04 Aprile 2025

La partecipazione al Corso è gratuita
Presentazione del progetto
CITY OPEN MUSEUM – C.O.M. Il patrimonio culturale italiano come opera d’arte pubblica interattiva
Finanziato da NextGenerationEU – PNRR Ministero dell’Università e della Ricerca
CITY OPEN MUSEUM (C.O.M.) ridefinisce il concetto di museo trasformando il patrimonio storico-artistico italiano in un’esperienza aperta, interattiva e immersiva. Superando i percorsi tradizionali, il progetto crea una rete di fruizione culturale innovativa, accessibile e partecipativa. Attraverso arte, musica, design, performance e tecnologia, C.O.M. valorizza i beni culturali italiani con installazioni crossmediali e strumenti digitali. L’obiettivo è rendere il patrimonio un laboratorio di creatività condivisa, migliorando l’attrattività del territorio e favorendo nuove forme di coinvolgimento del pubblico. Il progetto è promosso da un ampio consorzio interdisciplinare, che coinvolge 12 Accademie di Belle Arti, 3 Conservatori di Musica, 1 ISIA (Istituto Superiore Industrie Artistiche) e 4 Università, con competenze che spaziano dalla ricerca scientifica sul patrimonio storico, architettonico, archeologico e artistico alla digitalizzazione dello spettacolo e alla riqualificazione degli spazi pubblici urbani e territoriali. C.O.M. integra e valorizza le sinergie tra le discipline d’arte e la ricerca tecnologica, coprendo i settori di arti visive, design e arti applicate, teatro e arti performative, cinema e audiovisivo, musica e nuove tecnologie. Un’esperienza che unisce innovazione e tradizione, dando vita a un museo diffuso, sensibile e inclusivo.
Presentazione workshop
Esplorazione del corpo-territorio attoriale
Nel film Due o tre cose che so di lei (1966) Jean-Luc Godard paragona il volto dell'attrice Marina Vlady a un paesaggio. Nel mondo cinematografico il corpo riflette i problemi e le emozioni che attraversano il personaggio, proprio come la terra è soggetta al cambiamento delle stagioni. Campo di battaglia, oggetto di desiderio, d'amore, di conquista, una terra attraversata da montagne, valli, grotte e geyser, una superficie-memoria che porta le cicatrici del tempo. Possiamo filmare un corpo allo stesso modo in cui filmiamo un paesaggio? Come può il corpo umano incarnare un territorio? L'idea del progetto è filmare i corpi di attori e attrici come fossero dei territori, e allo stesso tempo lasciare che i loro territori intimi affiorino in superficie: le emozioni, i pensieri, le intenzioni.
Obiettivo dei tre workshop è la realizzazione di un film documentario immersivo collettivo, con allestimento finale, sottoforma di installazione. Una selezione di partecipanti al workshop presenterà il documentario immersivo all’interno di un prestigioso festival dedicato alle arti performative e ai nuovi linguaggi visivi, in cui il cinema si intreccia con il teatro, la tecnologia e l’arte digitale. L’opera verrà allestita in spazi non convenzionali attraverso dispositivi di proiezione innovativi, offrendo al pubblico un’esperienza immersiva. La presentazione avverrà nel mese di ottobre in una città italiana, con i partecipanti del workshop a rappresentare l’Ateneo in un contesto di sperimentazione e contaminazione tra audiovisivo e performance dal vivo.
A chi si rivolge
Il laboratorio è aperto a tutto il corpo studentesco, in particolare dei corsi in DAMS - Produzione audiovisiva e teatrale, Tecnologie innovative per la comunicazione digitale e in Tecnologie e linguaggi della comunicazione (magistrale) di Ateneo e al corpo studentesco del partenariato COM.
Ammissione e selezione
Il numero di coloro ammessi è fissato in massimo 30 persone.
La domanda di ammissione al corso, con allegato il curriculum vitae, deve essere inviata entro il termine improrogabile del giorno 11/04/2025 a:
terzamissione@unilink.it
Apposita Commissione procederà a redigere la graduatoria delle persone ammissibili, sulla base del punteggio acquisito dai medesimi in esito a valutazione dei titoli presentati e di una prova consistente in un colloquio in cui accertare le competenze già in possesso del/lla candidato/a, la sua preparazione culturale specifica, le sue motivazioni, la sua disponibilità ad impegnarsi nella struttura particolare del Workshop.
La graduatoria degli/lle idonei/e alla selezione verrà stilata sulla base dei requisiti posseduti e dell’esito delle prove selettive.
Le selezioni si terranno il giorno 06/05/2025 alle ore 14.00 presso l'Aula 2 (Palazzina Romagnoli)
Le ore complessive del laboratorio, che ha inizio l'8 maggio e terminerà il 20 giugno, sono 55.
Per informazioni riguardanti l’attività del corso rivolgersi direttamente alla Responsabile scientifica del progetto:
Prof.ssa Desirée Sabatini
e-mail: d.sabatini@unilink.it
Calendario
Giovedì e Venerdì dalle 15.00 alle 18.00
Maggio: 8-9, 15-16, 22-23, 29-30
Giugno: 5-6, 12-13, 19-20
Programma
Il WORKSHOP è articolato nelle seguenti attività:
Creazione di un Documentario Immersivo e Videomapping a cura di Orianne Brun Moschetti
Gli studenti e le studentesse potranno acquisire competenze tecniche di video ripresa, montaggio, allestimento tecnico e regia e approfondire in chiave drammaturgica il legame tra corpo e territorio. Parallelamente agli approfondimenti sulla sperimentazione visiva delle riprese, il workshop procederà per interviste e dialoghi, in modo che possa emergere il rapporto intimo dell'attore e dell'attrice con il proprio corpo (aneddoti, difficoltà e trucchi per entrare nel personaggio, perdita di controllo, squilibrio, paura del palcoscenico con effetti sul corpo, la voce e la respirazione). Verranno filmate diverse fasi del lavoro: il risultato visivo di ogni visione, le testimonianze degli attori e delle attrici davanti alla telecamera e l'allestimento delle riprese in time-lapse fissi a campo largo. Composto da questi tre elementi, il lavoro filmico finale sarà proiettato su tre schermi separati che inquadreranno lo spettatore, con le voci interiori degli attori e delle attrici che fungeranno da filo rosso attraverso la narrazione.
Bio Dopo aver studiato Cinema a La Sorbonne di Parigi e conseguito un BTS in montaggio diventa montatrice e regista di film documentari. La sua ricerca si è concentrata sul cinema anticoloniale. Ha poi prodotto i primi saggi interrogandosi sul cinema stesso: le sue forme, il suo impatto, la sua rilevanza nel tempo e il ruolo del e della regista nella società. Da diversi anni lavora anche come formatrice e insegnante di linguaggio cinematografico e Montaggio.
Estetiche dell'immagine documentaria a cura di Stefano Ruggeri
Il workshop esplora le potenzialità espressive dell’immagine documentaria, approfondendo il rapporto tra estetica, linguaggio visivo e narrazione nel cinema del reale. Attraverso la visione e l’analisi di materiali audiovisivi, i partecipanti acquisiranno strumenti tecnici e critici per comprendere l’impatto delle scelte stilistiche nel racconto per immagini. Il percorso si concentra sulle tecniche di ripresa, composizione e montaggio, con particolare attenzione alla costruzione del senso nel documentario d’arte e alla sperimentazione visiva. L'obiettivo è affinare la sensibilità estetica e ampliare le possibilità espressive nel racconto del reale, in vista della realizzazione del documentario immersivo finale. I partecipanti saranno chiamati a riflettere sulle dinamiche percettive e sulle strategie narrative che contribuiscono a rendere l’esperienza visiva coinvolgente e multisensoriale.
Bio Dottore di Ricerca in Storia del Teatro e dello Spettacolo presso l’Università di Roma “La Sapienza”, autore di saggi e volumi di teoria del teatro e critico cinematografico e teatrale per diverse testate. Dal 2006, pur continuando il suo impegno nella ricerca e l’insegnamento presso accademie di arti performative e università, inizia la sua carriera in ambito cinematografico prima nel settore Casting, per poi passare a lavorare come Editor e Delegato di Produzione sul set di molteplici progetti cinematografici e televisivi.
Il movimento corporeo nello spazio dell'inquadratura a cura di Livia Porzio
Il workshop è finalizzato alla preparazione degli attori e delle attrici per la recitazione davanti alla macchina da presa nel contesto del documentario immersivo. Attraverso un training mirato, i partecipanti acquisiranno consapevolezza del proprio corpo nello spazio filmico, sviluppando una presenza scenica efficace per l’audiovisivo. L’approccio didattico integra esercizi di concentrazione, improvvisazione e relazione voce-movimento, permettendo agli attori di affinare la qualità dello sguardo e la gestione dell’energia scenica. Il percorso prevede inoltre un lavoro specifico sull’osservazione e sulla capacità di adattare il proprio linguaggio espressivo ai codici della performance cinematografica, con particolare attenzione alla costruzione di un’interazione autentica con l’ambiente e con la camera.
Bio Attrice, danzatrice, docente di Yoga e di Performance e Movimento Scenico. Laureata in Storia del Teatro alla Sapienza, ha studiato danza indiana Odissi in Italia e India, collaborando con la compagnia Milòn Mèla. Ha lavorato con Balletto Civile in Italia e all'estero. Dal 2013 insegna Yoga, Danza Indiana e Teatro Fisico a professionisti, attori e migranti, fondando DAB, un collettivo che porta il teatro fisico nei centri d’accoglienza per richiedenti asilo.