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1081. Conversazione con Toni Servillo  
Quando 28 Maggio 2019 Dove Università degli Studi Link Campus University – Gymnasium – Via del Casale di San Pio V, 44 – Roma Orario ore 12:00 Conversazione con Toni Servillo A cura di Ferruccio Marotti e Fabrizio Deriu Terzo e ultimo appuntamento del ciclo “Incontri con uomini straordinari di cinema e teatro” dedicato all’alta formazione dell’attore È Toni Servillo, uno degli attori più affermati del panorama italiano, teatrale e cinematografico, l’ospite del terzo e ultimo appuntamento mensile sull’alta formazione dell’attore, nell’ambito delle arti performative. Il ciclo di incontri, che ha avuto inizio a marzo e termina a giugno, ha visto fin qui come protagonisti Fabrizio Gifuni e Luigi Lo Cascio, e riprenderà a settembre con un secondo ciclo. Toni Servillo parlerà della recitazione e della propria esperienza di attore, in un dialogo con uno degli studiosi di spettacolo più importanti del Novecento, Ferruccio Marotti, professore emerito dell’Università “La Sapienza” di Roma. L’idea del progetto è di dar vita a un’area di analisi e di confronto sulla professione dell’attore attraverso le testimonianze dei protagonisti del teatro e del cinema italiano e di offrire agli studenti e a un pubblico interessato una possibilità di approfondimento dal vivo sull’arte dell’attore. Il professor Marotti, affiancato in ogni incontro da docenti e studiosi, dialoga con gli ospiti con l’ausilio di proiezioni di filmati, selezionati e assemblati grazie al contributo degli studenti Dams. Ad introdurre la conversazione sarà il Prof. Vincenzo Scotti (Presidente, Link Campus University) Ad affiancare il Prof. Ferruccio Marotti nel dialogo con l’ospite ci saranno Fabrizio Deriu (Prof. Associato, Università di Teramo), Aldo Allegrini (direttore del centro di ricerca Link Theatre) e Desirée Sabatini (docente Link Campus University). Toni Servillo, celebratissimo protagonista di “La grande bellezza”, di Paolo Sorrentino, inizia la sua attività teatrale fondando il Teatro Studio di Caserta ed entra poi in contatto con il gruppo Falso Movimento, collaborando con il regista Mario Martone e fondando con lui i Teatri Uniti. Alterna fin da subito progetti teatrali e cinematografici e negli anni Novanta arriva la sua consacrazione sul grande schermo con Mario Martone, che tra il 1992 e il 1998 lo dirige in “Morte di un matematico napoletano”, “Rasoi”, “I vesuviani” (nell’episodio “La salita”) e “Teatro di guerra”. La sua attività è intensa: a teatro ricordiamo, tra tutti: “Il misantropo” e “Tartufo” di Molière, “Le false confidenze” di Marivaux, la “Trilogia della villeggiatura”, di Goldoni, da lui adattata, interpretata e diretta, “Sabato, domenica e lunedì” e “Le voci di dentro” di Eduardo De Filippo; al cinema vince un Nastro d’Argento e un David di Donatello come migliore attore protagonista con “Le conseguenze dell’amore”. Un altro David e un altro Nastro d’Argento giungono nel 2008, grazie a “La ragazza del lago”, diretto da Andrea Molaioli. Nello stesso anno recita anche nei pluri-premiati “Gomorra”, di Matteo Garrone, e “Il Divo”, di Paolo Sorrentino (in cui interpreta Giulio Andreotti), che gli permettono di conquistare un European Film Award come migliore attore, oltre alla ormai classica doppietta David-Nastro. Il suo lavoro prosegue con registi di fama mondiale come Marco Bellocchio, che lo dirige in “Bella addormentata” e con Daniele Ciprì in “È stato il figlio”. Attualmente è in tournée con Elvira di Louis Jouvet. L’evento è gratuito e aperto al pubblico. Scarica la locandina.  
1082. Presentazione dei volumi: Europa, quo vadis? e Italia Sovrana  
Quando 23 Maggio 2019 Dove Università degli Studi Link Campus University – Via del Casale di San Pio V, 44 – Roma Orario ore 15:00 EUROPA, QUO VADIS? LA SFIDA SOVRANISTA ALLE ELEZIONI EUROPEE DI PAOLO BECCHI E GIUSEPPE PALMA ITALIA SOVRANA DI PAOLO BECCHI – MODERA – Prof. Antonio Maria Rinaldi Docente di Politica economica della Link Campus University di Roma – INTERVENGONO – Prof. Paolo Becchi Professore ordinario Filosofia del diritto nel Dipartimento di Giurisprudenza dell’Università di Genova Avv. Giuseppe Palma Avvocato e scrittore Prof. Antonino Galloni Economista  
1083. Le proposte di riforma del processo penale a trenta anni dalla entrata in vigore del codice  
Quando 14 Maggio 2019 Dove Università degli Studi Link Campus University – Via del Casale di San Pio V, 44 – Roma Orario ore 14:00 PROGRAMMA Ore 14:00 – Registrazione dei partecipanti Ore 14:30 – INDIRIZZI DI SALUTO Vincenzo Scotti Presidente Università degli Studi Link Campus University Pierluigi Matera Presidente Scuola di Ateneo per le Attività Undergraduate e Graduate, Link Campus University Antonio Catricalà Programme Leader Corso di Studi in Giurisprudenza, Link Campus University Ore 14:45 – INTRODUZIONE Daniela Mainenti Professore Incaricato di diritto processuale penale, Link Campus University Ore 15:00 – INTERVENTI ISTITUZIONALI Alfonso Bonafede Ministro della Giustizia (*) David Ermini Vice Presidente del Consiglio Superiore della Magistratura Domenico Carcano Presidente Aggiunto della Corte di Cassazione Giuliano Caputo Segretario Generale Associazione Nazionale Magistrati Ore 16:00 – TAVOLA ROTONDA Giorgio Spangher – Gian Domenico Caiazza – Sebastiano Ardita Oreste Dominioni – Antonio Patrono MODERA – Paolo Di Giannantonio (Giornalista RAI) * Sarà presente salvo impegni di Governo R.S.V.P.: eventi@unilink.it  
1084. Mostra fotografica: Aldo Moro. Memoria, politica, democrazia  
Quando 08-31 Maggio 2019 Dove Università degli Studi Link Campus University – Via del Casale di San Pio V, 44 – Roma Orario ore 10:00-19:00 Aldo Moro. Memoria, politica, democrazia Mostra fotografica Da mercoledì 8 maggio la Link Campus University ospiterà la mostra fotografica “Aldo Moro. Memoria, politica, democrazia” a cura di Maurizio Riccardi, Giovanni Currado con l’allestimento progettato dall’architetto Fabrizio Confessa. La mostra ripercorre la vita politica del presidente della Dc ucciso dalle Brigate rosse attraverso le foto di Carlo Riccardi, decano dei fotoreporter romani. Il racconto è arricchito dalle immagini di Maurizio Riccardi, figlio di Carlo, e di Maurizio Piccirilli, autore delle foto del ritrovamento del corpo di Aldo Moro in via Caetani. Con i tre importanti fotografi ha collaborato Giovanni Currado, giornalista e fotografo che ha coordinato la ricerca iconografica, il restauro delle immagini e raccolta di impressioni, commenti e contributi da parte di personaggi del mondo politico, culturale e giornalistico che completeranno il catalogo della mostra. Sarà possibile visitare la mostra da mercoledì 8 maggio a venerdì 31 maggio 2019, ad esclusione di sabato 19 maggio. Gli orari di apertura al pubblico sono dalle ore 10:00 alle ore 19:00. Per informazioni rivolgersi a eventi@unilink.it  
1085. Intelligenza artificiale e piattaforme: liberta’ di espressione e prospettive di Regolamentazione  
16 FEBBRAIO 2021 Martedì 16 febbraio 2021 dalle ore 15.00 alle ore 17.00 Diretta Streaming tramite il Canale Youtube dell’Ordine degli Avvocati di Roma Indirizzo di saluto Avv. Antonino Galletti Presidente del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Roma Introduce Avv. Giorgio Leccisi Segretario della Commissione di Diritto Amministrativo Relatori Dott. Mario Benedetto Giornalista, opinionista televisivo, docente di Teorie e tecniche della comunicazione integrata e dell’audiovisivo – Luiss Guido Carli Le piattaforme social e le frontiere della libertà di espressione Prof. Avv. Alberto Gambino Prorettore dell’Università Europea di Roma Le piattaforme social: profili giuridici a confronto per la libertà di espressione e i suoi limiti Prof. Avv. Stefano Crisci Professore di Market Regulation Università “La Sapienza” Quale Governo per lo sviluppo dell’intelligenza artificiale? Prof. Avv. Pierluigi Matera Ordinario di Diritto Privato Comparato – Link Campus University Le piattaforme social: nuova frontiera della libertà di espressione o limite alla stessa? Profili mediatici a confronto Prof. Avv. Francesco Di Ciommo Ordinario di Diritto Privato “Luiss Guido Carli” Libertà di espressione e di informazione: giornalismo, opinionismo e democratizzazione delle forme di esercizio dei diritti Giuseppe D’Antonio Imprenditore, fondatore di CircleMe, CEO di Exa Futures Le piattaforme social e la gestione del business: una prospettiva operativa Avv. Maria Vittoria La Rosa Componente della Commissione di Diritto Amministrativo – IT e IA dell’Ordine degli Avvocati di Roma La regolamentazione della piattaforma online: profili autorizzativi e regolamentari Cons. Stefano Toschei Consigliere di Stato Prospettive per nuovi poteri e regolamentazioni attuali e future, alla luce degli ultimi approdi giurisprudenziali Scarica la Locandina Ai partecipanti Iscritti presso l’Albo tenuto dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Roma, collegati tramite piattaforma Youtube ai sensi del Regolamento di Formazione a Distanza, saranno riconosciuti n. 3 crediti formativi ordinari. Si prega di prendere visione del Regolamento tecnico F.A.D. pubblicato sul Sito Istituzionale dell’Ordine. Ricordiamo che il link per partecipare all'evento sarà inviato tramite email e tramite pec esclusivamente a chi risulterà registrato all'evento. Posti disponibili 600. Per motivi organizzativi, le iscrizioni al convegno chiuderanno inderogabilmente alle ore 17:00 del giorno prima.  
1086. Dieci anni del centro di ricerca IDEMS. Verso l’Università dello Sport  
15 Febbraio 2021 Si è aperto il decimo anno di attività di IDEMS (Istituto di Diritto e Management dello Sport), il centro di formazione e ricerca dell’Università degli Studi Link Campus University. Il nuovo Consiglio di IDEMS, nominato dal Presidente Polidori su proposta del presidente Malagò, esprime l'eccellenza del mondo dello sport e dell'Università nel settore. Alla Presidenza viene confermato Mario Pescante che rappresenta da anni lo sport italiano nel mondo e che, tra i tantissimi risultati di una carriera ineguagliabile, ha anche dimostrato la forza della diplomazia dello sport, quale Vice presidente del CIO e primo rappresentante della Delegazione del CIO all'ONU. Da ultimo, suo il lavoro per la partecipazione delle due Coree sotto la stessa bandiera alle Olimpiadi. Alla direzione il prof. Pierluigi Matera, docente in Link Campus University e già commissario straordinario, componente del Consiglio Nazionale del CONI e vice procuratore generale del CONI. Il video del presidente del CONI ha aperto i lavori. Malagò ha sottolineato l’importanza del lavoro svolto da IDEMS nell’arco di questi dieci anni di attività, apprezzando “l’insegnamento e la didattica ma soprattutto la volontà di coinvolgere il più possibile ragazzi e ragazze nel mondo dello sport”. “Sport e studio costituiscono i due pilastri della nuova Link Campus University e per questo è importante per l’Ateneo la sottoscrizione della collaborazione con il CONI”, ha dichiarato il prof. Carlo Alberto Giusti, nuovo rettore dell’Università, durante l’incontro. “La Link Campus sarà certamente protagonista nei prossimi eventi sportivi”. Le novità per quest’anno sono ambiziose: i rapporti internazionali; un progetto di collaborazione con gli Stati Uniti e Lega Calcio Americana per la frequenza di corsi di laurea e laurea magistrale degli studenti atleti americani; le nuove frontiere dello sport con l’avvento degli eSport, un settore industriale in grande crescita. Brillano nel Consiglio le medaglie e i risultati di grandi atleti (e ora dirigenti di successo) come Diana Bianchedi (che dirige il corso di laurea triennale di Economia dello sport), Alessandra Sensini, vice presidente del CONI e Silvia Salis - quest'ultima laureata proprio in Link Campus. Oltre agli altri fondatori dell'IDEMS, Giunio De Sanctis, Gaetano Laguardia, Vincenzo Corso e Giorgio Sbarbaro, confermati altri presidenti e dirigenti sportivi quali Gianfranco Ravà, alla guida del corso di laurea magistrale in Sport business management, Stefano Feltrin nonché Riccardo Gabrielli, partner responsabile di Deloitte STS Roma. Si aggiungono poi presidenti del calibro di Gherardo Tecchi e Angelo Cito, oltre a Pierfilippo Capello, tra i professionisti più apprezzati del settore. “L’Università Link Campus University è una delle poche al mondo e l’unica in Italia a offrire una formazione universitaria di alto livello agli atleti. I dieci anni di IDEMS dimostrano il successo del progetto”, ha aggiunto il presidente Mario Pescante. Fa eco Silvia Salis, rappresentante degli atleti presso il CONI, campionessa del lancio del martello ed ex studentessa della Link Campus University: “gli atleti qui hanno un percorso universitario di livello tagliato su misura”.  IDEMS e l’Università Link Campus University propongono diversi percorsi formativi unici in Italia: Economia e politiche dello sport (laurea triennale); Sport business management (laurea magistrale); Giurisprudenza dello sport. Ormai storico è il Master MBA in Diritto e management dello sport, giunto alla decima edizione che unisce una formazione di diritto con quella economica. La nuova edizione del Master partirà a marzo con le lezioni dopo Pasqua. Laboratori, seminari, testimonianze di dirigenti e manager sportivi e lo studio di case studies arricchiscono i corsi di laurea, laurea magistrale e Master del mondo Sport. Nel corso dell’anno gli studenti migliori avranno l’opportunità di frequentare tirocini e stage presso le federazioni sportive. Il Rettore ha, infine, dedicato una riflessione speciale e particolare alle sfide del prossimo futuro, quale quella dei giochi olimpici di Milano-Cortina e ancor prima agli altri grandi eventi sportivi, quali la Ryder Cup 2023 o gli Europei di Atletica di Roma 2024. Sono sfide essenziali per il nostro Paese e per le future generazioni. Una scommessa in cui l'Università deve fare la propria parte e il proprio diretto investimento.  
1087. L’Osservatorio “Generazione Proteo” della Link Campus University ha presentato oggi il 9° Rapporto di ricerca sui giovani italiani  
Gli studenti italiani: “Basta Dad. Penalizza i più svantaggiati” L’Osservatorio “Generazione Proteo” della Link Campus University ha presentato oggi il 9° Rapporto di ricerca sui giovani italiani. Il Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi: “La Dad è stata un’alternativa all’assenza 03 Giugno 2021 Roma, 3 giugno 2021 – Fiduciosi nella scienza e favorevoli al vaccino anti-Covid di cui auspicano di poter beneficiare al più presto. Manifestano un sensibile calo della fiducia nei confronti dell’Unione Europea, della magistratura, dell’informazione e della politica, da cui non si sentono ascoltati. Non lamentano un peggioramento del rendimento scolastico a causa della Dad, ma provano nostalgia della “cara vecchia scuola”, convinti di essersi persi qualcosa di importante nel corso dell’ultimo anno, e ritengono che la Dad penalizzi determinate categorie di studenti. Costretti a rimodulare le proprie giornate, rimpiangono il tempo libero e riscoprono l’importanza della libertà. Reagiscono all’incertezza del presente rifugiandosi negli affetti e tra viaggi, stadi e concerti associano al calore di un abbraccio il ritorno alla normalità. Questo il ritratto della “generazione post-Covid” tracciato dal 9° Rapporto di ricerca dell’Osservatorio “Generazione Proteo” della Link Campus University, realizzato quest’anno in partnership con Grandi Scuole, e che ha intervistato circa 2mila studenti italiani, e che restituisce come sempre alle Istituzioni e al dibattito pubblico aspettative e paure, ambizioni e contraddizioni dei giovani italiani. I risultati sono stati presentati oggi alla Link Campus University alla presenza del Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi. “Dalla ricerca – ha spiegato Carlo Alberto Giusti, Rettore della Link Campus University - emerge una generazione di ragazzi profondamente lucidi, che hanno imparato a gestirsi adeguatamente anche con la didattica a distanza, ma che non vedono l’ora di riappropriarsi di una piena socialità e di quello scambio costante di visioni e di idee che solo la partecipazione fisica può garantire”. “La Dad - ha detto il Ministro Bianchi - non è stata un’alternativa alla presenza, ma una risposta all’assenza, a un abbandono che sarebbe stato ancora più drammatico per tutti coloro che già vivevano una situazione di difficoltà. Ci sono molti casi in cui partendo dalla Dad si sono sviluppati percorsi didattici fortemente innovativi. Gli studenti di oggi sono nati con un telefono e un computer. Compito della scuola oggi è anche insegnare loro la capacità critica per usare gli strumenti a disposizione”. «Il 9° Rapporto – secondo il sociologo Nicola Ferrigni, direttore dell’Osservatorio “Generazione Proteo” – ci consegna l’identikit della “generazione post-Covid”, che abbiamo definito come quella dei “giovani leopardi”, termine che evoca tanto il poeta quanto il felino. Da una parte infatti c’è il pessimismo che contraddistingue il poeta, dall’altra lo slancio felpato del predatore alla ri-conquista del proprio territorio. Il poeta e il felino, quindi, che vivono una costante tensione tra il subire e il reagire in tutti i diversi ambiti e contesti che definiscono una quotidianità infettata dalla pandemia. Ma con uno sguardo rivolto al futuro, e al recupero di una normalità che, come l’abbraccio che la identifica, non appartiene alla sfera dell’avere o del fare, quanto piuttosto a quella dell’essere». LA RICERCA Didattica a distanza. A un anno dalla sua introduzione, la Dad continua a non convincere appieno i giovani italiani: solo 1 su tre (30,5%) giudica infatti positivamente questa esperienza, laddove il 24,8% esprime un giudizio negativo e il 44,5% risponde “non saprei”. Tra le motivazioni addotte dagli intervistati, spicca la convinzione che online sia molto più facile distrarsi (67,4%), seguita dalla percezione di non sentirsi sufficientemente coinvolti (18,9%). Di qui dunque una serie di “consigli” per migliorare la Dad, in cima alla cui vetta svetta la necessità di adattare i programmi e le modalità didattiche all’online (33,6%) e di facilitare l’interazione tra studenti e professori (23,9%), ma senza dimenticare l’importanza di garantire un migliore accesso agli incentivi economici per l’acquisto dei device (16,9%). Infrastrutture, spazi e tecnologie. Un aspetto che, a detta degli studenti, ha infatti reso problematica la Dad risiede nella disponibilità di una connessione adeguata così come di device e spazi “personali” per seguire le lezioni. Da questo punto di vista, un intervistato su tre circa (33,1%) dichiara di non aver avuto, nel corso dell’ultimo anno, una connessione adeguata per la Dad. Il complessivo 30,1% dichiara invece di aver dovuto condividere i device per la Dad con fratelli/sorelle o con i genitori. Infine, 1 intervistato su 4 (25%) dichiara di non aver avuto a disposizione uno spazio tutto suo per poter svolgere la Dad. Gli svantaggi della Dad. Nel complesso, gli intervistati non lamentano un peggioramento del proprio rendimento scolastico durante l’ultimo anno trascorso in Dad (sebbene vi sia un significativo 23,8% i cui risultati, al contrario sono peggiorati). Negli intervistati vi è tuttavia la convinzione che la Dad penalizzi determinate categorie di studenti, in cima alla cui lista svettano quelli provenienti da famiglie economicamente svantaggiate (43,4%) e quelli con disabilità mentali e fisiche (33,6%). Ma, più di tutto, a lasciare l’amaro in bocca è la convinzione di essersi persi qualcosa di importante (44,9%). Scuola in presenza. Di qui dunque l’auspicio di poter tornare presto alla didattica tradizionale, che emerge in particolare dalle risposte di quel 43,4% di intervistati che, pur abituatisi alla Dad, preferirebbero comunque tornare in presenza. A mancare di più della didattica tradizionale è, in particolare, il rapporto diretto con i compagni di classe (45,1%) e con gli insegnanti (18,5%), prima ancora che la routine giornaliera strutturata (18,6%) o lo stare fisicamente a scuola (12,4%). Una scuola nei confronti della quale gli intervistati provano in maggioranza nostalgia (50,3%), ma senza trascurare il 22,7% che nutre invece indifferenza e il 18,1% che dichiara invece di provare paura. Relazioni. La pandemia ha senza dubbio sconvolto l’universo relazionale dei giovani, che infatti individuano proprio nello stare insieme liberamente con i propri amici/familiari (32,4%) e in particolare con i nonni (5,8%) ciò cui essi rinunciato più a malincuore. Ma la pandemia è stata anche un’occasione per ripensare taluni rapporti, che in alcuni casi sono usciti rafforzati da quest’ultimo anno: è il caso in particolare dei rapporti con i genitori, che per il 38,3% sono migliorati, complice soprattutto la maggiore quantità di tempo passata insieme (53,7%). Genitori che in molti casi hanno vissuto quest’ultimo anno in smart working, e che a causa di ciò gli intervistati hanno percepito tanto più indaffarati e distratti (30%) quanto più presenti con la famiglia (28,9%). Smart working. Lo smart working è un altro tema salito agli onori delle cronache nel corso dell’ultimo anno, ma che tende a non convincere i giovani italiani. 6 intervistati su 10 dichiarano infatti che sarebbero “per nulla” (25,9%) e “poco” (38,6%) contenti di lavorare in smart working, ma solo il complessivo 16,8% associa questa valutazione all’esperienza vissuta dai propri genitori. Tempo libero. La pandemia ha contribuito a mettere anche in discussione il concetto di “tempo libero”: il 22,8% ritiene infatti che esso non esista più, mentre il 26% che dichiara di non saper rispondere a questa domanda. Più in generale, a essere cambiata è – a monte – la percezione stessa del tempo, tra giornate che non passano mai (15,5%) e giornate che scorrono via troppo velocemente (21,5%), in entrambi i casi con la consapevolezza di non aver fatto nulla di costruttivo (26,4%). Un tempo di cui in giovani dichiarano invece di aver riscoperto l’importanza, sia esso il tempo per se stessi (16,6%) o per la propria famiglia (15,1%), così come oggetto di riscoperta è stata la libertà (32,8%). Consumi. E che dire delle tante App che, nell’ultimo anno, hanno popolato i nostri smartphone? Al di là di Amazon e Netflix, ormai parti integranti del nostro DNA (e dunque servizi che rispettivamente il 91,7% e il 90,4% continueranno ad utilizzare), diverse sono le sorti di altre App, quali per esempio i servizi di delivery (dove si registra un significativo 40,6% dei giovani che sostiene di non voler più usufruire di tali servizi a domicilio dopo la pandemia) o le App di sport/fitness (57%). Sport. Nella rosa delle attività quotidiane che più sono mancate ai giovani nel corso dell’ultimo anno, lo sport svetta in cima alla lista. E se nel complesso 3 intervistati su 4 dichiarano di aver trovato delle alternative (il 34,3% organizzandosi in casa con il supporto di app/tutorial, il 27% rimodellando l’attività sportiva all’aria aperta), spicca il 27,7% che dichiara di non aver più praticato alcuno sport. A mancare dello sport, in particolare, è sì il benessere che esso faceva provare (38,4%), ma anche gli spazi e l’ambiente (31,9%) così come le persone (25,9%) con cui esso veniva praticato. Vaccini. Si tratta tuttavia di rinunce che i giovani giustificano nell’ottica di recuperare quella sicurezza che il complessivo 44,6% dichiara di aver smarrito, e il cui recupero passa in primis attraverso la vaccinazione di tutta la popolazione (42,1%) e l’allentamento delle misure e un relativo ritorno alla normalità (30%). In tema di vaccinazioni, in particolare, gli intervistati non mostrano esitazione, dichiarandosi assolutamente favorevoli al vaccino anti-Covid (84,6%), di cui auspicano di poterne beneficiare essi stessi al più presto (79,4%), e questo principalmente per uno slancio altruistico verso la sfera dei propri affetti (per il 46,4% il vaccino rappresenta infatti una forma di tutela nei confronti dei propri genitori/nonni). Fiducia nella scienza. L’adesione piena al vaccino come principale antidoto alla pandemia trova conferma anche nella fiducia che gli intervistati dichiarano di nutrire nei confronti della scienza (il 44,1% dichiara che la fiducia è aumentata), considerata quel qualcosa grazie al quale il mondo evolve (56,4%). Una fiducia che si estende anche ai dati scientifici (56,7%), ma non agli scienziati, di cui i giovani lamentano in particolare il loro essere troppo “presenzialisti” in tv (13,9%) e altrettanto troppo in combutta con la classe politica (20,2%). Politica e Istituzioni. All’incremento della fiducia nei confronti della scienza fa infatti da contraltare un sensibile peggioramento della fiducia dei giovani nei confronti della magistratura (59,6%) e dell’Unione europea (47,1%), ma soprattutto della politica (74,6%). Una politica nei confronti della quale i giovani si dichiarano per nulla (21,5%) e poco interessanti (42,4%) – a fronte di un complessivo 33,6% di interessati, in sensibile calo rispetto al complessivo 42,1% di un anno fa – e questo anche perché vi è la convinzione di una politica per nulla (41,1%) o poco (47,2%) disposta ad ascoltare le giovani generazioni. Infodemia. Consapevoli della straordinarietà del momento storico che stiamo vivendo – e conseguentemente dell’importanza di informarsi quotidianamente (28,9%) e di approfondire (30,2%) – i giovani ritengono tuttavia che vi sia stato un eccesso di informazione sulla pandemia (per il 32,5% se n’è parlato troppo e in maniera esagerata) nonché un inutile allarmismo (41,2%). Non positiva nel breve periodo, l’infodemia diventa un disincentivo all’informarsi in una prospettiva di lungo periodo, stante il complessivo 58,6% di intervistati che ammette di aver avuto più volte voglia, nel corso dell’ultimo anno, di smettere di seguire le notizie sulla pandemia. Futuro. Questa generazione – che definisce se stessa soprattutto con aggettivi negativi quali insicura (87%), demotivata (76,4%), impreparata (64,8%), sospesa (63,2%), individualista (64,5%) e solitaria (53,7%) – guarda tuttavia con fiducia al futuro: rispetto al 2019, cresce infatti al 36,5% (rispetto al 29,7% registrato dal 7° Rapporto di ricerca) la percentuale di coloro che, avendone la possibilità, vorrebbero andare nel futuro. In particolare, a dare speranza ai giovani – prima ancora del progresso tecnologico (23,2%) o dell’aver dimostrato di saper affrontare i problemi (13,8%) – è soprattutto la famiglia (32%). Una famiglia che i giovani sperano presto di poter tornare ad abbracciare, individuando proprio nel contatto fisico, e nello specifico nell’abbracciarsi, l’immagine che meglio identifica cosa è per loro la “normalità” (47%). Visualizza Foto  
1088. I giovani ricercatori aspettano il tuo 5x1000  
Destinare il 5 per mille alla Link Campus University è un modo concreto e diretto per sostenere i giovani ricercatori e riaffermare con convinzione il valore della ricerca universitaria, un bene che abbiamo il dovere di proteggere, potenziare, far crescere, investendo in qualità per garantire un futuro alle nuove generazioni e per assicurare al nostro Paese professionisti preparati. Esprimere il tuo sostegno alla nostra ricerca universitaria è facile: apponi la tua firma nel riquadro della dichiarazione dei redditi alla voce "Finanziamento della ricerca scientifica e della università", sia che si tratti del Modello 730/2022, del Modello Redditi Persone fisiche 2022 oppure del Modello Certificazione Unica (ex CUD) 2022; trascrivi il codice fiscale della Link Campus University: 11933781004. Questa scelta non comporta alcuna spesa per te, essendo una quota d’imposta a cui lo Stato rinuncia: senza alcuna scelta da parte tua, il 5 per mille resterà allo Stato. Anche coloro che sono esonerati dall'obbligo di presentazione della dichiarazione possono comunque effettuare la scelta, utilizzando la scheda allegata alla CU. Ti ricordiamo infine che la destinazione del 5 per mille è in aggiunta e non in alternativa alla donazione dell’8 per mille, che può essere liberamente riservato ad altre realtà, per fini differenti.  
1089. Economia creativa e beni culturali  
08 Giugno 2021 Possibilità di formazione su economia creativa e beni culturali per docenti e studenti A partire da questa settimana, nell'ambito del programma Erasmus +, sarà possibile partecipare ad alcuni corsi online per ampliare le proprie competenze nell’ambito dell’economia creativa (orange economy) nel settore dei beni culturali. I corsi, liberamente accessibili da studenti, docenti, imprese e liberi professionisti, sono stati sviluppati nell’ambito del progetto O-City, finanziato dall’Unione Europea. Le quattro aree principali in cui è possibile sviluppare nuove competenze sono: Beni culturali e proprietà intellettuale Tecniche per la realizzazione di prodotti creativi Business Soft skills Il progetto O-City, per esteso Orange City, è un progetto Erasmus+ 2019-2021 (key action 2) che coinvolge 13 partner da tutto il mondo, inclusa la Link Campus University. Il suo obiettivo è scoprire e promuovere il patrimonio naturale e culturale, stimolando la creazione di prodotti creativi che generino valore e conoscenza per dare impulso all’orange economy e aumentare così il benessere delle città. Per raggiungere il suo scopo, il progetto O-City ha ideato un percorso per formare all’imprenditorialità e all’utilizzo di tecnologie creative che si fonda sulla diffusione di metodologie innovative di insegnamento, in particolare nelle Università. In questo modo, il progetto unisce formazione delle competenze e realizzazione di prodotti creativi che promuovano il patrimonio naturale e culturale delle città. I corsi (in lingua inglese) tra cui è possibile scegliere sulla piattaforma di apprendimento dedicata sono: MODULO I - CULTURAL & IP Course I.1 Cultural Heritage (attivo a breve) Course I.2 Intellectual Property (attivo a breve) MODULO II - TECHNICAL Course II.1 Photo-Video Concept Course II.2 Video Course II.3 Animation (attivo a breve) Course II.4 Comic (attivo a breve) Course II.5 Podcast (attivo a breve) Course II.6 Infographic MODULO III - BUSINESS Course III.1 Business Model (attivo a breve) Course III.2 Digital Marketing (attivo a breve) Course III.3 Branding Course III.4 Entrepreneurial Finance (attivo a breve) Course III.5 Testing business ideas (attivo a breve) Course III.6 Business Pitch MODULO IV - SOFT SKILLS Course IV.1 Interpersonal Skills Course IV.2 Creativity (attivo a breve) Course IV.3 Critical Thinking (attivo a breve) Per chi si iscriverà e porterà a termine uno o più corsi, c’è la possibilità di vedere riconosciuto il percorso formativo. Coloro che fossero interessati a prendere parte alla formazione o ad avere maggiori informazioni sui corsi in partenza e le modalità di svolgimento e riconoscimento possono inviare una email all'indirizzo v.volpi@unilink.it  
1090. LABOURTECH 2021 - Industry 4.0 technologies and its impact on the labour market  
3 FEBBRAIO 2021 The online Conference LabourTech 20201 takes place on the 10th of February from 10am to 1:30pm (Central European Time).   Several experts with different backgrounds from all over Europe will gather virtually and attendees will have the chance to ask them questions. On February 10, 2021, the European Union’s funded HubIT project will organise its Final e-Conference LABOURTECH 2021 - Industry 4.0 technologies and its impact on the labour market in collaboration with P.PORTO. The objective of this event is to discuss and understand the consequences of future technologies in our labour market, with special attention to the role of responsible innovation and the perspectives from organisations, employees and the society. Technological advances can bring many benefits for our society with significant impact in the way we communicate, work and live. These advances had led us to the fourth industrial revolution or Industry 4.0, where technologies, such as large-scale machine-to-machine communication (M2M), the internet of things (IoT), artificial intelligence (AI) and automation have disrupted the labour market, making us more efficient, more productive and more cost-efficient. But, would these advances make us more dispensable? Would they increase the control over employees’ performance? How will they affect the decision-making process of an organisation? In LABOURTECH 2021, a look is given into the positive and negative impacts of future technologies in the labour market, and the role of responsible innovation in the Industry 4.0. comprising HubIT’s know-how and results acquired by the project during the last 30 months. For this purpose and in order to ensure a fruitful and insightful discussion, the conference brings together renowned speakers with different expertise. Some sounding names are Dr. Árpád Ráb - a futurist and cultural anthropologist from Corvinus University (Hungary), Mr. Rui Tocha - the General Director of CENTIMFE (Portugal) -, Marco Wedel – Political Scientist from TU Berlin (Germany) – and Ms. Marta Arniani – founder of Futurible and expert on technology impact (France). Any person can participate with an online registration (free of charge). Participants will have the chance to make questions during the session and even to network online with other attendees. To register to the free virtual conference, you just need to apply on the event page of the HubIT website available here (http://bit.ly/LabourTech). Download Agenda  
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