Ateneo

Quali universali? Come far esistere ciò "che ancora non c'è nel mondo"

17 ottobre 2024
Università degli Studi LINK | Aula 10
14:00

NE DISCUTONO
Monsignor Vincenzo Paglia
Pontificia Accademia per la Vita, Pontificio Istituto Giovanni Paolo II

Prof. Walter D. Mignolo
Duke University

MODERA
Prof. Tommaso Visone
Università degli Studi Link

La necessità di “soluzioni globali” per i problemi del nostro tempo ci pone la domanda relativa a dei criteri universali per selezionarle, sceglierle e condividerle. Proprio nell’universale, secondo un testo recente di Monsignor Vincenzo Paglia, risiede la ragione stessa dell’esistenza dell’Europa, un continente che deve liberarsi dalla prigionia dell’egocentrismo in cui è caduta e aprirsi a un dialogo con il Mediterraneo al fine di promuovere un nuovo “spirito generativo” che “faccia esistere ciò che ancora non c’è nel mondo”. Tale necessità di un rinnovato incontro creativo tra culture e prospettive differenti è condivisa anche dai sostenitori dell’opzione decoloniale, che tuttavia criticano la pretesa europea di avere un rapporto particolare con l’universalità e sostengono la “pluriversalità come opzione universale: il che significa che ciò che dovrebbe essere universale diviene di fatto pluriversale e non aspira a dare vita a un’unica totalità”. Il prof. Walter Mignolo – candidato al “Premio Princesa de Asturias” 2024 - in particolare è tornato di recente su questa questione nel suo volume Decolonialità. Concetti, analisi, prassi, a cura di Tommaso Visone, Castelvecchi, Roma, 2024. La collana “Ricostruzione” della casa editrice Eurilink University Press, il Centro studi Alizé e la cattedra di Storia del Pensiero Politico dell’Università degli Studi “Link” hanno quindi ritenuto utile organizzare un dibattito tra Monsignor Vincenzo Paglia e il Prof. Walter Mignolo al fine di mettere a confronto queste due prospettive, offrendo così al pubblico e agli stessi relatori la possibilità di approfondirne i punti di contatto e le differenze. Si tratta di un’opportunità unica per discutere, insieme a due autori di fama mondiale, riguardo a una questione decisiva del nostro tempo che affonda le sue radici in un lontano passato e che deve essere oggi ripensata in modo nuovo, pena la caduta in una tragica ed esiziale scissione tra i membri del genere umano di cui intravediamo solamente i primi frutti avvelenati.