15 MARZO 2018
Annabella, in questi giorni sei sul set del film “Un nemico che ti vuole bene” del regista Denis Rabaglia, al fianco di grandi attori come Diego Abatantuono, Sandra Milo, Antonio Catania, Massimo Ghini, Roberto Ciufoli e Antonio Folletto. Come stai vivendo questa esperienza?
A dire il vero ho terminato di girare da qualche giorno, in questo meraviglioso viaggio tra la Puglia e la Svizzera, e sono ancora tutta scombussolata! Che dire… Sicuramente aver girato questo film è stata un’esperienza davvero meravigliosa. Mi ritengo un’attrice fortunata, in primis per aver avuto la possibilità di essere diretta da un grande regista come Denis Rabaglia, con il quale ho trovato subito molti punti di contatto e che è stato in grado di guidarmi in maniera ineccepibile alla scoperta del mio personaggio. In secondo luogo, per aver avuto la fortuna di recitare con grandissimi interpreti, ognuno dei quali mi ha insegnato qualcosa in questi giorni. Avere la possibilità di confrontarsi con un grande attore come Diego Abatantuono è stato davvero emozionante e mi ha permesso di apprendere molto. Lo stesso vale anche per gli altri elementi del cast, in particolare per Sandra Milo, con la quale si è subito instaurato un bellissimo rapporto professionale, ma soprattutto umano. Una bella scoperta è stato anche Antonio Folletto, coprotagonista del film, un attore davvero talentuoso e generoso, con il quale sono entrata subito in sintonia.
Ci racconti il tuo personaggio?
Il mio personaggio si chiama Ivana ed è la figlia di Pietro (interpretato da Massimo Ghini) e di Angela (Gisella Donadoni). Fa parte di una sorta di “famiglia allargata” dato che i suoi genitori hanno divorziato e sua madre si è risposata con Enzo (Diego Abatantuono), dal quale ha avuto Massimo, il suo fratellastro (Mirko Trovato). Ivana appartiene, quindi, ad una famiglia borghese che, forse per cercare di scacciare i sensi di colpa derivanti dal divorzio, la vizia, permettendole di fare un po’ tutto. Il suo sogno è quello di diventare una cantante lirica e, per questa ragione, martella padre e patrigno per ottenere in continuazione soldi per lezioni e provini. In poche parole è l’incarnazione della tipica ragazza borghese viziata, ma con un animo comunque sognatore e sensibile.
Come ti sei preparata ad interpretarlo?
Quando, durante il provino, il regista, Denis Rabaglia, mi ha raccontato il personaggio, l’ho amato immediatamente. L’ho trovato un personaggio divertente, ma al tempo stesso con un certo spessore. Ivana è nata in Puglia e, per questa ragione, abbiamo subito cercato di darle una connotazione linguistica di questo tipo. Dopodiché con il regista abbiamo cominciato a lavorare sui dettagli, su cosa spinge il personaggio ad agire, sulla sua maniera di pensare (che come vedrete nel film è abbastanza inusuale)…Un vero e proprio percorso, insomma, che ho compiuto passo passo con Denis, che si è rivelato un regista davvero scrupoloso, attento, ma anche una bellissima persona.
Quando potremo vederti nelle sale?
Eh… questa è una bella domanda… L’uscita del film è prevista per questo autunno, quindi c’è ancora un po’ da aspettare… Ma, per ingannare l’attesa, potete trovarmi al Teatro Roma dal 17 al 29 Aprile con “Quando eravamo repressi”, per la regia di Pino Quartullo, spettacolo che vi consiglio vivamente dato che è davvero molto divertente, oltre che una pietra miliare del Teatro italiano contemporaneo!
Annabella, tu ti sei laureata in DAMS e quest’anno ti sei iscritta al Master in FilmMaking della Link Campus University. Quanto è stata importante la formazione che hai ricevuto per affermarti nel mondo della recitazione e perchè un Master in FilmMaking? E' la regia la tua prossima ambizione?
Ricordo che quando ero piccola una mia professoressa mi chiese: “Cosa vuoi fare da grande?”. Io risposi: “L’attrice!” e questo scatenò l’ilarità della classe. Allora lei mi disse: “Sì, va bene… ma non hai un alternativa?” e io risposi: “Beh, sì… anche la scrittrice.” E da quel momento in poi l’ilarità della classe diventò abbastanza ingestibile. Io rimasi lì, in silenzio, senza capire perché stessero ridendo ma pensai, dentro di me, che non sarebbero stati loro a farmi cambiare idea.
Mi piace ricordare questo aneddoto perché secondo me sottolinea quanto sia importante nella vita tenere bene a mente i propri obbiettivi e non farsi scoraggiare dagli altri. Certo, è difficile e non c’è nessuna bacchetta magica che possa sistemare la situazione. Un po’ di fortuna sicuramente aiuta, ma la vera chiave è lo studio e la perseveranza e in questo la formazione che ho ricevuto alla Link è stata davvero determinante.
In questi anni ho lavorato, fortunatamente per me, sempre in maniera continuativa come attrice, ma ho affiancato a questa attività anche quella di autrice di opere teatrali e di cortometraggi e di regista teatrale. Per me questo Master, dunque, è un’opportunità per apprendere ulteriormente l’arte della sceneggiatura e, perché no, per provare a buttarmi anche nel mondo della regia cinematografica.
Ci racconti questo tuo ultimo anno e i momenti più belli ed emozionanti?
Questo è stato un anno pieno di soddisfazioni, recitative e non. Negli ultimi mesi, infatti, ho lavorato all’organizzazione di un Festival cinematografico che ha ospitato registi da tutto il mondo, passando, poi, per spettacoli teatrali, alcuni dei quali mi hanno visto in veste di interprete (come “Nymphomaniac” di Alex Cantarelli), altri in cui sono stara anche regista (questo è il caso della versione in lingua inglese di “A Midsummer Night’s Dream” di William Shakespeare da me diretta e interpretata al Teatro Ghione di Roma). Il momento più emozionante in assoluto, però, è stato quando la mia agente mi ha chiamata per dirmi che avevo vinto il provino per “Un nemico che ti vuole bene”. Ricordo che stavo facendo la spesa e ho cominciato ad urlare dalla gioia (le persone accanto a me mi guardavano come una povera pazza)! Non mi è sembrato vero fino al primo giorno di set, una gioia davvero immensa!
Teatro o cinema?
Tutti e due… o almeno spero! Amo sia il Teatro che il Cinema e spero davvero di avere in futuro la possibilità di “frequentarli” assiduamente entrambi!
E’ difficile per un giovane attore emergere? Quali sono gli ostacoli più grandi che hai incontrato nel tuo percorso?
Sì. Non voglio fare giri di parole. La verità è che è difficile, che spesso hai voglia di mollare tutto, di cercarti un lavoro stabile… questo nostro paese, seppure nella sua estrema bellezza, a volte sa essere poco meritocratico e ho visto molti attori della mia età, bravi, preparati e talentuosi, mollare, scoraggiati dal sistema teatrale e cinematografico italiano.
Ho incontrato tanti ostacoli, tante volte ho pensato anche io di lasciar perdere, di non essere abbastanza bella, abbastanza brava, abbastanza “disponibile”. Ma il fuoco che mi bruciava dentro ha avuto sempre la meglio. E questo grazie anche a chi mi ha sempre sostenuta: la mia famiglia, il mio compagno, ma anche la mia agente, che ha creduto sin dal primo momento in me. Insomma, la strada è lunga e piena di spine, ma se ci si arma di pazienza e, magari di una bella corazza, tutto è possibile. Quello che posso consigliare dal cuore a chi inizia ad approcciarsi a questo mondo matto e meraviglioso, è di non permettere a nessuno di distruggere il vostro sogno e di studiare e mettersi in discussione ogni giorno! Questo è un mestiere in cui non si è mai “arrivati” ed il bello sta proprio nel continuare ad imparare, giorno dopo giorno.
Annabella Calabrese è una giovane attrice, regista e autrice italiana. Nata a Bari, inizia dall'età di 14 anni a collaborare con il Teatro Abeliano. Sempre giovanissima si trasferisce a Roma per studiare recitazione. Qui si diploma all'Accademia D'arte Drammatica "Pietro Scharoff" e all'Accademia di recitazione bilingue "Link Academy", dove si perfeziona nella recitazione in lingua inglese e consegue, con il massimo dei voti, un Bachelor of art in performing arts. Negli anni successivi segue a Londra svariati corsi di perfezionamento sulla recitazione Shakespeariana, al centro della sua ricerca personale.
Al cinema è tra le protagoniste femminili di "Un nemico che ti vuole bene" di Denis Rabaglia, ma ha anche lavorato con Lamberto Bava nel film "Twins" e in "Go Home" di Luna Gualano. In televisione ha recitato nella fiction "Un'altra vita" per la regia di Cinzia Th Torrini, in "Provaci ancora Prof!" per la regia di Enrico Oldoini e Francesca Marra e ne "Il paradiso delle signore" per la regia di Monica Vullo. A Teatro ha lavorato, tra i tanti, con Pino Quartullo, Antonio Salines, Massimo Corvo, Roberto D'alessandro e Marco Falaguasta. Nel 2016 vince il Premio Vincenzo Crocitti come Migliore Attrice Emergente