Ateneo

L'intervista al prof. Umberto Saccone, neo direttore del Master in Intelligence and Security.

"Formare giovani all’altezza di migliorare il Paese"

2 Luglio 2020

da S News

 

Umberto Saccone è stato di recente nominato dal CdA dell’Università Link Campus di Roma, che ha sede nello storico e prestigioso Casale San Pio V, nuovo Direttore del Master di II livello in Intelligence e Security S News lo incontra.

Professor Saccone, indubbiamente un gradito riconoscimento essere stato nominato nuovo Direttore del Master di II livello in Intelligence e Security della Link Campus University, giunto quest’anno alla sua XIV edizione. Cosa rappresenta tale nomina per lei?
Rappresenta un vero e proprio cambio di paradigma e spero di essere in grado di trasferire agli studenti un sapere frutto di un’esperienza al servizio dello Stato e della principale multinazionale italiana, l’Eni. Entrambe, sono state negli anni, l’ispirazione per comprendere a fondo come il trasferimento di competenze e responsabilità tra pubblico e privato costituiscono di fatto la chiave per essere competitivi sui mercati e avere il sufficiente know how per persuadere, convincere, attrarre e cooptare tutte le risorse utili ed essere realmente sistema. Quindi il master come modello in grado di attrarre e proiettare verso traguardi sfidanti i giovani che cercheremo, con questi obiettivi, di formare. Giovani deputati ad elevarsi alle più alte cariche nelle Istituzioni e nelle aziende, perché dotati di tutte le competenze necessarie.

Considerata la sua grande esperienza sul campo ed il pragmatismo che la distingue, molti gli apporti che potrà portare al Master della Link University. Da dove intende partire?
Intendo partire dai bisogni. I bisogni degli studenti, delle imprese, della Pubblica Amministrazione e della stessa Università. Questi gli stakeholders di un progetto, dove tutti gli attori devono completarsi vicendevolmente. Dobbiamo mettere sul mercato gente competente che viene scelta in base alla professionalità acquisita. Le aziende in particolare non hanno ancora la piena consapevolezza di quanto sia necessario avere persone preparate e certificate per governare le rischiosità che sempre più impattano negativamente sul business. Secondo i dati Accredia in Italia, su oltre un milione di aziende, solo 41 risultano certificate ISO 22301 (Business Continuity). È per questo che lanceremo un Master in grado di certificare gli allievi in tutte le verticali che comporranno il corso di studi. Come forse tutti sanno stiamo parlando di un Master di secondo livello, ovvero di un ciclo di studi che mira a far acquisire una formazione adeguata per poter accedere speditivamente al mondo del lavoro. La caratteristica principale è il suo valore tecnico-professionale ottenuto grazie ad una formazione fatta da docenti con percorsi professionali di altissimo livello, che potranno analizzare con gli studenti le concrete situazioni della vita aziendale. Per tutte le persone provenienti dalla Pubblica Amministrazione l’opportunità di accrescere la propria competenza con un continuo confronto con il mondo imprenditoriale, in una visione olistica di partnership pubblico privato.

Tali ragionamenti ci conducono ad una riflessione sul ruolo dell'Intelligence e del Security Management in Italia. Quali, a suo avviso, i drivers che dovranno essere seguiti, nuove frontiere per chi intende svolgere questo tipo di professioni puntando all'eccellenza?
Il ruolo di questi due mondi andrebbe discusso approfonditamente in un confronto paritario, che stenta a decollare per le rispettive autoreferenzialità che andrebbero smontate, realizzando tavoli di concertazione che possano fissare linee guida comportamentali. Oggi il confronto è sbilanciato e nonostante le raccomandazioni delle Nazioni Unite, dell’OSCE e dalla stessa Europa, la partnership tra sfera pubblica e sfera privata stenta ancora a strutturarsi in maniera organica. Della necessità di approfondire il tema per individuare possibili percorsi e soluzioni normative abbiamo avuto autorevoli interventi come quello di Antonio Manganelli, già Capo della Polizia, che in un suo memorabile discorso sottolineò come “la strada da seguire e l’obiettivo verso cui andare” sia la “sicurezza partecipata”, che vede la collaborazione tra istituzioni pubbliche e private, che mettono insieme “saperi diversi” per raggiungere uno stesso obiettivo, quello di “contribuire alla sicurezza della collettività, e quindi alla sicurezza nazionale”. Ma Manganelli non è stato una voce fuori del coro. Lo stesso Massimo D’Alema, Presidente del Copasir nel corso della XVI Legislatura ha sottolineato nella Relazione Annuale che “È evidente, pertanto, l’esigenza di un costante dialogo tra il Sistema di informazione per la sicurezza e il mondo della sicurezza aziendale, anche in una logica di partecipazione e di divisione di compiti per gli obiettivi comuni o in funzione sussidiaria per determinate finalità specifiche. Perché ciò possa realizzarsi è indispensabile che la security aziendale sia dotata di adeguati requisiti di qualificazione ed affidabilità.”  È con questa visione Istituzionale che mi accingo a strutturare un percorso formativo che, coniugando i temi trattati, possa offrire tutte le chiavi interpretative per migliorare il nostro Paese con giovani all’altezza della mission che saranno chiamati a compiere.

Allargando lo sguardo al Sistema Italia, quali gli orientamenti che per primi dovrebbero essere intrapresi?
Ecco ha detto bene, Sistema Italia parola usata e riusata ma mai approfondita, ovvero non si sono mai messi in campo gli strumenti per rendere il sistema virtuoso. Adesso con questo Master vogliamo fare sistema, modulare le attività secondo le reali necessità dei clienti, con formule efficaci che possano portare un valore aggiunto a chi intende investire nella formazione, ossia investire in un’iniziativa formativa per la crescita delle proprie risorse, al fine di ottenere maggiori profitti incrementandone le competenze. Quindi non solo cultura, ma cultura con tutte le technicalities necessarie alla crescita professionale per fare di questo Master un brand appetibile con la propria identità, i propri valori e i propri tratti distintivi che ne fanno un’eccellenza.