implementazione di innovazioni digitali e verdi per un'economia circolare e sostenibile. Il progetto prevede di determinare le reali esigenze degli europei nel trattare con IPR e, quindi, avere un impatto mirato e concreto al fine di definire i parametri per mantenere una prospettiva di vita reale e valutare la situazione per suggerire e attuare le decisioni giuste. Responsabile Scientifico: Stefania Capogna – Raffaele Longo Fondi: Erasmus+                          Titolo: CIAK-EU! - EU-rope through films: History, Identity, and Policies Durata: 36 mesi Data inizio prevista: 01/09/2022 Data fine prevista: 31/08/2025 Descrizione: La Cattedra (Chair) istituisce un nuovo insegnamento universitario obbligatorio sull'UE (storia e politica) nell'ambito del corso di laurea triennale DAMS in Film and Theatre Making alla Link Campus University (LCU). Ciac-UE! si compone di vari moduli di ricerca, insegnamento e comunicazione. Si basa su un'unità di ricerca e sperimentazione multidisciplinare ed è un sistema articolato e innovativo che racconta, insegna e comunica la storia del processo di integrazione europea e delle politiche dell'UE attraverso il cinema e il mondo audiovisivo. Il JMC sta sperimentando una nuova direzione negli studi europei coinvolgendo numerosi studenti anche di altri corsi di laurea della LCU attraverso attività di formazione-seminario e una scuola estiva e collabora con altre università in cui sono attivi progetti JM. CIAK-UE! è un progetto che riunisce competenze diverse che utilizzano il linguaggio del cinema, delle serie TV e dei documentari per fornire un approccio originale allo studio della EU-rope promuovendo accademici e dibattito pubblico sul futuro dell'UE. Il JMC è un sistema combinato di ricerca/insegnamento/comunicazione che si evolverà attraverso la ricerca e il dibattito nell'arco di tre anni, al termine dei quali diventerà parte integrante del curriculum LCU, innovando i metodi di insegnamento negli studi dell'UE. Il JMC coinvolgerà vari partner che condividono questi interessi nella ricerca, nell'insegnamento e nel dibattito pubblico, strutturando così una nuova modalità narrativa-comunicativa per la storia e le politiche dell'UE. CIAK-UE! mira anche a raggiungere l'esterno della LCU e della sua rete accademica di partner per interagire direttamente con la società civile, il mondo dello spettacolo, del cinema e dell'arte in generale, nonché i settori della comunicazione e della politica. Infine, il JMC organizzerà una serie di eventi sugli argomenti trattati per diffondere i risultati della ricerca attraverso vari prodotti, strumenti e collaborazioni con centri di studio e agenzie specializzate nella comunicazione europea. Responsabile scientifico: Filippo Maria Giordano Fondi: Erasmus+ Jean Monnet CHAIR Titolo: FreeBeRI - Freedom of Belief and Right to Information Durata: 36 mesi Data inizio prevista: TBD Data fine prevista: TBD Descrizione: FreeBeRI punta a valorizzare gli studi Ue nel curriculum della laurea magistrale in Scienze Politiche e ad introdurli per la prima volta con un insegnamento obbligatorio nel curriculum della laurea triennale in Scienze della Comunicazione della Link Campus University. Il suo valore aggiunto sta nel fatto che, in modo innovativo, svilupperà il potenziale trasversale degli studi dell'UE mostrando la loro rilevanza nei campi degli studi religiosi. Il suo focus principale è sulla fiducia reciproca tra libertà di religione e libertà di espressione e informazione, trattando come due temi profondamente intrecciati: le politiche dell'UE in materia di misinformation e disinformation, con particolare riferimento ai legami tra religione e teorie del complotto; Politiche internazionali dell'UE in materia di promozione e tutela della libertà di religione, contestualizzandole all'interno del processo storico globale di de-secolarizzazione. FreeBeRI potenzia le capacità di pensiero critico come strumenti fondamentali della cittadinanza europea attiva. Il suo metodo di insegnamento, infatti, si basa sull'analisi, contestualizzazione e interpretazione di diversi tipi di fonti e, così facendo, insegna i fondamenti del "mestiere storico" come strumenti per riconoscere, analizzare e sfatare teorie del complotto nonché per comprendere le ragioni del loro successo. FreeBeRI svolge una serie di attività di ricerca e divulgazione in cui gli studenti collaborano con attori chiave della costruzione dello Spazio europeo della ricerca nel campo degli studi religiosi. Attori che non solo garantiscono l'elevata qualità delle attività di ricerca e insegnamento, ma forniscono anche a FreeBeRI una rete di ricerca internazionale e ne assicurano l'impatto su altri istituti di istruzione e ricerca europei. FreeBeRI promuove efficacemente il dialogo tra mondo accademico e società grazie a seminari e workshop rivolti agli studenti delle scuole superiori e alla media partnership con Cesue-Euractiv. Responsabile scientifico: Silvia Cristofori Fondi: Erasmus+ Jean Monnet MODULE Titolo: GEMINI - Gender Equality through Media Investigation and New Training Insights Durata: 24 mesi Data inizio prevista: TBD Data fine attesa: TBD Partenariato:  Fondazione Villa Montesca Universidade Do Algarve Aalborg Universitet Universitatea Din Bucuresti National University Of Ireland Maynooth C.L. Adult Education & Training Limited Sdruzhenie Tcentar Za Obrazovatelni Initsiativi National Inspectorate Of Education Directorate For Digital Literacy And Transversal Skills Descrizione: In linea con la strategia dell'UE per l'uguaglianza di genere 2020-2025 e da una prospettiva intersezionale, il progetto di ricerca-azione GEMINI  mira ad affrontare gli stereotipi di genere che creano disuguaglianze di genere e consentono ai giovani adulti di creare prodotti che trasmettano messaggi positivi di uguaglianza di genere. Concentrandosi sulla rappresentazione delle identità di genere nelle serie TV e su come possono contribuire all'uguaglianza di genere, GEMINI si rivolge a studenti delle scuole superiori e formatori/insegnanti europei in quattro diverse aree geografiche e socio-culturali europee (Mediterraneo, Settentrionale, Orientale e Anglosassone) con i seguenti obbiettivi: 1. Indagare le strategie produttive e narrative alla base della rappresentazione delle identità di genere nelle serie TV e come tale rappresentazione influisca sulla promozione dell'uguaglianza di genere tra i gruppi target attraverso interviste approfondite a informatori chiave, analisi testuali/di produzione e analisi dei contenuti/sentiment media su un corpus selezionato di serie TV 2. Comprendere la consapevolezza dei gruppi target sull'uguaglianza di genere e su come percepiscono la rappresentazione delle identità di genere in TV attraverso focus group, sondaggi multilingua, interviste semi-strutturate 3. Potenziare le capacità analitiche, relazionali e comunicative su pratiche e modelli di uguaglianza di genere attraverso lo sviluppo del toolkit educativo 4. Diffondere una cultura orientata all'uguaglianza di genere attraverso iniziative di comunicazione autoprodotte, come i prodotti audiovisivi e il concorso di sceneggiatura 5. Fornire linee guida e raccomandazioni politiche su come comunicare l'uguaglianza di genere rivolte alle istituzioni dell'UE e nazionali, nonché alle emittenti e alle piattaforme di streaming 6. Sfruttare i risultati del progetto e diffonderli tra i gruppi target e il pubblico in generale attraverso il sito web, le attività di comunicazione, gli eventi accademici e promozionali e le pubblicazioni accademiche. Fondi: Unione Europea – CERV Titolo: Ricerche con il Circolo di Studi Diplomatici su temi prioritari per la politica estera italiana Durata: 12 mesi Partenariato: Circolo di Studi Diplomatici Descrizione: Il progetto si pone lo scopo di contribuire all’approfondimento di alcuni temi prioritari per la formulazione e la conduzione della politica estera italiana avvalendosi dell’apporto scientifico e di conoscenza del Circolo di Studi Diplomatici. La ricerca prevede la realizzazione di almeno quattro Dialoghi Diplomatici che costituiscono una delle tradizionali forme di espressione delle attività di ricerca del Circolo. Nelle attività sono anche coinvolti, con interventi introduttivi e interlocuzioni interattive, esponenti dell’Amministrazione e personalità esterne del mondo universitario, giornalistico, militare, diplomatico e delle imprese. Il progetto prevede altresì la realizzazione di almeno 16 Lettere Diplomatiche, che costituiscono anch’esse tradizionali forme di espressione delle attività di ricerca del Circolo. I temi trattati nei Dialoghi, condotti e pubblicati nei tempi previsti, con un calendario articolato in funzione degli sviluppi nella situazione internazionale, sono: Rinnovate modalità dell’integrazione europea di fronte ai conflitti e all’evoluzione degli equilibri globali; Sicurezza e cooperazione nel continente africano; Diplomazia culturale e internazionalizzazione del sistema italiano di alta formazione; Lo stato e le implicazioni geopolitiche della transizione energetica e dell’evoluzione della globalizzazione; Un eventuale quinto dialogo in funzione degli sviluppi della situazione internazionale. Le modalità della ricerca, articolata in Dialoghi e Lettere Diplomatiche relative alle priorità tematiche indicate nel Decreto Ministeriale 2022, si basano principalmente sui contributi degli Ambasciatori coinvolti, i quali, per le esperienze e conoscenze maturate nelle loro attività professionali alla guida di Rappresentanze diplomatiche bilaterali e multilaterali, di strutture dell’Amministrazione centrale e di prossimità alle massime cariche istituzionali, hanno una particolare conoscenza di tali temi. Responsabile Scientifico: Giorgio Grimaldi Fondi: Contributi ex art. 23bis, DPR 18/1967 - Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale (MAECI) Titolo: Teatro d'emergenza: il recupero delle tecniche attoriali di tradizione nella scena contemporanea Durata: 3 mesi Data inizio prevista: Ottobre 2022 Data fine attesa: Dicembre 2022 Descrizione: Progetto di formazione sulla pratica attoriale del teatro di tradizione popolare, ormai quasi perso nella formazione accademica, con una recitazione tutta centrata sull’azione, dove improvvisazione, pantomima e acrobatica convivono, dove il corpo dell'attore torna ad essere il centro dell'azione, dove improvvisazione e scrittura si fondono nel teatro della parola viva. Il progetto vuole dare una risposta alle attuali limitazioni, che hanno provocato un distanziamento tra i giovani e le sale teatrali, e si sviluppa attraverso laboratori espressivi, liberatori, emozionali basati sulle tecniche e i trucchi della Commedia dell'arte perché anche questa nasce e si diffonde in un contesto di rottura e distanziamento del pubblico. Alla luce dell’impatto negativo che il COVID genera sul circuito performativo e sul rapporto attore-pubblico, il laboratorio di specializzazione attoriale basato su interazione fra momento teorico, tecnico e pratico è finalizzato ad avvicinare i giovani al teatro di tradizione popolare al fine di creare nuovi modi per diffondere lo spettacolo dal vivo all'interno della comunità, nonostante le restrizioni. Ripartendo dal passato è proprio con la scoperta delle tecniche e dei trucchi di palcoscenico e con una conoscenza comparativa concreta delle tecniche della Commedia dell'Arte che si intende creare un moderno profilo di attore-spettatore, in grado di riportare lo spettacolo ad essere parte integrante della vita socioculturale. Gli insegnamenti sono condotti da docenti professionisti dello spettacolo che da anni conducono corsi volti ad avvicinare i ragazzi alla scena contemporanea nel chiostro Cinquecentesco del Casale San Pio V. Calendario (da Ottobre a Dicembre 2022): Laboratorio sul comico (30 ore) Tecniche di base di commedia dell'arte (30 ore) Drammaturgia delle improvvisazioni strutturate (30 ore) Il lavoro creativo sul personaggio (40 ore) Public speaking: improvvisare in scena (40 ore) La tensione scenica nel corpo dell'attore (30 ore) Responsabile Scientifico: Desirèe Sabatini Fondi:   Contributi allo spettacolo dal vivo Avviso 2022 – Regione Lazio Titolo: Youth Community Leaders in rural areas of South Western Europe Durata: 24 mesi Data inizio prevista: 01/10/2022 Data fine attesa: 30/09/2024 Partenariato:  Fondazione Comunitaria di Agrigento e Trapani - coordinatore Link Campus University Asociación LUG OPEN FACTORY Caritas Portuguesa Rosto Solidario - ASSOCIACAO DE DESENVOLVIMENTO SOCIAL E HUMANO Fundación Galicia Europa Descrizione: Lo scopo del progetto YOULEADERS è coinvolgere i giovani provenienti dalle aree rurali dell'Europa sud occidentale affinché diventino leader efficaci all'interno delle loro comunità attraverso un approccio di sviluppo e valorizzazione community-based. Il progetto fornisce ai giovani gli strumenti utili allo sviluppo di soluzioni personalizzate e innovative per affrontare le sfide della vita e promuovere l'Agenda 2030, incoraggiando i partecipanti a diventare responsabili del cambiamento, in grado di far crescere le proprie idee come leader riconosciuti nelle loro comunità. Fondi: Unione Europea – Agenzia nazionale per i giovani Titolo: Monster High School – A scuola di animazione digitale Bando: Il cinema e l’Audiovisivo a scuola – Progetti di rilevanza territoriale (Avviso n. DG-CA/11/03/2022/DECRETO 863) Durata: 10 mesi Data inizio prevista: 09/2022 Data fine attesa: 06/2023 Partenariato:  Fondazione Vigamus Istituto Comprensivo Velletri Centro Descrizione: Il progetto ha l’obiettivo di coniugare la formazione storico-critica e teorica sul linguaggio e sul racconto audiovisivo (attraverso il percorso didattico “Capire le immagini: Introduzione al linguaggio audiovisivo”) con attività didattiche pratiche e laboratoriali finalizzate a far conoscere e sperimentare agli studenti delle scuole secondarie di I grado le fasi di realizzazione di un audiovisivo e, più nello specifico, di un videogame – attraverso il laboratorio “Animare le immagini: Introduzione alla CG animation” e il project work finale “Creiamo un videogame”. Posizionandosi in uno dei settori più strategici dei media audiovisivi contemporanei, quello dell’animazione digitale, degli effetti digitali e delle narrazioni interattive, che necessita di formazione specialistica per rendere il prodotto italiano competitivo sui mercati internazionali, il progetto affronta l’audiovisivo e la creatività da una prospettiva aggiornata, che li valorizza in tutta la loro ricchezza di contaminazioni tra cinema, televisione, web e videogame. Alle attività didattiche e laboratoriali destinate agli studenti il progetto affianca un’offerta formativa specificatamente pensata per i docenti, che amplia lo studio del linguaggio audiovisivo e delle tecniche di animazione digitale ad altre aree attinenti alle materie di insegnamento. L’originalità del format sta nell’affiancamento, per ogni incontro di approfondimento del ciclo “Insegnare il cinema, insegnare con il cinema”, di un esperto formatore e di un docente universitario. Le attività saranno potenziate e arricchite attraverso: la predisposizione di figure di tutorato e supervisione sia per le attività di formazione che per le attività laboratoriali; una piattaforma multimediale e interattiva (“cassetta degli attrezzi”) che offrirà percorsi personalizzati per studenti e docenti sia con risorse didattiche digitali e innovative per approfondire le tematiche affrontate, sia con  materiali ed esercitazioni a supporto delle attività laboratoriali. Le attività didattiche saranno integrate da eventi e iniziative speciali, con l’obiettivo di estendere le attività del progetto al mondo delle professioni dell’audiovisivo, delle scuole e delle università e al grande pubblico. In particolare saranno organizzate: La retrospettiva “Quattro passi nella storia dell’animazione digitale”, destinata sia agli studenti sia ai docenti con l’obiettivo di favorire la discussione critica e l’ampliamento delle conoscenze; Una masterclass con un professionista internazionale del settore videoludico; Almeno tre eventi promozionali conclusivi in cui verranno presentati il project work realizzato dagli studenti e la piattaforma didattica. Le attività del progetto verranno supportate da adeguate strategie di comunicazione attraverso il sito web e i profili social del progetto (Facebook, Instagram, YouTube e TikTok), i siti web e i profili dei partner, e la copertura sui news media tradizionali. Attività LCU: Attività di alfabetizzazione al linguaggio audiovisivo; Attività di analisi critica del film; Partecipazione a seminari/masterclass con professionisti del settore; Laboratori di scrittura di sceneggiature e/o analisi di opere; Laboratori di produzione e/o post-produzione audiovisiva; Utilizzo di strumenti audiovisivi (film, documentari, videogame, etc.) per l’insegnamento di materie scolastiche curriculari. Fondi: Ministero dell’Istruzione (MUR) e Ministero della Cultura (MiC)  
1613. #ProteoBrains2022, il 12 maggio la conferenza stampa  
10 Maggio 2022 Giovedì 12 maggio alle ore 11:00, presso la Link Campus University, si aprirà ufficialmente l'edizione 2022 di #ProteoBrains, l'evento annuale dell'Osservatorio "Generazione Proteo", diretto da Nicola Ferrigni, che anche quest'anno ha visto coinvolte centinaia di studenti delle scuole secondarie di secondo grado italiane, in rappresentanza dell'intero territorio nazionale. Come da tradizione, ad aprire #ProteoBrains2022 sarà la conferenza stampa di presentazione dei risultati del 10° Rapporto di ricerca realizzato dall'Osservatorio, che quest'anno ha visto intervistati circa 5.000 studenti di età compresa tra i 17 e i 19 anni. La conferenza sarà occasione di dibattito e confronto tra autorevoli esponenti delle Istituzioni, del mondo accademico e della società civile. I lavori della conferenza stampa saranno aperti dal saluto del Magnifico Rettore della Link Campus University, prof. Carlo Alberto Giusti, cui seguirà l'introduzione del Direttore generale Roberto Russo. A prendere la parola sarà quindi Nicola Ferrigni, direttore dell'Osservatorio, per presentare i risultati della ricerca. Al dibattito che seguirà interverranno mons. Andrea Lonardo, direttore dell'Ufficio Pastorale Universitaria del Vicariato di Roma, la dott.ssa Ilaria Cucchi e, in collegamento da Washington, l'astronauta gen. Roberto Vittori. A concludere i lavori l'intervento della Sottosegretaria all'Istruzione, sen. Barbara Floridia. Vedi anche #ProteoBrains2022, il 12 e il 13 maggio  
1614. Accesso alla Banca Dati di Segreteria Online  
Controllo veridicità da operatori delle Pubbliche Amministrazioni Ai sensi dell'articolo 71, comma 1 del D.P.R. 445/2000, "le amministrazioni procedenti sono tenute ad effettuare idonei controlli, anche a campione, e in tutti i casi in cui sorgono fondati dubbi, sulla veridicità delle dichiarazioni sostitutive di cui agli articoli 46 e 47". Ai sensi del D.P.R. 445/2000 (Testo unico in materia di documentazione amministrativa) e del D.Lgs 82/2005 (Codice dell'amministrazione digitale), al fine di agevolare l'acquisizione d'ufficio e il controllo sulle dichiarazioni sostitutive riguardanti stati, fatti e qualità personali di cui agli artt. 46 e 47 del D.P.R. 445/2000, le amministrazioni titolari di banche dati accessibili per via telematica possono stipulare convenzioni con le altre amministrazioni finalizzate a disciplinare le modalità di accesso ai dati contenuti in tali banche dati.   Convenzione per accesso alla Banca Dati L’Università degli Studi Link Campus University ha predisposto una convenzione per l’accesso ai dati della Segreteria Studenti: l’accesso avviene mediante l’applicazione ESSE3 PA disponibile effettuando l'accesso al Portale.           Le Pubbliche Amministrazioni e i Gestori di Pubblici Servizi interessati alla stipula di tale convenzione sono invitati a:         a) stampare, compilare e sottoscrivere in duplice copia la convenzione;       b) stampare, compilare e sottoscrivere il modulo di richiesta di accreditamento/adesione alla consultazione dei dati (che deve essere compilato sia per il Legale Rappresentante sia per ogni altro incaricato che si intende accreditare per l’accesso ai dati);         c) produrre copia di un documento di identità in corso di validità e del codice fiscale dei soggetti di cui al punto b);            d) inviare i documenti di cui ai punti a, b e c in busta chiusa a: Link Campus University          C.A. dott.ssa Mladena Mirceta           Via del Casale di San Pio V, 44           00165 Roma La richiesta di adesione debitamente compilata e firmata, utilizzando l'apposito modulo, può essere anticipata dalla casella di posta elettronica certificata (PEC) dell'Ente richiedente alla casella di posta elettronica certificata (PEC) di Ateneo: lcu@pec.unilink.it. Al termine dell’istruttoria gli uffici competenti dell’Università restituiranno all’Ente richiedente copia controfirmata della convenzione e comunicheranno le credenziali di accesso alla banca dati ESSE3 PA.   Modalità di consultazione in assenza di convenzione Le verifiche di autocertificazioni e di autodichiarazioni che le PA inoltreranno a questa amministrazione tramite fax non verranno più evase: di conseguenza, saranno prese in considerazione solo richieste di verifica che perverranno per via telematica (posta elettronica o posta elettronica certificata), posta prioritaria o raccomandata con ricevuta di ritorno.            Ovviamente il controllo potrà essere effettuato soltanto in caso di corretta indicazione dei dati anagrafici del soggetto che ha rilasciato la dichiarazione e di precisa indicazione del dato da verificare.   Modalità di consultazione da parte di soggetti privati Quando una richiesta di controllo di veridicità viene presentata da un soggetto privato (persona fisica o giuridica), per poter procedere al controllo è necessario che tale richiesta sia corredata dal consenso scritto del/dei soggetto/i che hanno rilasciato dichiarazione sostitutiva di certificazione o di atto di notorietà. Al consenso scritto deve essere allegata obbligatoriamente copia (fronte e retro) di un documento d’identità in corso di validità del soggetto che ha rilasciato la dichiarazione sostitutiva.   Contatti Per ulteriori chiarimenti è possibile contattare la Segreteria di Ateneo.      (indirizzo email: m.mirceta@unilink.it).   Modulistica Convenzione Modulo di richiesta di accreditamento/adesione    
1615. I risultati del 10° rapporto di ricerca dell'Osservatorio Generazione Proteo  
12 Maggio 2022 Intervistati 5.000 studenti 16-19enni, rappresentativi dell’intero territorio nazionale   Roma, 12 maggio 2022 – Delusi da una classe politica ritenuta incompetente ed esibizionista, vedono nella democrazia diretta la soluzione all’attuale crisi di rappresentanza. Poco orgogliosi di un Paese in cui resistono pregiudizi e stereotipi, plaudono alla sola idea di una donna Presidente della Repubblica. Dopo due anni di DaD, si sentono molto meno preparati, ma soprattutto vivono un forte disagio psicosociale. Preferiscono il lavoro flessibile, che consenta l’autonoma gestione di tempo e guadagno. Temono hate speech e body shaming, così come il sempre più diffuso fenomeno delle baby gang. Aperti e inclusivi, non bocciano a priori il nucleare, ma ritengono che su questi temi non vi sia sufficiente informazione. Questo il ritratto della “Generazione Proteo” tracciato dal 10° Rapporto di ricerca dell’Osservatorio permanente sui giovani della Link Campus University, che è stato presentato questa mattina nella sede dell’ateneo alla presenza, tra gli altri, di Barbara Floridia, sottosegretaria all’Istruzione, monsignor Andrea Lonardo, direttore Ufficio Pastorale Universitaria, Ilaria Cucchi e, in collegamento da Washington, Roberto Vittori, Astronauta ESA. La ricerca, realizzata in partnership con Grandi Scuole, ha visto intervistati circa 5.000 studenti italiani 16-19enni, rappresentativi dell’intero territorio nazionale. «Quello che presentiamo oggi - spiega il rettore della Link Campus University, Carlo Alberto Giusti – è solo l’“ultimo miglio” di un progetto che vive una sua quotidianità lungo tutto il corso dell’anno. In questi dieci anni l’Osservatorio “Generazione Proteo” ha svolto un’importante funzione di ponte tra Scuola e Università, mettendo in relazione e comunicazione reciproca due universi spesso isolati nel percorso di crescita umana e culturale dei giovani, e dando così vita a un continuum conoscitivo e formativo di cui i giovani sono gli indiscussi protagonisti». «Il 10° Rapporto – dichiara il prof. Nicola Ferrigni, direttore dell’Osservatorio “Generazione Proteo” – ci consegna l’identikit di una generazione che rompe definitivamente gli indugi e, dinanzi a una società destrutturata, ormai sempre più povera di slanci, valori, relazioni e alla ricerca di un’identità, prende in mano le redini della situazione. Giovani che prendono le distanze da una società in cui non si riconoscono, desiderosi di riscrivere scuola, lavoro, stili di vita, politica. Senza dimenticare quell’attenzione verso l’altro di cui vogliono prendersi cura». «Questo slancio a prendersi cura di sé stessi e dell’altro – prosegue la prof.ssa Marica Spalletta, condirettore della ricerca – investe le molteplici e diverse dimensioni di una vita quotidiana oggi vittima di una vera e propria overdose digitale, cui i giovani reagiscono richiamando il bisogno di esperienze di vita reale, in cima alla cui lista svetta il bisogno di un ritorno a relazioni touch-to-touch». LA RICERCA “Effetto DaD”: è cresciuto il disagio psicologico. A due anni dallo scoppio della pandemia, i giovani italiani tracciano un bilancio della didattica a distanza: il 30,8% la ritiene responsabile di aver peggiorato la formazione, mentre il 32,1% ha evidenza che essa abbia creato molti disagi psico-sociali agli studenti. Di qui dunque la richiesta, formulata da 1 intervistato su 4 (26,3%), di investire i fondi del PNRR destinati alla scuola principalmente in attività di supporto psicologico agli studenti. Insegnanti: promossi su competenze e preparazione. Bocciati su tecnologie. Chiamati a valutare i propri insegnanti, i giovani ne premiano la preparazione (48,6% buono; 31,1% ottimo) e le competenze didattiche (48,7% buono; 12,5% ottimo). Per contro, emergono giudizi più critici circa la padronanza delle tecnologie (24,2% insufficiente; 48,5% sufficiente) e la capacità di ascolto (24% insufficiente; 36,2% sufficiente). Nel complesso, il 36,5% ritiene che gli insegnanti più bravi lo siano per una propria vocazione personale, mentre il 23,4% li percepisce stressati. Per il 10,7% essi sono oppressi da troppa burocrazia. 1 giovane su 3 vuole studiare e lavorare insieme. «Paladini del learning by doing – dichiara il prof. Nicola Ferrigni – i giovani italiani rifiutano la tradizionale distinzione tra formazione e lavoro». Il 30,2%, infatti, svolge già un’attività (cameriere, allenatore, babysitter, ecc.) in concomitanza con lo studio, mentre è pari al 28% la percentuale di chi ha in programma di studiare e lavorare insieme durante l’università. Il lavoro da “creare” (non da cercare) e la flessibilità contrattuale come “must”. Solo il 10% lavorerebbe nel pubblico. «Al lavoro i giovani si approcciano in modo diverso rispetto al passato», prosegue il sociologo Ferrigni: il 59,5% ritiene infatti che il lavoro vada creato, piuttosto che cercato (come sostiene invece il 30,5%). In questa prospettiva, non sorprende che il 34,5% guardi con favore al mondo della professione autonoma e il 33,6% alle piattaforme digitali, piuttosto che alle opportunità di impiego nel settore pubblico (che si attestano al 10,1%). A conferma di ciò, chiamati a valutare il proprio futuro lavorativo ideale, i giovani rifuggono dalla sicurezza del “posto fisso”: il 41,6% si dichiara a favore di un modello di lavoro che sia “continuamente rinnovato”, mentre il 19,6% ambisce a un lavoro “unico per tutta la vita”. Per le stesse ragioni, il 49,3% privilegia la prospettiva di un contratto di lavoro flessibile, a fronte di un 26,9% che preferirebbe invece un contratto di lavoro subordinato. Tra i vantaggi del lavoro flessibile, il 50,6% indica la possibilità di gestire in autonomia il rapporto tra tempo e guadagno, il 30,5% la possibilità di preservare la propria autonomia, l’11,8% l’assenza di vincoli. L’interesse per la politica al suo “minimo storico”. «Il 10° Rapporto di ricerca – commenta la prof.ssa Spalletta – conferma il disinteresse dei giovani italiani nei confronti della politica e al contempo una drammatica crisi della fiducia». La curva ascendente del disinteresse, già registrata negli scorsi anni tocca infatti quest’anno il proprio picco, con il complessivo 63,6% dei giovani che si dichiarano “poco” (42,2%) o “per nulla” (21,4%) interessati alla politica, con un incremento complessivo di oltre 7 punti percentuali in tre anni. A questo disinteresse si abbina la sensazione di una politica dalla quale essi si sentono “poco” (23,3%) o “per nulla” (72,4%) ascoltati. Politici italiani incompetenti ed esibizionisti. Opinione divise sul Governo Draghi. A finire sul banco degli imputati è in particolare la classe politica, che nell’opinione degli intervistati appare come incompetente (per il 28,6%), esibizionista (per il 25,2%), disonesta (per il 22%) e distante dai cittadini (per il 17,5%). La fiducia nei confronti di questa classe politica scende sensibilmente rispetto a un anno fa: il 67,5% dei giovani dichiara infatti che essa è peggiorata. I pareri tendono invece a dividersi per quanto concerne il giudizio sul Governo Draghi: i più critici rimarcano come sia stato solo un modo di spartirsi le poltrone (26,7%), cui si aggiunge il 17,1% per cui esso sancisce il fallimento dei partiti e il 13% per cui è stata tradita la fiducia degli elettori. Dall’altra parte, non mancano i giudizi positivi: il 27,3% ritiene che l’attuale Governo stia lavorando bene per il Paese, mentre il 9,1% considera questa esperienza come un modello replicabile nel futuro. Il dissenso scende in piazza. Più spazio alla democrazia diretta. Netto cambio di rotta rispetto al passato quanto alle modalità attraverso cui esprimere il proprio dissenso: il 32,2% crede nelle manifestazioni di piazza, mentre scende al 22,3% la percentuale di chi continua a sostenere l’efficacia del dibattito in Rete. Per il 52,4% questa crisi della rappresentanza è altresì alla base del sempre più diffuso astensionismo. Pur non negando la propria propensione a recarsi alle urne (il 55,6%, in particolare, ritiene il voto un dovere civico), il 34,2% auspica tuttavia un più ampio ricorso a strumenti di democrazia diretta, quale il referendum. Orgoglio italiano: a pesare sono pregiudizi e stereotipi. Alla sfiducia nei confronti della classe politica si accompagna un più generale sentimento di “distacco” nei confronti del Paese: a fronte di un 74,9% di intervistati che si dichiarano orgogliosi di essere italiani, solo il 35,9% ammette di essere orgoglioso dell’Italia. «A pesare sul giudizio degli intervistati – continua il prof. Ferrigni – è la difficoltà a riconoscersi all’interno di una società destrutturata, che si trova ancora a fare i conti con stereotipi e pregiudizi». I giovani reagiscono infatti con disappunto alla bocciatura del Ddl Zan, per il 33,5% ritenuta una mancata conquista di civiltà e per il 25,3% una vittoria dell’omofobia. E per lo stesso motivo il 21,2% si dichiara orgoglioso anche della sola idea di una donna alla Presidenza della Repubblica. La violenza sulle donne e il difficile cammino della gender equality. Guardando nello specifico alle discriminazioni che investono l’universo femminile, il 30,1% chiama in causa maltrattamenti e violenza fisica. Per contro, la maggioranza ritiene invece che la condizione della donna nella società attuale risenta fortemente di stereotipi relativi all’inferiorità fisica o intellettiva (20,9%), delle differenze nei ruoli familiari o professionali (18%), di insulti di natura sessuale (16,5%) e delle disparità di trattamento economico (12,7%). «I giovani – commenta la prof.ssa Spalletta – hanno consapevolezza che la gender equality si costruisce nella quotidianità, pur senza dimenticare i gravi episodi di violenza di cui le donne continuano a essere vittime». I “volti” della violenza e le insidie della Rete: svettano hate speech e body shaming, in calo il cyberbullismo. Tra i principali atti di violenza di cui gli intervistati temono di essere vittima, il 29,5% menziona l’hate speech e il 22,1% il body shaming, mentre bullismo e cyberbullismo si attestano al 17,2%. Tra le molteplici insidie che si celano nel mondo della Rete, a preoccupare maggiormente i giovani è la dimensione connessa alla propria sfera “identitaria”: il 30,5% teme in particolare l’eccessivo tracciamento dei dati personali, il 18,2% la clonazione delle proprie carte di pagamento, il 15,5% il furto d’identità, il 15,1% la violazione dei propri account social. In questo quadro dalle tinte fosche si inseriscono inoltre le valutazioni, perlopiù negative, associate al funzionamento degli algoritmi, che i giovani identificano principalmente con l’idea del controllo (29,6%) e della manipolazione (18,8%). Baby gang: 1 su 3 teme di esserne vittima.  «Guardando nello specifico agli atti di violenza a opera di coetanei – commenta il sociologo Ferrigni – a destare particolare preoccupazione è il fenomeno delle baby gang». Il 36,5% degli intervistati teme infatti di poter essere vittima di una baby gang, il cui “potere di attrazione” viene ricondotto al desiderio dei più giovani di “sentirsi parte del branco” (29,6%) e al fascino esercitato dal ruolo del cattivo (21,7%), oltre che a un vero e proprio “bisogno” di sfogare la rabbia repressa (18,1%). Il 22,3% degli intervistati dichiara inoltre di aver personalmente assistito a episodi di violenza a opera di baby gang, cui ha reagito ponendo in essere due modelli di comportamenti “opposti”: il 32,1% si è infatti allontanato per non rimanere immischiato, mentre il 31,9% è intervenuto cercando di risolvere la situazione e il 14,5% dichiara di aver chiamato le Forze dell’Ordine. L’altruismo come stile di vita: oltre il 70% è impegnato (o vorrebbe impegnarsi) nel volontariato. I giovani italiani sono animati da un forte slancio altruistico: il 33,1% dichiara infatti di essere impegnato attualmente in attività di volontariato, mentre il 38,7% vorrebbe in futuro dedicarsi a questo tipo di attività.  Questa generale apertura verso l’altro si riflette anche nel 92,3% di intervistati favorevoli alla donazione degli organi, e nel 58,8% che dice sì all’obbligo vaccinale. Aperti e inclusivi: sì a unioni miste, stepchild adoption e scelte bioetiche. L’altruismo dei giovani italiani va di pari passo con una forte predisposizione all’inclusione. Il 91,3% si dichiara favorevole alle unioni miste, il 74,2% all’adozione di figli per coppie omosessuali. Questa larghezza di vedute investe anche le scelte bioetiche: l’85,7% dice sì alla fecondazione assistita, il 79,7% all’aborto, il 74% al suicidio assistito. Il 67,5% è infine favorevole alla legalizzazione delle droghe leggere. Consumatori consapevoli. Sì al co-living come modello abitativo del futuro. Nelle scelte di acquisto, il 49% degli intervistati presta principalmente attenzione al rapporto qualità/prezzo, e solo in misura minore alle recensioni sui social (17,4%) e alla notorietà del marchio (10,8%). Questa consapevolezza emerge anche in relazione alla prospettiva del co-living quale modello abitativo del futuro, che il 36,8% considera funzionale per ridurre le spese, e il 31,1% utile per la costruzione di nuovi legami sociali. Oltre il 60% dei giovani si dichiara favorevole all’esperienza dell’“abitare condiviso”, sebbene nella maggior parte dei casi la stessa venga presa in considerazione solo come soluzione temporanea (27,5%), o a patto di poter avere a disposizione degli spazi propri (15,6%), a fronte del complessivo 18,9% che la considera come una scelta “senza riserve”. “Green ambassador”: la tutela dell’ambiente come priorità. Gli intervistati si confermano una generazione sensibile alla sostenibilità ma anche molto pragmatica nelle proprie scelte. Oltre il 90% riconosce l’importanza dell’inserimento in Costituzione della tutela di animali e ambiente, che il 56,2% considera finanche prioritaria. Per il 33,4% degli intervistati la salvaguardia dell’ambiente passa principalmente attraverso la scelta di privilegiare fonti rinnovabili. Divisi sul nucleare: manca un’adeguata un’informazione. Interrogati in merito al nucleare, il 24,2% ritiene che si tratti di un tema su cui non c’è adeguata informazione. E se il complessivo 19,1% ne riconosce i vantaggi – quali la minore dipendenza dal petrolio (12,7%) e la produzione di energia pulita (6,6%) –, la restante parte degli intervistati ne evidenzia, per contro, gli aspetti negativi: il 23,8% pone infatti l’accento sui potenziali “effetti collaterali” (attentati terroristici, rischi ambientali, ecc.), il 22,6% lo ritiene un pericolo per la salute.  
1616. Link Campus presenta il suo primo Bilancio di Genere  
18 Maggio 2022 La Link Campus University ha presentato il suo primo Bilancio di Genere, un documento ampio e approfondito che non solo rendiconta la distribuzione e la partecipazione di donne e uomini nei diversi ambiti dell'Ateneo, ma promuove la pianificazione di un percorso virtuoso. L'analisi è stata realizzata da un Gruppo di Lavoro coordinato dalla professoressa Desirée Sabatini, che ha messo a frutto una meticolosa attività di ricerca sulle iniziative volte all'educazione contro le diseguaglianze, le discriminazioni, le violenze di genere.   "Dal nostro primo Bilancio di Genere - commenta il Rettore della Link Campus University, Carlo Alberto Giusti - emerge chiaramente la descrizione di una piccola comunità impegnata in azioni di contrasto a ogni forma di diseguaglianza. Stiamo portando avanti un lavoro di monitoraggio e di pianificazione delle azioni in un contesto che vede una costante e rapida crescita nei numeri della comunità. La programmazione strutturale in corso prevede una importante riorganizzazione generale, sia per gli Organi di Governo che per la composizione dei dipartimenti e delle strutture di ricerca, con attività integrate in tutti i processi. La mia speranza è di vedere attuare un programma che non solo garantisca l'uguaglianza di genere, nelle modalità di lavoro e nel rispetto degli impegni familiari, ma che sia in grado di sviluppare processi virtuosi che coinvolgano il personale accademico, tecnico-amministrativo nella loro totalità, senza dimenticare la componente studentesca, creando un dialogo circolare tra tutte le parti". Scarica il Bilancio di Genere  
1617. Al via le riprese di Ragazzi di guerra  
20 Maggio 2022 Link Campus University è lieta di annunciare l'inizio delle riprese del cortometraggio "Ragazzi di guerra", che vedrà impegnati sul set gli studenti del Corso di Laurea in DAMS - Produzione Audiovisiva e Teatrale. Discipline delle Arti, della Musica e dello Spettacolo (L3).   Il corto costituisce l'esame del corso "Film direction and cinematography" del prof. Marcello Cotugno. Gli studenti potranno dimostrare le capacità apprese in aula confrontandosi su un vero set. Avranno la possibilità di realizzare un prodotto finito passando attraverso tutte le varie fasi: produzione, sceneggiatura, regia, fotografia, recitazione, scenografia, sonoro, montaggio. Un grazie particolare va al FUSP, per aver supportato il progetto.   LA TRAMA DI RAGAZZI DI GUERRA. Non c'è pace nel 2022: Marina e Oleg sopravvivono in un tugurio grazie all'invasore Vlad, un soldato che ogni giorno gli porta da mangiare in cambio del corpo di lei. Quando i toni si alzano, a causa delle difficoltà del vivere nascosti, la vita di tutti e tre è in pericolo: il nemico comune è l'irrazionalità, cioè la guerra...  
1618. Partecipa al Business for Good - Leaders Summit  
25 Maggio 2022 Sei interessato ai temi dello sviluppo sostenibile? Anche tu pensi che l'economia rigenerativa sia il nuovo modello di riferimento per lo sviluppo economico? Partecipa come volontario all'evento Business for Good | Leaders Summit', che si svolgerà a Roma dal 15 e il 17 giugno. Il summit è il primo incontro al mondo del movimento 'business-for-good' dove fondatori, azionisti membri del consiglio di amministrazione, manager e investitori uniscono le forze per condividere progetti, imprese e innovazioni, per creare opportunità di business e partnership che promuovono l'economia rigenerativa. I volontari avranno un ruolo chiave nel guidare i vari ospiti attraverso le attività quotidiane nella location dell'evento e nei vari hotspot di Roma e nel rendere l'evento un'esperienza unica per i partecipanti; motivo per il quale è necessaria la conoscenza dell'italiano e dell'inglese, scritto e parlato e una buona conoscenza della città di Roma. Infine, avranno la possibilità di incontrare di persona alcuni dei più grandi leader del nostro tempo ed essere parte di un momento di collaborazione per risolvere le più grandi sfide del nostro tempo avendo un impatto positivo sul mondo e sulla società. Per candidarsi è necessario inviare via mail  a nicolas@nativalab.com un breve video di presentazione (max. 3 min) in inglese per presentarsi e dire cosa ne pensa dei temi che verranno affrontati durante l'evento; preferibilmente entro lunedì 30 maggio.  
1619. Posta elettronica certificata - PEC  
Per le richieste di carattere ufficiale si può scrivere alla Link Campus University utilizzando l'indirizzo di posta elettronica certificata: lcu@pec.unilink.it La casella riceve messaggi solo da altre caselle di posta certificata: di conseguenza, tutte le e-mail inviate da indirizzi di posta non certificati non saranno recapitate.  
1620. La scuola canta: centinaia di studenti alla Link Campus University per il VokalFest Junior  
20 Giugno 2022 Oltre 200 ragazzi, sette cori scolastici e un coro interscolastico. Tutti insieme alla Link Campus University in una giornata indimenticabile. Il video di backstage, realizzato in occasione della prima edizione del "VokalFest Junior - La scuola canta", racconta la gioia degli studenti, che per la prima volta hanno potuto cantare senza la mascherina, la passione per la musica, la grazia delle armonie vocali e la voglia di stare tutti assieme in un pomeriggio di giugno nel suggestivo scenario del Casale di San Pio V a Roma, sede della Link Campus.  
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