20 AGOSTO 2018
Di Katarzyna Leszczynska, ricercatrice Dasic, Link Campus University
MAKER FAIRE
La nuova frontiera per i designer delle interfacce conversazionali è sviluppare un friendbot che possa sorprenderci con la sua personalità. Siete pronti a testarli? Sono passati, infatti, quasi settant’anni da “The Imitation Game“, i test di Alan Turing durante i quali le persone dovevano indovinare se stessero conversando con una macchina o con un essere umano. Oggi, il mondo dei chatbot è vasto e articolato. Abbiamo semplici bot che seguono un modello di domanda e risposta, e bot più complessi che utilizzano l’Intelligenza Artificiale e sono in grado di imparare.
Sul versante delle app, esistono i commerce bot, i customer service bot, i content bot, ma anche servizi creati per tenere compagnia durante la notte a chi soffre di insonnia oppure per ordinare le bevande durante una festa.
In un mondo in cui le persone sono sempre più abituate a ricevere feedback in tempo reale, 24 ore su 24 e 7 giorni su 7, i chatbot si pongono come miglior modo per connettersi ai propri clienti, tant’è che entro il 2020 l’80% delle aziende prevede di servirsene.