Convegno
Rigenerazione e riuso degli immobili della difesa
I beni demaniali fra cultura, ricerca e innovazione per nuovi scenari di sviluppo
Il fenomeno della dismissione degli immobili di interesse storico, oltre a riguardare le ex aree produttive – cotonifici, saline, setifici, stabilimenti siderurgici e metallurgici, cantieri navali – ha coinvolto una pluralità di complessi edilizi divenuti nel corso del tempo obsoleti, sovradimensionati o inadeguati, come ad esempio le caserme, le fortificazioni, gli arsenali, i fari.
All’interno di questo vasto panorama, assumono un ruolo significativo nella scena urbana le aree cosiddette “speciali”, ovvero i siti militari, infrastrutturali, portuali, doganali non coinvolti nei processi di trasformazione delle città, ma rimasti isole scollegate dal tessuto circostante. Tali condizioni aprono una nuova e recente stagione di processi di dismissione legata all’alienazione e all’immissione sul mercato di beni immobili pubblici, in particolare di quelli facenti capo al Ministero della Difesa.
Dagli anni Ottanta in poi, i continui mutamenti degli scenari politici, soprattutto a livello internazionale, le nuove tecnologie applicate ai sistemi d’arma, che richiedono una migliore preparazione tecnico-scientifca, la cessazione dell’obbligatorietà della leva militare, in vista della creazione di forze armate professionali, hanno generato una nuova categoria di luoghi abbandonati, caratterizzati da architetture compatte e rilevanti per volumi, robustezza ed estensione, perimetrati da muri continui sormontati da filo spinato.
Oggi, quella delle strutture militari dismesse, rappresenta una nuova sfida per la rigenerazione delle città italiane grandi, medie e piccole, per la quale è nodale il confronto tra Amministrazioni comunali, Ministero della Difesa, Ministero per i Beni e le Attività Culturali e, last but not least, il Ministero per lo Sviluppo Economico e il Ministero dell’Economia e delle Finanze, visto che si tratta di valorizzare un patrimonio edilizio a favore della finanza pubblica, un tema per eccellenza che riguarda il futuro dell’urbanistica e della riqualificazione delle città.
PROGRAMMA
ore 9.00
– Accreditamento –
ore 9.30
– Saluti istituzionali –
Vincenzo Scotti
Presidente Link Campus University
ore 10.00 -10-45
– Apertura dei lavori –
COORDINAMENTO: Aldo Caterino
Conoscere per tutelare. Tutelare per rigenerare
Introduzione di Francesco Scoppola
Direzione Generale Educazione e Ricerca Ministero per i Beni e le Attività Culturali
Immobili della Difesa: la Task Force per la gestione delle dismissioni e la valorizzazione del patrimonio
Introduzione di Giancarlo Gambardella
Task Force per la valorizzazione e dismissione degli immobili non residenziali della Difesa. Ministero della Difesa
Il ruolo dell’architetto nei processi e nei progetti di rigenerazione urbana delle aree demaniali dismesse
Introduzione di Luca Ribichini
Ordine degli Architetti di Roma
10.45 – 13.00
– Esperienze –
Edilizia Militare dismessa: tipi, geografia e riuso
Edoardo Currà – La Sapienza Università di Roma
Il patrimonio immobiliare militare: il dual use quale strumento di rigenerazione
Luca Andreoli – Consigliere d’Amministrazione Difesa Servizi S.p.A.
Vigna di Valle: da base aviatoria a sede del Museo Storico dell’Aeronautica Militare
Adelio Roviti – Direttore Museo Storico dell’Aeronautica Militare
Buone pratiche per la riqualificazione e la razionalizzazione delle aree militari: il caso di Bolzano
Pasqualino Iannotti – Task Force per la valorizzazione e dismissione degli immobili non residenziali della Difesa. Ministero della Difesa
Rigenerazione e riuso del patrimonio immobiliare della Difesa: esperienze internazionali a confronto
Cristina Natoli – Soprintendenza ABAP Città Metropolitana di Torino
Metodi e strumenti per accelerare il riuso dei beni abbandonati
Roberto Tognetti, Giovanni Campagnoli – Riusiamo l’Italia
Gli immobili della difesa, da spazi chiusi a nuove opportunità per il tessuto urbano. L’esperienza di Roma
Maurizio Geusa, Coordinatore scientifico del Master di Link Campus University in Governance innovativa della città multietnica
Dibattito
13.00 – 14.00
– Light lunch –
14.00
– Lavori pomeriggio –
COORDINAMENTO: Cristina Natoli
14.00 – 14.30
– Topic –
Bilanci e prospettive in relazione al riuso dei siti militari: sospensione della leva, forze armate professionali, addestramento del personale, nuove esigenze infrastrutturali
Intervista a Marco Buscemi – Direzione Generale Personale Militare – Ministero della Difesa
14.30 – 16.00
– Esperienze –
Forte San Felice di Chioggia – recupero e fruizione in ottica dual use
Gaetano De Stefano – Task Force per la valorizzazione e dismissione degli immobili non residenziali della Difesa. Ministero della Difesa
I fari costieri italiani: da ausili per la navigazione a luoghi di cultura, memoria, sperimentazione e attrazioni turistiche
Stefano Gilli – Comandante Marifari, La Spezia
Forte San Giorgio a Genova: da baluardo difensivo a sede dell’Istituto Idrografico della Marina
Aldo Caterino – Istituto Idrografico della Marina, Genova
Military Landscapes. Una rete internazionale di ricerca per la valorizzazione del patrimonio militare
Donatella Rita Fiorino, Elisa Pilia – Università degli Studi di Cagliari
Problemi di restauro e adeguamento nel riuso degli immobili della Difesa
Antonella Neri – Soprintendenza ABAP, Roma
Metodologie e strumenti collaborativi per una rigenerazione territoriale basata sulla user experience
Valentina Volpi, Antonio Opromolla, Giovanni Andrea Parente – Link Campus University
16.00 – 16.15
– Open coffee –
16.15 – 18.45
– Chiusura dei lavori –
TAVOLA ROTONDA
Project Financing: il rilancio dell’economia italiana attraverso la valorizzazione del patrimonio edilizio pubblico
Carlo Maria Medaglia – Chairman
Mario Panizza – Università degli Studi Roma Tre
Giancarlo Gambardella – Ministero della Difesa
Mario Losasso – Università degli Studi di Napoli Federico II
Donatella Rita Fiorino – Università degli Studi di Cagliari
Luca Zevi – InArch Roma
Paolo Berdini – Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”
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