26 GENNAIO 2018
di Gabriele Natalizia - tratto da https://www.geopolitica.info/
Il documento, infatti, si apre con una rappresentazione originale del modo di intendere il ruolo internazionale, i modelli e i valori degli Stati Uniti. Se l’utilizzo dei concetti di “egemonia”, “primato” e “unipolarismo” era stato generalmente evitato dopo la fine della Guerra fredda, per non associare l’immagine del Paese a quello delle grandi potenze del passato e favorirne la percezione come di una potenza “nuova” (il cosiddetto “egemone benigno”), la NSS pubblicata lo scorso 18 dicembre non esita a ricorrere al concetto di “superpotenza solitaria”. Un secondo elemento di discontinuità, soprattutto nei confronti delle Amministrazioni Clinton e Bush, è la rinuncia di fatto alla realizzazione del progetto wilsoniano di modificare il mondo a immagine e somiglianza degli Stati Uniti. A più riprese, infatti, la NSS-17 ribadisce come non sia possibile imporre la way of life americana agli altri Stati e che la sua rappresentazione come momento culminante e inevitabile del progresso umano sia fallace. In questa prospettiva, piuttosto, gli Stati Uniti devono guidare il mondo ponendosi come esempio per gli altri. Sempre in contrasto con l’approccio wilsoniano, infine, il documento indica nel “principled realism” la chiave di lettura teorica delle dinamiche politiche internazionali, affermando di rifiutare qualsiasi rappresentazione influenzata da un’impostazione ideologica.
Il “principled realism” dell’Amministrazione Trump si fonda su tre convinzioni. La prima – legata al sostantivo “realism” – è lo Stato-centrismo: secondo la NSS-17 la pace e la sicurezza sono fondate sull’esistenza di Stati forti e sovrani, che rispettano i diritti dei loro cittadini nella sfera domestica e sono disponibili alla cooperazione in quella internazionale. La seconda – che spiega sempre il sostantivo “realism” – è l’interpretazione ciclica della storia, che si oppone alla teoria della pace democratica che aveva influenzato le precedenti presidenze: nessuna epoca è eccezionale rispetto alle altre e l’idea di evoluzione è chimerica, in quanto la lotta per il potere è una caratteristica ineliminabile dell’ambiente internazionale e grava costantemente sui rapporti tra gli Stati. L’unico elemento di novità del tempo presente va ricercato nel fatto che le sfide non avvengono più prevalentemente nella dimensione militare, ma si realizzano su una molteplicità di arene le cui dinamiche sono accelerate dal progresso tecnologico. La terza, invece, interviene a declinare l’aggettivo “principled”: l’azione del governo americano è fondata sulla certezza che l’avanzamento dei principi etici e politici degli Stati Uniti sia funzionale alla diffusione della pace e del benessere nel mondo.
La NSS-17, comunque, lascia spazio anche a qualche evasione dallo steccato del realismo. Da un lato fa una concessione alla scuola liberale, sostenendo che la sfida attuale prende forma tra i sostenitori dei sistemi politici repressivi e quelli delle società libere (sebbene ciò entri in contraddizione con il recente riavvicinamento con l’Arabia Saudita). Dall’altro ammicca all’approccio regionalista, parlando di “long term challenges” che attraversano le dimensioni politica, militare ed economica ma che restano circoscritte su scala regionale.
L’immagine realista torna comunque subito a prevalere quando il documento affronta le minacce all’ordine unipolare. Al suo interno, infatti, si nota rispetto al passato un’inversione della scala di priorità attribuita alle minacce all’ordine unipolare. La NSS-17, infatti, non esita ad ammettere che gli sfidanti degli Stati Uniti non sono solo attori medi e piccoli o a soggetti non statuali, ma anche alcune grandi potenze. Distingue, infatti, tre tipi di avversari: 1) la Russia e la Cina, che hanno assunto una postura revisionista nei confronti dell’ordine internazionale e si trovano in conflitto con il potere, l’influenza e gli interessi americani; 2) l’Iran e la Corea del Nord, definiti come in passato “Stati canaglia”, che agiscono come fattori di destabilizzazione per il Medio Oriente e l’area dell’Indo-Pacifico; 3) le reti jihadiste (ISIS e al Qaeda) e le organizzazioni transnazionali criminali, che danneggiano attivamente gli Stati Uniti.
Dall’ordine di presentazione degli sfidanti seguito nel documento, si intuisce immediatamente la gerarchia delle minacce percepite dall’America di Trump. E lo spazio successivamente dedicato a Russia e Cina interviene a scansare ogni possibile fraintendimento. Forse anche come conseguenza del “Russiagate” i toni su Mosca sembrano sin troppo enfatici. La NSS-17, infatti, attribuisce a Mosca il ruolo di principale minaccia militare alla sicurezza di Washington nel breve termine. L’ex nemico della Guerra fredda è presentato come un attore spasmodicamente alla ricerca del ripristino del suo status di grande potenza, da cui derivano tre politiche principali: 1) la definizione di una sfera d’influenza invalicabile nello Spazio post-sovietico, come dimostrato dal mancato riconoscimento di fatto della sovranità di Ucraina e Georgia; 2) il ricorso a pratiche sovversive per indebolire la credibilità dell’impegno americano nel mondo, minare l’unità euro-atlantica e indebolire i governi e le istituzioni del continente europeo; 3) la proiezione d’influenza in Europa e in Asia centrale attraverso la leva dell’energia e del controllo delle infrastrutture strategiche.
Pechino, dal canto suo, è considerata attualmente la maggiore antagonista degli Stati Uniti nella dimensione economica ed è rappresentata come la più importante minaccia militare nel medio-lungo termine. Il suo obiettivo attuale, tuttavia, resta quello di ottenere un riordino nella gerarchia del potere e del prestigio nell’area dell’Indo-Pacifico, per rimpiazzare Washington nel ruolo di sua potenza guida. Tre politiche sono particolarmente funzionali al conseguimento di tale scopo: 1) l’espansione del raggio d’azione del suo modello economico “State-driven”; 2) la modernizzazione ottenuta grazie all’accesso alle innovazioni apportate dagli Stati Uniti; 3) lo sviluppo di quello che diventerà l’esercito più potente e meglio finanziato al mondo dopo quello americano, integrato da un arsenale nucleare sempre più ampio e diversificato.
Secondo la NSS-17, inoltre, Russia e Cina sono accomunate da alcuni elementi. In primis, l’incremento delle loro capacità militari è finalizzato a impedire l’accesso degli Stati Uniti in tempo di crisi nelle aree cruciali per i loro interessi strategici. In secondo luogo, le due potenze cercano di sfruttare la visione binaria dei rapporti internazionali degli Stati Uniti – che si sentono alternativamente “in pace” o “in guerra” con gli altri Paesi – realizzando una competizione su vasta scala attraverso metodi innovativi che non implicano direttamente il ricorso alla violenza. Infine, entrambe indirizzano i loro investimenti per ottenere vantaggi competitivi sull’America e sfruttano la posizione ottenuta all’interno di quelle istituzioni internazionali il cui sviluppo è dipeso dall’impegno politico ed economico di Washington proprio per indebolire quest’ultima.
L’Amministrazione Trump passa poi a delineare le politiche che attuerà per fronteggiare la sfida di queste due potenze nel prossimo futuro, ribadendo, anzitutto, l’impegno per garantire un elemento cruciale per la sicurezza nazionale americana: la libera navigazione dei mari. Nel documento, inoltre, esprime la necessità di riaffermare il gap di potere che divide la superpotenza dal resto del mondo, ricorrendo anche agli strumenti militari quando necessario. Dalla percezione di una maggiore forza degli Stati Uniti, infatti, il governo fa dipendere la vitalità delle loro alleanze e la rinuncia dei Paesi revisionisti a ingaggiare la sfida. La concretezza di uno scenario di guerra definito da un rapporto di forze impari, d’altronde, li distoglierebbe dai loro intenti. Secondo l’Amministrazione Trump, tuttavia, l’America ha bisogno anche del sostegno dei suoi alleati del “mondo libero” e, quindi, richiede a questi ultimi l’assunzione di maggiori responsabilità, attraverso l’acquisizione di capacità operative e l’ampliamento delle forze armate. Nei confronti degli altri Stati, invece, Washington si dichiara disponibile a fornire collaborazione e sostegno economico solo agli aspiranti partner che dimostreranno un reale allineamento internazionale con i suoi interessi. Infine, Washington teorizza una politica che sta già mettendo in atto nei confronti delle Nazioni Unite: darà priorità – in termini di impegno diplomatico ed economico – solo a quelle organizzazioni internazionali che agiscono in maniera compatibile agli interessi degli Stati Uniti. Nella NSS-17, infatti, è scritto a chiare lettere che l’impegno sproporzionato che viene richiesto a Washington rispetto agli altri Paesi membri in futuro dovrà trovare necessariamente un corrispettivo nel grado di influenza che gli Stati Uniti vi potranno esercitare.
26 GENNAIO 2018
E' partito da Venezia l'impegno di Link Campus University sul grande progetto cinese della Nuova Via della Seta. Il Prof. Vincenzo Scotti, Presidente di Link Campus University, è intervenuto - sabato 20 gennaio - al seminario internazionale dal titolo "THE EUSAIR MACROREGIONAL STRATEGY FOR TOURISM AND TRANSPORT: THE MARITIME WESTERN SILK ROAD OPPORTUNITIES" organizzato da EUSAIR - EU Strategy for the Adriatic and Ionian Region.
In tale occasione, conclusa dal Ministro Claudio De Vincenti, il Prof. Scotti ha richiamato alcuni punti preliminari e necessari per maturare un approccio politico e globale alla Nuova Via della Seta, da intendersi come progetto strategico. Dentro tale progetto, infatti, vi è tutto l'interesse cinese a guardare al mondo; sbaglieremmo se riducessimo il progetto a qualcuno dei suoi aspetti. Certo, in questo vi è tutta la difficoltà a tenere insieme ambiti e visioni diverse, attività che hanno tempi di elaborazione e di maturazione differenti. Ciò che è importante, ha sottolineato il Prof. Scotti, è legare le ragioni storiche con quelle strategiche, di sguardo al futuro; per fare questo è fondamentale una stretta collaborazione inter-universitaria (Cà Foscari e L'ink Campus, ciascuna con le proprie caratteristiche, sono coinvolte) e una grande alleanza tra tutti i soggetti, istituzionali e non.
Il primo passo è cercare di conoscere la Cina in profondità. Link Campus, con Scrinium e la Biblioteca Nazionale Marciana, condivide una grande iniziativa culturale; la prima edizione critica del testamento di Marco Polo del 1323; egli, insieme a figure come Matteo Ricci (e altri grandi gesuiti come Martino Martini), ci ha lasciato tracce straordinarie che - con l'utilizzo di tecnologie di avanguardia nel campo del recupero e della valorizzazione del patrimonio culturale - abbiamo la responsabilità di tramandare alle future generazioni.
Nel contesto del seminario è stata presentata in anteprima un’installazione interattiva curata dai ricercatori del Dasic, Dipartimento di ricerca di innovazione sociale e nuove tecnologie digitali della Link Campus University. L’installazione, attraverso l’utilizzo di tecnologie interattive e prendendo spunto da alcuni oggetti presenti nel Testamento, ha l’obiettivo di far scoprire, al visitatore, Marco Polo e i suoi viaggi attraverso una esperienza interattiva e immersiva.
Il testamento di Marco Polo, infatti, è un documento prezioso, non solo perché l’unico oggetto rimasto a testimoniare l’esistenza del Grande Veneziano, ma anche perché permette di scoprire particolari inediti della sua vita e dei suoi viaggi. Tra i vari lasciti testamentari figurano dei beni lasciati alle tre figlie Fantina, Belella e Moreta ed è proprio sulla natura e sulla provenienza di questi beni che si è concentrato il lavoro degli storici per ricostruire i legami geografici e culturali con i viaggi compiuti da Marco Polo in Oriente.
L’installazione, partendo da tre tessuti, permette al visitatore di immergersi nel racconto delle vicende che hanno condotto questi meravigliosi oggetti dal lontano Oriente fino a Venezia, alla casa di Marco Polo, mostrando connessioni non solo tra luoghi lontani ma anche tra passato e presente.
Il seminario ha toccato i temi del turismo e del rafforzamento e integrazione delle attività logistiche, in particolare portuali, per riuscire a rispondere a quella che è stata giustamente definita, in positivo, la "sfida cinese". Nel mondo che cambia, infatti, la Cina rappresenta un player fondamentale, un attore centrale a tutti gli effetti; quel Paese-continente, e la sua classe dirigente, integra una cultura millenaria e una grande capacità di visione. A che punto è l'Europa ? Questa è la domanda rimasta sullo sfondo di molti degli interventi.
26 GENNAIO 2018
Gli studenti del Corso di Comunicazione digitale sono stati ospiti di importanti e irriverenti trasmissioni radiofoniche della Rai: Non è un Paese per giovani condotto da Giovanni Veronesi e Massimo Cervelli; Un giorno da pecora con Giorgio Lauro e Geppi Cucciari; il Ruggito del Coniglio di Marco Presta e Antonello Dose e Social Club condotto da Luca Barbarossa e Andrea Perroni.
Il prof. Roberto Sergio, Direttore Radio Rai e docente della cattedra di Info & Art-tainment & Digital Storytelling, ha pensato a queste due esperienze sul campo per le attività laboratoriali. Filo conduttore è come l'ironia racconta l'attualità, tema quest'anno ricorrente nel Corso di laurea in Comunicazione digitale. Ricordiamo per esempio gli incontri con la redazione di Lercio e con Federico Palmaroli, autore di Le più belli frasi di Osho
29 GENNAIO 2018
MERCOLEDÌ 7 FEBBRAIO 2018, ore 17.30
Collegio Ghislieri - Piazza Ghislieri, 5 - Pavia Aula Goldoniana
Dalla grammatica alla metafora
In occasione dell’uscita del volume di MICHELE PRANDI Conceptual Conflicts in Metaphors and Figurative Language Routledge, New York – Londra 2017
Interverrano con l’autore: BICE MORTARA GARAVELLI, Università di Torino ENRIQUE BERNÁRDEZ, Università Complutense, Madrid STEFANO ARDUINI, Università Link Campus, Roma
Scarica la locandina
GIOVEDI' 8 FEBBRAIO 2018
Università di Genova - Via Balbi 2 - Genova Scuola di Scienze Umanistiche - Aula Magna
Dalla grammatica alla metafora
In occasione dell’uscita del volume di MICHELE PRANDI Conceptual Conflicts in Metaphors and Figurative Language Routledge, New York – Londra 2017
Interverrano con l’autore: VITTORIO COLETTI, Università di Genova ENRIQUE BERNÁRDEZ, Università Complutense, Madrid STEFANO ARDUINI, Università Link Campus, Roma MICHELA ROSSI, Università di Genova
Scarica la locandina
29 GENNAIO 2018
The engagement with cryptocurrency and its underlying record-keeping technology appears to be ever growing. Link Campus University couldn’t be left behind in this great global engagement. On Wednesday, Jan 24, LCU presented its own cryptocurrency LinkCoin and distributed it among its students and guests. In doing so, LCU joined a growing list of global higher education institutions which have embraced the digital currency.
LinkCoin was created in the Link Campus University Research Centre directed by Dr Carlo Maria Medaglia. As of today, anyone can use LinkCoin to purchase some gadgets for Android and iOS. In the future, the goal of the developers is to accept cryptocurrency for tuition and other fees in the university.
LCU first digital currency was presented at the conference Blockchain: The Past, Present and Future held in the Antica Biblioteca in the Maner of San Pio V. Cryptocurrency, blockchain technology, the tax treatment of Bitcoin, and much more were discussed at the session with the participation of Dr Vincenzo Vespri, University of Florence, Dr Piergiorgio Valente, Prof. of EU Fiscal Law and International Tax Law at LCU, Dr Carlo Maria Medaglia, Rector for Research at LCU, Dr Salvatore Rapuano, Prof. of Criminal Law at LCU, Dr Walter Matta, LCU.
View the newspaper's article
31 GENNAIO 2018
LCU to use regional funds to advance research and innovation
Research and innovation are central to the development and growth of any society and Link Campus University is strongly engaged in working across disciplines to contribute in addressing global challenges of XXI century.
We are proud to announce that LCU won funding from the three Italian Regions to advance research and inspire innovation in several sectors, including textile and fashion, innovative building systems, agriculture, ICT, and clinical support.
The research projects include 2 projects in Puglia (HINT, ChemTag), 2 in Lazio (ePOP-ZEB, Agri Drone) and 1 in Sardinia (PANGEA). Each project comprises the creation of a Research and Development unit and other facilities needed to support cutting-edge research.
Projects in detail
HINT is designed to satisfy needs for the creation of a clinical support network. It intends to set up a platform managing all cases which involve access to diagnostic images offering application of specific skills even not physically detectable on the production site of the images themselves.
ChemTag intends to develop a service tailored to the needs of companies working in the textile and clothing industries in the Puglia Region. This service consists of Cloud traceability of chemical analysis certified according to UNI EN, DIN, ISO, AATCC standards of raw materials, semi-finished and finished products in the textile field. The project aims to develop an innovative method of chemical traceability allowing added value to the textile logistics supply chain, expanding the boundaries compared to the traditional one.
ePOP-ZEB involves the construction of an innovative building system for assembling modular wooden buildings (ePOP House) integrated with a Smart platform optimising energy management and with a BIM (Building Information Modeling) system that shows a digital representation of physical and functional characteristics of the building components. The project can be divided into 3 primary subprojects aiming at studying and creating prototypes developed jointly between the companies and the research centres.
The AgroDroneVision project focuses on the creation and development of an Integrated and Intelligent System for innovative applications with a high level of knowledge in the Precision Agriculture sector. The Integrated System is made of 3 main subsystems: Drone system Monitoring System Sensor System
Through this innovative system, the project intends to develop and validate a non-destructive method of qualitative-quantitative evaluation of open field crops in real-time and acquisition of high-resolution images integrated with information collected from various sensors. Such techniques have never been used in this field until today, mainly because of high costs and intrinsic difficulties related to their use.
PANGEA project contributes to the Information and Communication Technology (ICT) sector creating an integrated system of knowledge and skills advancing innovation in the theme park sector.
The project assumes that the current operational configuration of theme parks addresses 4 fundamental elements:
The attractions in themselves conceived as self-sufficient islands with specific play and theme purposes; The backstage of monitoring and control The features of widespread setting and thematization, (mostly consisting of sound environments and multimedia shows at times and on fixed occasions, which provide the system with an experiential glue able to accentuate the immersion perceived by visitors and their identification in the supporting themes) The processes of virtual museum that intends to give a transmedia communication approach aimed at extending the experience even after the complete visit.
The project intends to work on all 4 elements, advancing innovation in the sector.
1 FEBBRAIO 2018
Giovedì 1 febbraio 2018, ore 11.00 Incontro “PYEONGCHANG 2018. LA DIPLOMAZIA SPORTIVA IN FAVORE DELLA PACE"
interviene prof. Mario Pescante Professore Straordinario Link Campus University Membro del Comitato Internazionale Olimpico Osservatore Permanente del CIO presso l'ONU
prof. Vincenzo Scotti Presidente dell'Università degli Studi Link Campus University
prof. Pierluigi Matera Presidente della Scuola di Ateneo per le attività undergraduate e graduate
Ambasciatore Massimo Gaiani
L'incontro “PYEONGCHANG 2018. LA DIPLOMAZIA SPORTIVA IN FAVORE DELLA PACE" è stata l'occasione per trattare il tema dello sport come strumento universale per promuovere la pace tra popoli. Il dibattito, infatti, ha posto l'accento sulle prossime Olimpiadi invernali Pyeongchang 2018, in cui la Corea del Sud e la Corea del Nord sfileranno sotto la stessa bandiera e con un'unica squadra mista di hockey femminile.
L'evento ha inaugurato l'insegnamento di Diplomazia sportiva, unicum nel panorama delle università italiane, che dal prossimo semestre sarà attivo all'interno del corso di laurea in Economia dello sport. Le lezioni saranno tenute dai proff. Mario Pescante e Pietro Mei.
2 FEBBRAIO 2018
Interviene Luigi Di Maio
Modera Piero Schiavazzi
Martedì 6 febbraio 2018 - ore 11.00 Via del Casale San Pio V, 44 Roma
L’appuntamento è il primo di una serie di confronti con i leader delle forze politiche,
invitati a presentare il loro programma di politica estera e a rispondere alle domande
degli studenti, italiani e stranieri, della Link Campus University
Il video integrale dell'intervento di Luigi Di Maio all'Università degli studi Link Campus University
LA RASSEGNA STAMPA
Euronews 06/02/2018 - Di Maio, via contingente da Afghanistan
Repubblica video 06/02/2018 - M5S, attacco hacker a piattaforma Rousseau. Di Maio vogliamo i mandanti politici
La nuova Venezia 06/02/2018 - Di Portogruaro l'hacker che ha beffato la piattaforma del M5s
Rainews 06/02/2018 - Di Maio a Ue: Italia non può essere un campo profughi. I Paesi dell'est accettino i ricollocamenti
Formiche.net 06/02/2018 - Luigi Di Maio presenta la sua politica estera alla Link Campus
Corriere della sera 07/02/2018 - Il leader: un «politico» per la Farnesina
Avvenire 07/02/2018 - Di Maio, svolta sempre più filo UE: è "casa naturale"
Il Fatto quotidiano 07/02/2018 - Di Maio: "Il nostro ministro degli esteri sarà un politico"
La Repubblica 07/02/2018 - Luigi Di Maio alla Link Campus University
La Stampa 07/02/2018 - Farnesina, la svolta moderata dei 5S che sognano la Belloni
10 Marzo 2020
I docenti dell'Università degli Studi Link Campus University si raccontano e spiegano l'offerta in Your Faculty e Scegli il futuro.
Your Faculty: i docenti si raccontano, non solo dal punto di vista strettamente accademico, ma raccontando anche delle loro qualità più personali. Cosa fanno durante il tempo libero? Quali sono i loro interessi e le loro passioni? Perchè hanno scelto di insegnare in Link Campus?
Scegli il futuro: i docenti della Link Campus University spiegano l'offerta formativa dei corsi di laurea dell’Ateneo, i laboratori presenti, le materie e le attività di studio.
Seguici sul nostro Canale YouTube e non perderti neanche una puntata!
YOUR FACULTY
La Prof.ssa Valentina Re - Coordinatore Corso di laurea in DAMS - Film and Theatre Making
Il Prof. Vittorio Viviani - Corso di laurea in DAMS - Film and Theatre Making
La Prof.ssa Anna Graziano - Coordinatore Corso di laurea in Economia Aziendali Internazionale
Il Prof. Massimiliano Dibitonto - Corso di laurea magistrale in Digital Innovation
Il Prof. Marco Accordi Rickars - Coordinatore Corso di laurea in Digital Innovation orientamento Gaming
La Prof.ssa Micaela Romanini - Corso di laurea Digital Innovation orientamento Gaming
Il Prof. Nicola Ferrigni - Corso di laurea in Studi Internazionali
Il Prof. Franco Frattini - Programme leader del Corso di laurea in Studi Internazionali
Il Prof. Romano Benini - Coordinatore Corso di laurea Magistrale Consulenza del lavoro e sistemi di workfare
SCEGLI IL TUO FUTURO
La Prof.ssa Micaela Romanini - Docente del Corso di Laurea in Innovative Technologies for Digital Communication
Il Prof. Marco Accordi Rickars - Docente del Corso di Laurea in Innovative Technlogies for Digital Communication
Il Prof. Andrea Leganza - Docente del Corso di laurea in Innovative Technologies for Digital Communication
La Prof.ssa Flavia Marzano - Docente del Corso di Laurea magistrale in Technologies, Codes and Communication
Il Prof. Marco Emanuele - Docente del Corso di laurea in Scienze della Politica e dei rapporti Internazionali
Il Prof. Manlio del Giudice -Docente del Corso di laurea in Economia Aziendale Internazionale
Il Prof. Maurizio Zandri -Coordinatore del Corso di laurea in Scienza della Politica e dei Rapporti Internazionali
Il Prof. Arturo Di Corinto - Docente del Corso di laurea in Innovative Technologies for digital communication
5 FEBBRAIO 2018
Uscito il libro dei prof. Nicola Ferrigni e Marica Spalletta dal titolo REDDITANZA. Il reddito di cittadinanza raccontato dai giornali e percepito dai cittadini. Il libro contiene i risultati della prima ricerca universitaria condotta in Italia che – attraverso l’analisi di due anni e mezzo di articoli giornalistici e una survey rivolta agli italiani – studia il tema del reddito di cittadinanza con l’obiettivo di comprendere le “relazioni pericolose” tra il giornalismo, la politica e i processi di formazione dell’opinione pubblica.
Il libro sarà presentato martedì 6 febbraio, alle ore 17:00, alla Camera dei Deputati. A discuterne con gli autori, saranno la senatrice Nunzia Catalfo (prima firmataria della proposta di legge per l’introduzione del reddito di cittadinanza in Italia) e i giornalisti Luca De Carolis (Il Fatto Quotidiano), Gavin Jones (Reuters), Manuela Perrone (Il Sole 24 Ore), Constanze Reuscher (Die Welt) e il Presidente di Basic Income Network Italia, Luca Santini. Il dibattito sarà moderato dal Alberto Di Majo, giornalista de Il Tempo e autore di Love Politik.
Interverrà Roberta Lombardi, Portavoce del Movimento 5 Stelle alla Camera dei Deputati e candidata alla Presidenza della Regione Lazio.
Per partecipare o per essere accreditati come stampa occorre inviare una mail all’indirizzo redditanza@gmail.com
Scarica la locandina