Quattro incontri, con altrettanti professionisti e docenti, per esplorare l’universo del genere più popolare del momento nelle sue diverse declinazioni, dal romanzo al film, passando perle serie tv.
Quali sono le tecniche e gli strumenti che un narratore deve conoscere per costruire la sua storia crime? Cosa rende avvincente un personaggio? Come si fa trasferire un racconto dalla pagina allo schermo? Come si scelgono le ambientazioni di una storia crime e si fabbrica il suo universo narrativo? Questi i temi principali che saranno affrontati dagli ospiti.
Il primo incontro del 20 ottobre vedrà la partecipazione di Alessandro Perissinotto, docente di Storytelling nell'Università di Torino. Perissinotto è autore di una ventina di romanzi tradotti in 10 lingue. Ha frequentato abbondantemente, ma non esclusivamente, il genere noir.
Il 21 ottobre sarà la volta di Sofia Assirelli. Classe 1985, Assirelli è sceneggiatrice di documentari, lungometraggi e soprattutto serie tv. Dal 2019 è headwriter de “La Porta Rossa” insieme a Giampiero Rigosi.
Il 27 ottobre interverranno Sacha Naspini, autore di quindici romanzi, tradotti in 22 paesi, e di uno svariato numero di racconti, e Valentina Santini, autrice, sceneggiatrice, editor e ghostwriter. Con Naspini e Santini discuteremo dell’adattamento del romanzo “Le case del malcontento” (Edizioni E/O) in una serie tv di prossima uscita.
Lo sceneggiatore Tommaso Matano sarà l’ospite dell’ultimo incontro, previsto per l’11 novembre. Matano ha ascritto i film “Liberi di Scegliere” (2019), “Gli Astronauti” (2022) e le serie “Curon” (2020), “Non mi Lasciare” (2021) e “Sopravvissuti” (2022).
Sarà possibile seguire gli incontri in streaming, collegandosi al link meet.google.com/zwhyawk-pti
Per informazioni è possibile scrivere a m.coviello@unilink.it
Gli eventi sono organizzati dai docenti Valentina Re, Stefano Arduini e Massimiliano Coviello, all’interno del Corso di Laurea DAMS – Produzione Audiovisiva e Teatrale della Link Campus University, in collaborazione con il Progetto Europeo “DETECt—Detecting Transcultural Identity in European Popular Crime Narratives” (http://www.detectproject.eu/).
Il progetto DETECt si occupa di identità e cultura popolare: vuole mostrare come la circolazione transnazionale di prodotti di genere crime provenienti dai vari paesi dell’Unione Europea abbia contribuito alla formazione, dal 1989 a oggi, di un’identità europea plurale e condivisa.